Nella
parte meridionale della Puglia, troviamo il Salento, la terra dei
due mari, ricca di storia, cultura, enogastronomia e sfolgorante
Natura; ancora più a Sud Est, la così denominata "De Finibus
Terae", che termina a Capo Santa Maria di Leuca, dove i due
mari, lo Jonio e l'Adriatico, si mescolano generando un incrocio
di culture che dai tempi più remoti hanno segnato la storia e lo
sviluppo di questa terra, di conseguenza data la sua
collocazione geografica, deve rappresentare la sintesi di tutte
le variabili storiche, culturali, enogastronomiche e naturali,
che costituiscono la bellissima ed antica terra del Salento.
Per esplorare questa terra,
sono necessari due elementi: il primo è il gusto per le cose
belle e saporite; il secondo è la sete di conoscenza e la
predisposizione ad affrontare un viaggio gradevole, dove anche i
diversi dialetti parlati, rappresentano una delle tante
sfumature legate alla cultura della terra dei due mari.
Il Salento è luogo d'incontro
di popoli e di etnie di varia provenienza, dove l'unico punto in
comune è rappresentato dal Mediterraneo, crocevia dei commerci e
dei destini degli abitanti delle terre che su di esso si
affacciano.
La nobile terra di Leuca è tra le più antiche terre
di Puglia; a testimonianza di ciò, sono state rinvenute numerose
tracce della presenza di insediamenti civili in diverse aree del
territorio: a Castro, nella grotta Romanelli sono presenti
antichissime pitture e graffiti murari, che rappresentano scene
di caccia e di vita quotidiana di popoli dell'era preistorica.
Nell'età del bronzo, il Salento fu abitato da popolazioni
Indoeuropee, provenienti dalle Alpi; a testimonianza del loro
passaggio, restano i numerosi Dolmen e Menhir, ancora oggi
visibili in molti centri della terra di Leuca. Tra Lecce e Santa
Maria di Leuca, sono censiti sette centri messapici, quelli più
significativi hanno sede a Vaste di Poggiardo, dove sono stati
rinvenuti alcuni depositi funerari, tesoretti in argento e
oggetti di produzione greca. Molto importante è il sito
archeologico di Vereto, presso Patù, denominato la "Centopietre",
un monumento di architettura sacra costruito con massicci
blocchi tufacei provenienti dalla città di Vereto. Ed infine, di
recente ritrovamento, a cura dell'Università di Sidney, il sito
archeologico in località denominata "Li Fani", presso
Salve,
dove sono state rinvenute fortificazioni dell'epoca messapica.
Capitolo a parte merita il
Barocco, dove l'interprete principale è la pietra leccese che,
grazie alla caratteristica di gran lavorabilità, ha consentito
la realizzazione di veri e propri ricami, scolpiti nella pietra;
edifici religiosi, palazzi nelle città e nei paesini di tutto il
Salento. La città di Lecce è sicuramente la capitale indiscussa
del Barocco, tuttavia anche la terra di Leuca possiede molti di
questi tesori, ne sono esempio: gli altari della Chiesa di San
Carlo Borromeo ad Acquarica del Capo; le bellissime facciate
della chiesa di Sant'Andrea a Presicce e della Chiesa Madre a
Tricase, sapientemente modellate da abili maestri dell'arte
barocca che hanno saputo lasciare ai posteri una pregevole
traccia del loro operato.
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