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Storia
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Dove siamo
La Contea di Pietralata
La memoria
Pianavia
Lettera Aperta

..Come ti può capitare di conoscere Pianavia!

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Dove Siamo

Nel profondo entroterra imperiese in cima alla valle Prino ed alla valletta del rio di Vasia. A venti minuti di auto o di corriera dal capoluogo. Si sale da Porto Maurizio a Vasia o da Molini di Prelà a Pantasina mediante la strada provinciale 40. E si trovano subito 10,7 kmq di natura incontaminata, di case di pietra e calce, di monumenti storici ed artistici, completamente immersi negli ulivi

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La contea di Pietralata

Pietralata è un termine di origine medievale, in latino “petra lata”, pietra larga. La pietra fa parte della natura dei luoghi. Lo sperone roccioso dì Prelà accoglie il castello dei signori locali, originariamente i conti di Ventimiglia.

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La memoria

Nel territorio del comune di Vasia i borghi, il castello, i luoghi sacri, l'uso della campagna propongono intatti i valori originali di un passato ricco di storia. La complessa e misteriosa fase altomedievale si chiude con due importanti realtà. Nel 1119 si stabilisce presso San Martino di Vasia un presidio di monaci benedettini di Lérins. All'inizio del XII secolo i conti di Ventimiglia controllano i diritti sull'alta val Prino. I vari centri dell'alta valle, divisa in “Prelà Inferiore” e “Superiore” sono controllati da diversi esponenti della famiglia. Il castello di Prelà è coinvolto nei conflitti di fazione del Medioevo, smantellato e ricostruito a metà del XIV secolo. Nel corso del Quattrocento si afferma la coltivazione dell'olivo.Il paesaggio assume i caratteri odierni, con i castagneti alle quote più alte. I frantoi affiancano i molini a fondovalle. Tra 1455 e 1462 la contea di Pietralata, come la vicina valle del Maro, passa dai Ventimiglia, minacciati dall'espansionismo genovese ai cugini Lascaris di Tenda (val Roya). Le vie di comunicazione montana assicurano i collegamenti commerciali tra il mare, il capoluogo signorile ed il Piemonte. La contea viene poi acquistata dai Savoia assieme al Maro e alla valle di Oneglia (1575‑1576). Durante le successive guerre tra Savoia e Genova il castello di Prelà viene quasi completamente distrutto. Già inaugurato durante il dominio tendasco, si sviluppa tra XVII e XVIII secolo un grande rinnovamento edilizio, che coinvolge anche gli edifici sacri. La contea di Pietralata segue le vicende sabaude fino all'Unità d'Italia, con la pausa della Rivoluzione e dell'Impero Napoleonico. Il suo territorio è ora diviso tra i comuni di Vasia e di Prelà (quest'ultimo ha sede a Molini).  

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Pianavia

m. 389 slm

E’ un abitato posto sul crocevia di importanti itinerari storici, tra Vasia e Pantasina oltre che tra la contea di Pietralata, il fondovalle e la valle del Maro a settentrione. Anche in questo piccolo insediamento si ritrova la divisione in borgate: Centro, Case Soprane e Case Mauri (o Manaire). Nelle vicinanze si trovano frantoi che traevano energia idrica dalle lunghe canalizzazioni, anche pensili. La chiesa dell’Annunciazione di Maria presenta un’immagine settecentesca, conclusa all’interno da una grande tela con l’Annunciazione opera di Antonio Calzia (di Villa Guardia in valle di Oneglia, XVIII sec.). Ma si conserva pure la precedente immagine sacra seicentesca, nello spirito di mantenimento dei valori del passato.

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Lettera Aperta

Gentile Signora/Egregio Signore,

siamo fiduciosi di provare in Lei la stessa passione che nutriamo noi per le ricchezze artistiche del nostro Paese e dei suoi entroterra.

Mossi dalla volontà di preservare tali beni culturali e di migliorare l'abitabilità della nostra Pianavia, frazione del Comune di Vasia, ci siamo attivati.

L'iniziativa dei 26 (ventisei, a fronte di un massimo storico di 200) abitanti rimasti e di quelli che qui, alle loro origini, già stanno tornando o vorrebbero tornare, è volta a destare interesse verso le nostre valli.

Gli Amici di Pianavia, anche i laici, si sono uniti nel 1999 intorno alla Festa Patronale della S.S. Annunziata invitando amichevolmente per la prima volta la banda musicale (Filarmonica Città di Imperia) e richiamando, a trent'anni di distanza dall'ultima edizione, molti partecipanti.

II 6 maggio 2000, ancora grazie alla spontanea partecipazione degli OTTOTTONI, si è proposto con successo il primo concerto, con ospite il duo flauto ed arpa, seguito dal rinverdimento del tradizionale "scunfogu", interrotto circa 50 anni fa, e dalla processione patronale, ancora con la banda, il giorno successivo. E da allora l'iniziativa si ripete.

Da qui nacque il desiderio, già divenuto progetto del Comune di Vasia, di restaurare la Cappella, opera del 1756 dell'architetto Pietro Pellegrino di Chiusavecchia, e l'organo coetaneo ora da ricostruire che rappresentano, per la modestia del paese, gli unici tesori.

Ci auguriamo che il ritorno, già in arto, dei giovani al paese possa essere l'indice di una ritrovata vitalità del nostro entroterra e che Voi con la Vostra simpatia e collaborazione possiate aiutarci a valorizzarlo.

La speranza è che qualcuno ogni tanto faccia un giro dalle nostre parti ad ammirare i due mari fra i quali è chiuso il paese quello di acqua salata ben visibile dal paese e quello di ulivi, entrambi, a loro modo verdi!

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  Ultimo Aggiornamento: 15 novembre 2002