Poi fu la volta del condottiero spagnolo Hernando de Soto che nel 1539 partendo da Cuba attraversò l’interno della Florida, con un viaggio durato circa tre anni, giunse al Mississippi dove ora sorge la città di Memphis nell’attuale Tennessee.

Mentre de Soto era ancora in viaggio, nel 1540, il famoso Francisco Vasquez de Coronado partì dalla città di Santiago (nel Messico) alla ricerca delle mitiche sette città d’oro, esplorò parte del Colorado, New Mexico e Texas, su tali esplorazioni sono poi sorte molte leggende che parlano di favolosi tesori di cui si sarebbero perse le tracce ma di cui esisterebbero le mappe (per lo più false, fatte per i gonzi), anche egli stette via una decina di anni ma non solo non trovò le città d’oro, la sua truppa fu decimata ed egli non stabilì alcuna colonia sul territorio ma fece ritorno a Santiago con una truppa demoralizzata ma pieno di gloria per le rudimentali mappe che il suo cartiere aveva fatto e che indicavano come la Spagna avesse ancora molta terra da conquistare.

Fu solo nel 1598 che un certo Don Juan de Oñate guidò una spedizione che doveva stabilirsi sul territorio, era composta da undici frati francescani, settemila capi di bestiame, una colonna di soldati armati fino ai denti e un numero imprecisato di carri con contadini, giunti nell’attuale New Mexico vi stabilirono diverse colonie.

Si può quindi con relativa certezza affermare che i primi bianchi a spingersi nel west furono gli spagnoli.