II 22 e seg: effetti inflazionistici dello Stato

 

[...] Ci si può convincere che tutto il ceto medio è scomparso, che esso in sostanza ancora vive proprio perché non è ancora morto. Economicamente non vive più perché è spaventoso vedere di che cosa la gente viva. Si dovrà partire da queste osservazioni, ma potrà essere importantissimo documentarsi ancor sempre con delle cifre.
 

Bisogna avere un certo "naso" perché, quando le cose si possono documentare con i numeri, esse conducono anche un pezzetto avanti. Prendiamo la svalutazione della corona austriaca [il grassetto è mio - ndc]. E ridicolo quanto poco valga oggi una corona, ma nessun valore può discendere, senza che da un'altra parte qualcosa venga tolto. Se quindi si vogliono appunto trovare le vittime della svalutazione, queste vanno ricercate fra coloro le cui rendite o altre entrate del genere sono state svalutate. Da qui si può cominciare a fare i conti, ed è strano che già oggi il conto non potrebbe più tornare per l'Austria, e meno che mai per la Russia. L'Austria dovrebbe avere il diritto, poiché tutto è già finito, esaurito, di svalutare ulteriormente la corona, né questo è ancora una dichiarazione di fallimento da parte dello Stato. Naturalmente si arriverebbe solo al fallimento a seguito del blocco in qualche modo suscitato. Nel momento in cui cessa il blocco, la gente deve prendere tutt'altre misure...

Domanda: Fino a quando vi sono dei beni, può lo Stato appropriarsene mediante la moltiplicazione della moneta?

Rudolf Steiner: Certamente lo Stato può esistere grazie alla moltiplicazione della moneta, ma quando si arriva al punto che le entrate vengono consumate, quando non vengono più mantenute artificialmente, lo Stato non potrebbe sopravvivere economicamente, anche continuando a stampare banconote, perché ogni raddoppio di tale stampa dovrebbe portare a un aumento dei prezzi all'infinito. Lo Stato deve sempre più isolarsi.

Domanda: Lo Stato non vive dello stesso capitale che è investito nelle aziende?

Rudolf Steiner: Sì, ma del relativo reddito.

Domanda: Intendevo se lo Stato non assorbe capitale, il capitale diminuisce?

Rudolf Steiner: In quanto il capitale ha carattere di reddito (l'arricchimento dello Stato a seguito di svalutazione ha un carattere di rendita. Per comprenderlo, va tenuto presente che una rendita è per chi la riceve un introito ottenuto senza lavoro, e per chi la paga è un sacrificio, un regalo. Per l'economia il fenomeno si presenta, in caso di svalutazione, in quanto lo Stato paga i suoi funzionari e i suoi debiti con denaro creato dallo Stato stesso [questa operazione è fatta oggi dalle banche emittenti ma sempre per concessione del monopolio emissorio da parte dello Stato; ecco perché è un'illusione credere che se i soldi li stampasse lo Stato sarebbe risolto il problema del signoraggio bancario, cioè del monetaggio iniquo - ndc]. In tal modo lo Stato ha una rendita con il trucco della svalutazione. La rendita non viene pagata spontaneamente ed è illegittima, al contrario delle imposte che si possono considerare una rendita legittima pagata allo stato). Se infatti lo Stato assorbe il capitale è perché questo ha il carattere di un reddito. Lo Stato ne può vivere, ma non può più gestirlo. Non è più una gestione. Lo Stato può vivere soltanto di ciò che è già stato gestito; si nutre ancora solo di quanto è vecchio. Uccide il reddito. In Austria dovrebbe già da tempo esser stato raggiunto il punto in cui il reddito più non esiste. In Germania non si è ancora a quel punto. Di sicuro in Austria non sarebbe più possibile continuare, se non esistessero disposizioni coercitive, per esempio riguardanti gli affitti. In pratica non si paga più niente: mi pare circa venticinque centesimi per un appartamento di tre camere. La situazione si mantiene soltanto perché alcune cose sono in pratica gratuite. Anche in Germania avviene che per un appartamento si paga solo un decimo del suo valore. Grazie a disposizioni del genere la situazione è sostenibile in una certa classe sociale che può pagare al massimo fino a quel punto. In Austria il processo è tanto avanzato per una certa classe sociale che essa non può più nemmeno pagare quei venticinque centesimi. Gente che prima aveva entrate diciamo di tre mila corone, e poteva viverci, oggi dispone di un valore corrispondente a uno scellino inglese; e certo non è sufficiente per vivere!


Oggi i fenomeni economici sono in effetti tanto spaventosi che la gente ha potuto capire che si devono studiare le leggi economiche, e in modo che possano praticamente servire a qualcosa. Il tentativo fatto nel 1919 è fallito, ma allora la miseria dovuta alla svalutazione non era ancora arrivata al livello di quella di oggi.


Potremmo esaminare il problema: che cosa significa pensiero economico? E poi ancora: come si perviene a un concetto del lavoro in senso economico? Sarebbe anche bene se qualcuno elaborasse, del tutto liberamente e secondo il suo intendimento, i concetti che io ho qui usato. Sarebbe anche bene se qualcuno cercasse di elaborare il concetto di capitale d'impresa, del puro capitale d'impresa. Volendo caratterizzare in base alla sua natura il capitale d'impresa, occorre distinguerlo con precisione dal capitale da reddito.