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Pinocchio

Diario della Divina Commedia di un nuovo (forse) Pinocchio di Dante Alighieri e Anna


Nel mezzo del cammin della mia vita, o un po’ più lontano mi ritrovai in un gruppo davvero strano che, pur novellando nel linguaggio nostrano prima non si capìa e faticava invano.
Ma Pinocchio s’ha da fare o non s’ha da fare?
E se si, dove le nuove idee trovare?
E Tony” ma nelle zucche delle costì persone!”
Ribattezzate”il Calderone”.
Oh! Quanto duro fu l’inizio e il via ma…prima la musica o la scenografia?
Tony il regista, qui non si discute! Qualche libertà solo nelle battute?
Viene Novembre, passo, passo prova e riprova infine della fiaba il bandolo si trova, ma quante volte siam crepati dal ridere.
E magari un’ora prima non avevo voglia di vivere!!!
Ora è Dicembre, Natale è già vicino, presto la nascita del Gesù Bambino ma insieme a lui, con un gran travaglio nasce Pinocchio,e il( suo ) caravan serraglio.

SCENA I Si sente una campanella Bidello-(con una tanica di gasolio in mano) Questa scuola è tutta da rifare Un bidello dovrebbe fare il ministro della pubblica istruzione altro che la moglie del presidente dell’Inter! La direttrice signora Giudice agitata con fogli in mano Piero! ha acceso i riscaldamenti! Mi raccomando il estintori!E il fuoco per la mensa Bidello Non sono mica Mangiafuoco! La direttrice signora Giudice Dobbiamo fare la recita di Natale e ancora non si trova un bambino adatto per fare la parte di Pinocchio Devo fare tutto io in questa scuola! meno male che me ne vado in pensione… prima o poi! Maria Signora Giudice Direttrice, signora Giudice Si signora Turchini mi dica ? oggi ci mancava giusto lei, guardi ho un diavolo per capello!Ci mancava anche la ricrescita precoce! Maria Mi chiami pure Maria, direttrice le volevo ricordare che oggi ho bisogno di andare a ritirare le analisi, non mi sento niente bene! Direttrice, signora Giudice Si metta d’accordo con la sua collega di modulo Ma devo pensare a tutto io in questa scuola, io ho i miei problemi…(andando via) I bambini fanno rumore non ce la faccio più sembra il paese dei balocchi Maria Bambini ,per favore, silenzio mi sta tornando un’emicrania! Bambini state buoni, se potete! Pupetta! Pensaci tu….. I bambini in coro Pupetta! Pensaci tu…..(come nel jngol) Pupetta-( La perfida nanetta) (rivolgendosi alla collega) Come sempre (fra se e se) figurarsi se Maria Dolores anche oggi non aveva le sue cosucce!(in dialetto) La collega maestra Se tu avessi avuto le gambe lunghe come la tua lingua saresti stata una star! Due ragazzi usciti dalla scuola qualche anno prima ora allievi Cepu 1e 2 1-Maestra Pupetta vo fa n’affare ? L’altro2 ripete- n’affare Maestra Sempre insieme voi due! Cosa fate di bello? Due ragazzi usciti dalla scuola qualche anno prima ora allievi Cepu 1 e2 1-Siamo a fa bisness nelle telecomunicazioni 2-comunicazioni Maestra Pupetta E a scuola avete finito! Due ragazzi usciti dalla scuola qualche anno prima ora allievi Cepu Prendiamo la licenza media con Cepu. Maestra Pupetta A bravi siete sempre stati furbetti voi due! Maestra altra Di che affare si tratta? Due ragazzi usciti dalla scuola qualche anno prima ora allievi Cepu 1-non è un pacco, Un cellulare ,2non è un pacco, 50 euro passa la paura!2-paura! Vigile Questi motorini o li levate di qui o li sequestro Due ragazzi usciti dalla scuola qualche anno prima ora allievi Cepu Lo sceriffo !che rompi… Vigile Signore maestre state attente…. il gatto e la volpe hanno colpito ancora? Amico di Luciano Luciano, lo sceriffo non perdona Luciano Sto stronzo Spero che abbi l’aviaria che ti sciacchino mangone di merda. Nonno con due nipotine per mano.(rivolgendosi ai due ragazzi Luciano e amico) Alle 5 in palestra OK ragazzi Una nipotina Dopo andiamo all’ikea nonno Giuseppino? Nonno No, sono dei pescicani quelli? Io faccio tutto da me! Ve le faccio io le mensoline Mi chiamo Trucioletti… un nome una garanzia No porta a casa e monta come fanno quelli. Madre Luma …Pinuccio amore mio mamma deve scappare ho l’appuntamento con il divorzista, Pensaci tu a Pino Luma Riscalda le pappardelle alla papalina che ho cucinato ieri sera Luma Quelle della Findus? Madre( spazientita) Un favore, Luma convinci questa testina di legno a recitare Pinocchio a scuola. È un ruolo da Lider non l’ha capito quel Ciaccaro,…. dopotutto servirà qualcosa la tua laurea in pedagogia ,sarà una pedagogia rumena, ma sempre pedagogia è. Luma 4 anni a Bucarest!( borbottando) Luma Dai che è tardi! Pino Che palle! Tardi per cosa? Non ci vado a scuola!Pinocchio mi stressa! Luma Di la verità sto Pinocchio tu non lo hai mai letto Non l’hai nemmeno cominciato. Pino È per poppanti , con sto naso che va e viene, è uno sfigato Sto gatto sta volpe. Che palle ! Luma Il mio Vlad a Bucarest vorrebbe tanto sentire una favola come quella di Pinocchio… Lo sai Pinocchiu …… Pino Portami a casa blad blad (prendendola in giro) Luma Come vuoi Ceauseschu

SCENA II Casa Pino Il televisore è già acceso Luma Questa casa è tutta televisionata Ci sono più parabole che nel vangelo. Tra videotelefonini e videoregistratori e videogiochi Questa casa è tutta un videocasino!. Pino Si altro che un videomuseo preistorico Non abbiamo uno straccio di plasma Ci manca il decoder per la interattiva Luma Ecco il decoder che ci vuole per te! E gli da un libro-decoder intitolato Pinocchio Prova sarà un’avventura virtuale ma molto speciale prova !

Irrompe Lorenzini- Collodi dal Televisore Ma insomma......

Master Tony Cerasa infissi in pvc super tecnologico lavora al computer e non sente la voce di Pinocchio c’è la segretaria Samantha Dalla finestra entra un pezzo di legno tirato da chissà chi Samantha -E questo legno piovuto dal cielo!Non si vive più con le finestre aperte dando un calcio al legno che piange Master Cerasa -Mi hanno preso per un falegname questi ragazzacci La mia è una factory creativa,altro che legno da piallare il legno è superato il futuro è nei computer Io non lavoro con pialle e seghe, le lascio a quel fallito di Trucioletti, noi mause e laser vero Samantha e ride toccandole il fondo schiena . Bussa alla porta Trucioletti Master Cerasa Samantha vai ad aprire Samantha al citofono Chi è ? È il suo amico Trucioletti chiede di lei lo faccio entrare? lapis in fabula ! Entra fallo accomodare! Trucioletti ciao Tony come va? Master CerasaTutto ok e tu come te la passi ti vuoi decidere a passare al mondo del futuro o sei ancora tutto seghe e pialle”! prendendolo in giro. Trucioletti Veramente sono venuto per un piccolo prestito sai con l’euro …. Le persiane di legno non le vuole più nessuno …. Master Cerasa Perché non ti metti nelle pompe funebri lì il legno va forte! Trucioletti toccandosi La voce del pezzo di legno Ma mettiti una bandana anche tu! Trucioletti credendo che abbia parlato Tony risponde Io non ho i soldi per il rinfoltimento come te… Tony non capendo e non sentendo la voce Cosa hai detto ? Vuoi un prestito per il rinfoltimento !? Cos’è vuoi rifarti il look finalmente? Trucioletti Io veramente ho altro per la testa! La voce quattro capelli in croce Trucioletti Non ti sembra di esagerare non ti permetto di umiliarmi così solo perché hai una bandana in testa, non sei più giovane di me Tony Giuseppe fai tutto da solo va bene che sei un bricoler ma … la voce Uh uh ma qui siete tutti sordi ? non mi sente nessuno? Trucioletti Hai sentito questo pezzo di legno parla guardando il ciocco di legno per terra dice: Ma che bel pezzo di legno ! e che ci fa questo qui questo miracolo della natura Tony Ma tu sei proprio strano ti innamori di un pezzo di legno senza valore e dici anche che parla! È proprio roba per te Trucioletti Lo vuoi?…. prendilo è tuo! Trucioletti lo prende come fosse un regalo prezioso e corre a casa dimenticandosi di ringraziare Tony e del prestito che era venuto a chiedergli

A casa di Giuseppe Trucioletti falegname di persiane in legno Trucioletti Dentro questo pezzo di legno c’è un’anima mi sembra addirittura di sentirne la voce. Comincia a dare qualche colpo di arnesi E subito si sente la voce Mi fai il solletico ridendo Trucioletti Ma questo legno parla veramente è incredibile! Se può parlare come noi saprà anche muoversi come noi Come sarebbe bello se potessi farlo come un burattino e lui potesse correre e giocare come un bambino lo terrei tutto per me gli darei perfino il mio nome la voce Fammi subito non voglio aspettare Trucioletti Calma calma Ci vuole tempo per fare le cose fatte bene La voce No no Io voglio essere… subito. su su fammi veloce Trucioletti Che bel caratterino che hai io posso farti carino mica buono! La voce Non mi interessa essere buono fammi isolano Fammi cristiano ma non farmi persiano mi raccomando! Trucioletti Che sfacciato faccio persiane da una vita ma so fare di tutto io cosa credi? La voce E dai Non ti offendere scherzavo . Come ti devo chiamare Babbino ? Trucioletti Che ruffianetto sai che se continui così ti riporto da Master Toni Cerasa lui ti farebbe diventare un caso mondiale ti porterebbe da Costanzo da Vespa da Genius lavoreresti 24 ore su 24 altro che prendere in giro me la voce No no non voglio diventare famoso Trucioletti Rinuncieresti anche all’isola? La voce dei famosi? Trucioletti Certo non la Maddalena La voce No no Senti babbino mi stai, facendo bellino? Trucioletti Voglio farti bene poi se vieni bellino è in più! La voce Uh già Come mi chiamerai?come te no per favore Giuseppe no almeno Giuseppino per favore almeno Pino Trucioletti Ti chiamerò Pino..Pinocchio Questo nome ti porterà fortuna Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi e tutti se la passavano bene Il più ricco di loro chiedeva l’elemosina! Pinocchio Bel futuro che mi aspetta cantando!Pinocchio il padre Pinocchia la madre Pinocchia la figlia della sorella era pinocchia pure quella ….

SCENA III Trucioletti Pinocchio dove sei finito? Pinocchio nascosto e sente tutto commettando con le smorfie Prima comare Avete sentito è scappato Pinocchio Seconda comare Pinocchio chi? Terza comare Quel burattino del persianaio che lavora il legno Quarta comare E chi è il persianaio che lavora ancora il legno? 1 comare Uno solo ce ne stà all’isola Trucioletti Giuseppe Persiane di vero legno Pupetta Per vere teste di legno come la sua ! Risata generale 2 comare Certo uno che alla sua età si fa un burattino di legno per figlio non è normale! 3 comare Avrebbe potuto farselo un figlio se lo voleva così tanto 4 comare E con chi se non è sposato? 1 comare Avrebbe dovuto insegnargli un po’ di educazione quel burattino ne sta combinando di tutti i colori Pinocchio elenca tutti i colori sottovoce Bianco rosso ….. 4 comare Troppo facile costruirlo bisogna anche vestirlo e con quello che costa oggi mantenere un bambino 3 comare Anche un burattino poi se non ha uno straccio di cellulare che razza di burattino è? 1 comare Si figurarsi un cellulare in quella casa dicono che il televisore sia di legno e perfino il telefono sia di legno 2 comare A me questo persianaio con tutto di legno non me la conta giusta , Vai a sapere perché mai se lo sarà fatto un burattino Qui altro che del telefono di legno ci sarebbe bisogno di del telefono azzurro 1 comare Trucioletti sembra per bene ma il suo amico che uno che ha studiato ha detto che un misantropo e misogino 1 comare E noi che credevamo che fosse solo strano ma fino a questo punto mai… 3 comare ma chi è il suo amico che ha studiato? 1 comare il persianaio moderno Tony Cerasa 2 comare Quello che ogni tanto cambia segretaria! 4 comare Anche quello non né sposato vero? Pupetta Certo quello è serio positivo! 3 comare Se lo ha detto pupetta … Lei fa le pulizie all’ospedale e ti fa le analisi pronta consegna Trucioletti Pinocchio ti ho visto malandrino aspettami …non posso correre sono pure operato Pinocchio Mara meo Mara mao Mara Venier Trucioletti Ti piglio ti piglio se non mi piglia un colpo a questo pace maker Pinocchio Vieni a prendermi Mara mao Mara maldo Mara …Kaibo canticchiando mare forza nove e se poi piove dopo spioverà …..

Il vigile Circolare circolare Dove ci sono quattro persone in cerchio è un capannello e regolamento alla mano è vietato! Le comari E quello pinocchio e quello che lo rincorre si fa per dire è il persianaio Il vigile Se corre bisogna intimargli l’alt è duopo! Una comare Duopo si così chi lo piglia più e non sapremo più perché sta scappando! Pinocchio scappando all’indietro casca nelle braccia del vigile Il vigile Fornisca le generalità patente e libretto Pinocchio Io veramente non ho niente Il vigile nome ? Pinocchio Pinocchio Il vigile cognome ? Pinocchio Pinocchio Il vigile Figlio di? Pinocchio? Di una sega e di una pialla? Il vigile Un momento io sono l’autorità e non mi si imbroglia ! Una comare ci vorrebbe il dna ! Il vigile inizia il verbale Facciamo il punto della situazione Siamo dotati o no del palmare con il gps Un burattino privo di documenti di riconoscimento correva … Accorre trafelato Trucioletti Eccoti finalmente dove sei stato Pinocchio! Il vigile Allora lei conosce questo burattino! Trucioletti Certo è il mio Pinocchio ! Il vigile Ma allora l’imputazione è presto fatta Comma terzo paragrafo secondo Abbandono di minore Lei è in arresto e sarà preso in consegna custodia cautelativa dall’autorità costituita che sarei io! Trucioletti Povero me che guaio me la sono voluta pensavo di costruirmi un burattino senza fili per trastullo e invece è lui che mi manovra come un citrullo con le sue birbonate . La cosa che mi rode di più è di essere preso in giro da un pezzo di pino…marittimo per giunta .. Fosse stato almeno svedese… Non forse è meglio nostrano… Almeno lo capisco

Narratore Ogni casa ha un padrone clandestino qualcuno che ne conosce tutti i reconditi segreti qualcuno che la abita senza essere visto A volte è un topolino, un millepiedi, un geco, un ragno, uno scarafaggio…..La casa di Trucioletti e ora anche di Pinocchio era visitata da una mangona come si chiamano all’isola questi comuni animali domestici.ma non era proprio uno scarafaggio Perché mangona? Perché i ragazzacci così chiamano Barburetta da sempre senza quasi più avvertire il disprezzo di questo soprannome, perché veste sempre di nero e aiuta Trucioletti per pietà cristiana nei lavori di casa da quando era giovane ed era a servizio di sua madre e quando morì dovette arrangiarsi a fare la perpetua da don Chiccheddu Barburetta E tu chi sei ? Faccio volontariato in questa casa da tanti anni e non ti ho mai visto prima! ma certo …tu devi essere Pinocchio In paese dicono che il signor Giuseppe è stato arrestato perché un burattino che si era costruito ed aveva ospitato in casa sua è scappato e quel pover’uomo malato come è pare … Pinocchio Beh ora questa casa è anche mia e se vuoi farmi un piacere vattene subito senza nemmeno voltarti in dietro. Barburetta Io in questa casa non sono un ospite e non me ne andrò via di qui se prima non ti avrò detto una grande verità. Pinocchio Dimmela e spicciati Barburetta Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori, non avranno mai bene in questo mondo, e prima o poi dovranno pentirsene amaramente. Pinocchio Canta pure( beatle del malagurio) io domani andrò via da questo paese cos’è vanno via tutti ed io dovrei rimanere, a fare che? Barburetta Almeno… a fare la scuola dell’obbligo per esempio Pinocchio Io la scuola la farei e quell’affare dell’obbligo che non mi va giù. Barburetta Io sarò una come dicono in Inghilterra beatle ma odorosa di incenso e modestamente timorata di Dio Tu invece sarai un asinone o come dicono in Continente un bighellone e ciondolone se continui a tribolare quel povero persianaio lo farai morire di crepacuore. Pinocchio Non mi piace studiare bla bla a me mi piace la musica, ballare,viaggiare ciattare messaggiare mi piacerebbe l’arte… Barburetta Si l’arte di Michelasso Mangiare bere e andare a spasso! Pinocchio Certo in Inghilterra ti avranno fatta pure baronetta ma sei una linguetta biforcuta tutta chiesa e sonagli asserpentata! Barburetta Stai attento burattino a chi frequenti! Pinocchio Io vado con chi mi pare Barburetta testa di legno! Io me ne vado don Chiccheddu è buono e caro ma vuole tutto a posto…è puntuale come una cambiale e io non vorrei francamente andare in protesto… Pinocchio indicando un mangone Ecco un tuo lontano parente evidentemente la nostra casa ha altri ospiti tra desiderati ed indesiderati E questo e meglio spiaccicarlo al muro anche se non è parlante!

Si sente bussare alla porta. Pinocchio si sveglia e si accorge di avere i piedi bruciati.

Pinocchio: Chi è? Trucioletti fuori scena: Sono io, aprimi! Pinocchio: Babbo mio, non posso perché mi hanno mangiato i piedi. Trucioletti: E chi te li ha mangiati? Pinocchio: Il gatto. Trucioletti: Aprimi, se no quando vengo in casa il gatto te lo do io. Pinocchio: Non posso star ritto, credetelo! Oh, povero me che mi toccherà camminare coi ginocchi per tutta la vita! Trucioletti: Entrerò in casa dalla finestra. (entra Geppetto, si accorge che Pinocchio non ha più i piedi e singhiozzando lo abbraccia) Trucioletti: Pinocchiuccio mio, com’è che ti sei bruciato i piedi? Pinocchio Non lo so, babbo, ma credimi che è stata una nottata d’inferno e me ne ricorderò finché campo. Tuonava, balenava e avevo una gran fame, e allora la signorina Barbarella mi disse “Sei stato cattivo, ti sta bene, te lo meriti” e io gli dissi : Beatle e lei mi disse “Tu sei un burattino e hai la testa di legno e Don Chiccheddu protesta come una cambiale” prova ne sia che misi un tegamino sulla stufa accesa ma il pulcino scappò fuori e disse: “ Arrivederla e tanti saluti a casa” e la fame cresceva sempre, e quella baronetta di Barburetta mi aveva fatto un risotto con le vongole scappate ma non come quello che fai tu senza vongole lei me lo ha fatto senza neppure il riso motivo per cui avevo fame una fame da nibani come dici tu e quel vecchio col berretto da notte affacciandosi alla finestra mi disse. “ Fatti sotto e para il cappello” e io con quella catinella d’acqua sul capo perché, a chiedere un po’ di pane non è vergogna, non è vero? Me ne tornai subito a casa, e perché avevo sempre una gran fame, misi i piedi sulla stufa per riasciugarmi, e tu sei tornato e me li sono trovati bruciati e intanto la fame l’ho sempre e i piedi non ce li ho più!… Hiii hiii hiii! Trucioletti (affettuoso):Visto che non hai neppure i calcagni da mangiare la vuoi una mela? Pinocchio: Mela farei volentieri! (Geppetto estrae dalla tasca una mela e la porge a Pinocchio) Pinocchio: Ah bè. ….Fa lo stesso…. (Pinocchio allunga la mano, divora la pera e butta il torsolo a terra) Trucioletti: Nooo! Non così! Il torsolo va nei rifiuti umidi! (raccoglie il torsolo e lo butta nel sacco dell’umido) Pinocchio: Ora sì che sto bene! Ora voglio un paio di piedi nuovi. Trucioletti: Perché dovrei rifarti i piedi? Forse per vederti di nuovo scappare da casa tua? Pinocchio: Vi prometto che da oggi in poi sarò buono. Vi prometto che andrò a scuola, studierò e mi farò onore. Trucioletti: Chiudi gli occhi e dormi (Pinocchio chiude gli occhi e dorme Geppetto prende un trapano elettrico e lo mette in funzione simulando l’operazione di ripristino dei piedi. Pinocchio si risveglia e visti i piedi nuovi, comincia a saltare) Pinocchio: Per ricompensarti voglio andare subito a scuola! Ma mi manca la felpa… lo zaino…e il diario e.. l’mp3 almeno un game boy…. Trucioletti levandosi la felpa di dosso Prendi questo libro e questa felpa Pinocchio:battendo cinque Grande babbo!(esce e s’avvia a scuola mentre Trucioletti, in maniche di camicia, lo segue fuori scena stropicciandosi le braccia e le mani per il freddo) Pinocchio Oggi alla scuola voglio subito imparare a leggere Domani poi imparerò a scrivere e domani l’altro imparerò i numeri, so già battere a macchina (col computer) è vero Non sono né un cantante né un ballerino ma neppure un velino, imparerò. Una laurea ad onore l’hanno data a Vasco e Valentino la daranno anche a me che non sono cretino! Trucioletti Pensa a studiare! gli grida da lontano Pinocchio Ti voglio bene papino Per te farei due anni in uno ma che dico due anni farei tutti gli anni in uno anzi con un corso accelerato di far play farei lettura veloce Scrittura vocale le tabelline creative ho già il pezzo di carta in tasca Gli parve di sentire in lontananza dei suoni Pinocchio E questi pifferi sono una tentazione io resisto a tutto ma i pifferi sono la mia passione

In crescendo tutti fanno zumpa zumpa zumpa ……. Scuola o pifferi questo è il dilemma Oggi andrò a sentire i pifferi a scuola andrò domani Rivolgendosi ad una ragazzina per la strada Pinocchio Che cosa è quel baraccone ? Ragazzina Leggi il cartello che c’è scritto e lo saprai! Pinocchio Lo leggerei volentieri ma ho lasciato gli occhiali a casa! Ragazzina Teatro Contemporaneo d’avanguardia ingresso 10 euro Pinocchio mi potresti anticipare 10 euro fino a domani Ragazzina Te li darei volentieri domani Pinocchio Per 10 euro ti vendo il mio libro Ragazzina Sono una ragazzina non una ricettatrice Pinocchio E’ un libro tutto scritto mica carta straccia Ragazzina Non mi interessa l’articolo Uomo Per 10 euro il libro te lo compro io Con 10 euro Pinocchio entra nel Teatro e MANGIAFUOCO: Portatemi quel burattino (indica Pinocchio) mi pare fatto di un legname molto asciutto e sono sicuro che, a buttarlo sul fuoco mi darà una bellissima fiamma all’arrosto di montone…. PINOCCHIO: (spaventato) Babbo mio, salvatemi! Non voglio morire! Non voglio morire! MANGIAFUOCO: Finiscila di piangere! I tuoi lamenti mi hanno messo un’uggiolina in fondo alla stomaco….. Sento uno spasimo che quasi quasi… Etcì! Etcì!… Un attore: Sternutisce, vuol dire che si è commosso! PINOCCHIO: Felicità! MANGIAAFUOCO (commosso) : grazie! Chissà che dispiacere per il tuo vecchio babbo se ora ti facessi gettare fra quei carboni ardenti! Lo compatisco! Etcì! Etcì! Invece di te metterò a bruciare sotto lo spiedo il Giudice! PINOCCHIO (gettandosi ai piedi di Mangiafuoco) : Pietà Signor Mangiafuoco! MANGIAFUOCO: Qui non ci sono Signori! PINOCCHIO: Pietà Signor Commendatore! MANGIAFUOCO: Qui non ci sono Commendatori! PINOCCHIO: Pietà Eccellenza! MANGIAFUOCO: Qui non ci sono Eccellenze! PINOCCHIO: Pietà Cavaliere! MANGIAFUOCO: Bè, di fronte a Cavaliere…… Ebbene, cosa vuoi da me? Etcì! Etcì! PINOCCHIO (fieramente) : Conosco qual è il mio dovere. Legatemi e gettatemi fra le fiamme. Non è giusto che il povero Giudice debba morire per me! MANGIAFUOCO: Tu sei un gran bravo ragazzo! Vieni qua e dammi un bacio (Pinocchio si avvicina e lo bacia) MANGIAFUOCO: Che mestiere fa tuo padre? PINOCCHIO: Il povero. MANGIAFUOCO: Guadagna tanto? PINOCCHIO: Quanto basta per non aver mai un centesimo in tasca. MANGIAFUOCO: Povero diavolo! Mi fa quasi compassione. Ecco qua cinque monete d’oro. Vai subito a portargliele e salutalo da parte mia. (Pinocchio abbraccia Mangiafuoco, abbraccia i burattini e tutti escono disordinatamente e rumorosamente dalla scena).

SCENA IV - CASA DELLA FATINA Musica (track 6)

Entra la fatina e dopo aver guardato dalla finestra si aggira ansiosamente per la stanza in attesa. Entrano il corvo e la civetta sorreggendo Pinocchio che poi adagiano. Pinocchio è immobile. FATINA: Vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino è morto o vivo…. (il corvo si fa avanti e dopo aver tastato il polso di Pinocchio…..) CORVO (solennemente): A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo. CIVETTA: Mi dispiace dover contraddire il Corvo, mio illustre collega ed amico. Per me invece il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero. (Pinocchio dà segni di vita, si agita sotto il lenzuolo e piange) FATINA (con gioia) : Quando il morto piange è segno che è in via di guarigione! (mentre Corvo e Civetta escono la Fatina tasta con la mano la fronte di Pinocchio e…) oppure quando il morto piange è solo segno che gli dispiace di morire (la Fatina prende un bicchiere, versa la medicina e lo accosta alla bocca di Pinocchio). Bevila e in pochi giorni sarai guarito. PINOCCHIO: E’ dolce o amara? FATINA: E’ amara ma ti farà bene. PINOCCHIO: Se è amara non la voglio. FATINA: Ragazzo mio, te ne pentirai… PINOCCHIO: Non me ne importa. FATIAN: La tua malattia è grave. PINOCCHIO: Non me ne importa. FATINA: La febbre ti porterà in poche ore all’altro mondo. PINOCCHIO: Non me ne importa! FATINA: Non hai paura della morte? PINOCCHIO: Punto paura! Piuttosto morire che bevere questa medicina cattiva. FATINA: Allora ti toglierò il cellulare PINOCCHIO: Oh fatina mia, datemi subito quel bicchiere! (prende il bicchiere e beve tutto d’un fiato, poi balza guarito giù dal letto saltando qua e là) FATINA: Dunque la mia medicina ti ha fatto bene? PINOCCHIO: Altroché! Mi ha rimesso al mondo! FATINA: Ora raccontami com’è che ti trovasti fra le mani degli assassini. PINOCCHIO: Gli andò che il burattinaio Mangiafuoco mi dette alcune monete d’oro da portare al mio babbo. Io invece per la strada incontrai una volpe e un gatto, due persone molto per bene, che mi dissero: “Vuoi che codeste monete diventino mille duemila? Vieni con noi e ti condurremo al campo dei Miracoli” e io dissi “ Andiamo!” e loro dissero “Fermiamoci qui all’Osteria del gambero rosso e dopo mezzanotte ripartiremo” ed io quando mi svegliai non c’erano più perchè erano partiti. Allora io cominciai a camminare di notte per cui trovai per la strada due assassini che mi dissero “ Metti fuori i quattrini!” e io dissi “Non ce l’ho” perché le cinque monete d’oro me l’ero nascoste in bocca. E gli assassini a corrermi dietro. E io corri che ti corro, finchè mi raggiunsero e mi legarono per il collo ad un albero di questo bosco, col dire: “ Domani torneremo qui e allora sarai morto e con la bocca aperta e così ti porteremo via le monete d’oro che hai nascosto sotto la lingua”. FATINA: E ora le monete dove le hai messe? PINOCCHIO: Nel bosco qua vicino (si porta le mani al naso che gli si allunga) Aaaaah! Ora che mi rammento bene, le monete non le ho perdute, ma senza avvedermene le ho inghiottite mentre bevevo la vostra medicina (la fata batte le mani e Pinocchio toglie le mani dal naso ritornato normale) PINOCCHIO. Quanto siete buona Fatina mia, e quanto vi voglio bene! FATINA: Ti voglio bene anch’io e se tu vuoi rimanere con me sarai il mio fratellino. PINOCCHIO: Io resterei volentieri….ma il mio povero babbo? FATINA: Prima che faccia notte sarà qui. Pinocchio. Allora, Fatina, vorrei andargli incontro. Non vedo l’ora di abbracciare quel povero vecchio che soffre tanto per me. FATINA: Vai pure, ma bada di non ti sperdere! (Pinocchio esce accompagnato, baciato e salutato dalla Fata)

SCENA V - TRIBUNALE Musica (track 7)

(Entra il Giudice con il carceriere che porta un leggìo dietro il quale il Giudice si posiziona e sul quale sistema un cartello con la scritta “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI??” ) GIUDICE (guardando il cartello) : Boh?!! PINOCCHIO (entrando) : Sono vittima di una iniqua frode ordita dalla volpe e dal gatto e vi domando giustizia. GIUDICE: Racconti i fatti. PINOCCHIO: Appena uscito dalla casa della Fatina, entrato nel bosco, vidi apparire il gatto e la volpe (questi entrano in scena e si rivolgono a Pinocchio). VOLPE: Come mai sei qui? GATTO:……sei qui? PINOCCHIO: Aspetto il mio babbo. VOLPE: E le monete d’oro? GATTO: D’oro? PINOCCHIO: Le ho sempre in tasca. VOLPE: E pensare che, invece di cinque monete, potrebbero domani diventare mille e duemila! Perché non dai retta al mio consiglio? Perché non vai a seminarle nel campo dei miracoli? GATTO: …Dei miracoli? PINOCCHIO: Oggi non è possibile, vi anderò un altro giorno. VOLPE: Un altro giorno sarà tardi! Perché quel campo è stato comprato da un gran Signore e da domani in là non sarà più permesso a nessuno di seminarvi i denari. GATTO:…I denari! (si odono i singhiozzi del Giudice) PINOCCHIO: E quanto è distante il campo dei miracoli? VOLPE: Pochi passi. GATTO…passi. PINOCCHIO: Andiamo, vengo con voi (nuovi singhiozzi del Giudice mentre i tre si avviano al campo). VOLPE: Eccoci giunti. Ora chinati a terra, scava con le mani una piccola buca nel campo e mettici dentro le monete d’oro. (Pinocchio scava con le mani e sotterra le monete). VOLPE: Ora vai alla gora qui vicino, prendi una secchia d’acqua e annaffia il terreno dove hai seminato. (Pinocchio simula l’operazione). PINOCCHIO: C’è altro da fare? VOLPE: (rivolta al gatto) Niente altro, ora possiamo andare. Tu (a Pinocchio) tra una ventina di minuti vedrai spuntare un arboscello con tutti i rami carichi di monete d’oro. PINOCCHIO: Grazie mille, mille volte. VOLPE: Di nulla! A noi basta averti insegnato il modo di arricchire senza durare fatica. (gatto e volpe escono di scena mentre si sentono i singhiozzi del Giudice. Pinocchio si allontana di poco) PINOCCHIO (Fra sé): Se invece di mille monete ne trovassi sui rami dell’albero duemila? Se invece di duemila ne trovassi cinquemila o diecimila? Oooh che bel Signore sarei! Vorrei una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta piena di canditi, di torte, di panettoni, di mandorlati e di cialdoni alla panna. (Pinocchio guarda l’orologio da polso) E’ già passata mezz’ora! (Pinocchio scava freneticamente con le mani, guarda perplesso ed esclama): Bond argentini! Parmalat! Cirio!….. (il Giudice piange dirottamente, Pinocchio gli si rivolge): ecco i fatti, ora chiedo giustizia. GIUDICE (asciugandosi gli occhi prende il campanello e lo fa suonare, poi rivolto al gendarme): Quel povero diavolo è stato derubato, ma l’ignobile frode è già prescritta da due ore: piglialo dunque e mettilo subito in prigione. (la guardia prende per il braccio Pinocchio e muove qualche passo verso la prigione, ma entra un altro gendarme). GENDARME: Amnistia! Amnistia ! Fuori tutti i malandrini! PINOCCHIO. Se escono di prigione gli altri voglio uscire anch’io! GENDARME: Voi no, perché voi non siete un malandrino. PINOCCHIO. Domando scusa, sono un malandrino anch’io. GENDARME: In questo caso avete mille ragioni! (il gendarme si toglie il cappello, fa un inchino e con la mano indica a Pinocchio di uscire).

SCENA VI - DAVANTI ALLA CASA DELLA FATA Musica (track 8) FATINA: Domani finalmente il tuo desiderio sarà appagato! PINOCCHIO: Cioè? FATINA: Domani finirai di essere un burattino di legno e diventerai un ragazzo perbene perché ultimamente i tuoi portamenti sono stati lodevoli e soddisfacenti (Pinocchio salta per la gioia e abbraccia la Fatina) FATINA: Potrai invitare i tuoi compagni ed amici a una grande colazione per festeggiare il grande avvenimento. Farò preparare dugento tazze di caffè-latte e quattrocento panini imburrati di sotto e di sopra. Vai pure ad invitare i tuoi amici ma ricordati di tornare a casa prima che faccia notte. PINOCCHIO: Fra un’ora prometto di essere bell’e tornato. FATINA: Vedremo. (la Fatina esce di scena e Pinocchio muove qualche passo, poi entra Lucignolo). PINOCCHIO: Che cosa fai costì? LUCIGNOLO: Aspetto la mezzanotte per partire. PINOCCHIO: E dove vai? LUCIGNOLO: Lontano ! Lontano! PINOCCHIO: E io che ero venuto a cercarti… LUCIGNOLO: Che cosa vuoi da me? PINOCCHIO: Non sai il grande avvenimento? Non sai la fortuna che mi è capitata? LUCIGNOLO: Quale? PINOCCHIO: Domani finisco di essere un burattino e divento un ragazzo come te. LUCIGNOLO: Buon pro ti faccia. PINOCCHIO: Domani, dunque, ti aspetto a colazione a casa mia. Ci sarà caffè-latte con panini imburrati di sotto e di sopra. LUCIGNOLO. Ma se ti dico che parto questa sera e vado ad abitare in un paese…che è il più bello di questo mondo: una vera cuccagna. PINOCCHIO: E come si chiama? LUCIGNOLO: Si chiama “Paese dei Balocchi”. Perché non vieni anche tu? PINOCCHIO: Io ? No davvero! LUCIGNOLO: Credi a me che, se non vieni te ne pentirai. Dove vuoi trovare un paese più salubre per noi ragazzi? In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedì non si fa scuola e ogni settimana è composta di ben sei giovedì e una domenica. Ecco come dovrebbero essere tutti i paesi civili! PINONCCHIO: E come si passano le giornate? LUCIGNOLO: Si passano baloccandosi e divertendosi dalla mattina alla sera. E la mattina dopo si ricomincia daccapo. Dunque, vuoi partire con me? PINOCCHIO: No, no, no e poi no! LUCIGNOLO: Aspetta due minuti! PINOCCHIO: Due soltanto. Tu sei veramente sicuro che in quel paese non ci sono punto scuole? LUCIGNOLO: Neanche l’ombra. PINOCCHIO: E nemmeno maestri? LUCIGNOLO: Nemmeno uno! PINOCCHIO: E non c’è mai l’obbligo di studiare? LUCIGNOLO: Mai! Mai! Mai! PINOCCHIO: Che bel paese! LUCIGNOLO: Perché non vieni anche tu? PINOCCHIO: E’ inutile che mi tenti. Ormai ho promesso alla mia buona Fata di diventare un ragazzo perbene. LUCIGNOLO: Dunque addio! PINOCCHIO: Ma sei proprio sicuro che in quel paese tutte le settimane siano composte di sei giovedì e una domenica? LUCIGNOLO: Sicurissimo! PINOCCHIO: Che bel paese! LUCIGNOLO. Vieni? PINOCCHIO: No no no e poi ancora no…andiamo! (Escono di scena)

SCENA VII - NEL CIRCO Musica (track 9) (Entrano in scena tutti i personaggi e quelli del “Matrimonio in fondo al mare”. Entrano rumorosamente e si dispongono in semicerchio, chi in piedi chi seduto, uno di essi legge ad alta voce il cartello posto sul proscenio) PERSONAGGIO: Grande spettacolo di gala….. etc. etc. (vedi libro) (Tutti applaudono fragorosamente mentre entra il direttore del circo con frusta e si pone al centro del semicerchio. Fa un grande inchino) DIRETTORE: Rispettabile pubblico, cavalieri e dame: l’umile sottoscritto essendo di passaggio per questa illustre metropolitana, ho voluto procurarmi l’onore nonché il piacere di presentare a questo intelligente e cospicuo uditorio un celebre ciuchino, che ebbe già l’onore di ballare al cospetto sdi Sua Maestà l’Imperatore di tutte le corti principali d’Europa. E col ringraziandoli, aiutateci della vostra animatrice compiacenza e compatiteci! (tutti ridono e applaudono. Entra Pinocchio trasformato in ciuco. Ha un berretto con le orecchie lunghe. Due margherite alle orecchie, finimenti con nastri anche sulla coda. Si pone al centro col direttore mentre tutti applaudono forte) DIRETTORE: Miei rispettabili auditori! Non starò qui a farvi menzogne delle grandi difficoltà da me soppressate per comprendere e soggiogare questo mammifero, mentre pascolava liberamente di montagna in montagna nelle pianure della zona torrida. Osservate, vi prego, quanta selvaggina trasudi dai suoi occhi, conciòssiaccosacchè, essendo riusciti vanitosi tutti i mezzi per addomesticarlo al vivere dei quadrupedi civili, ho dovuto più volte ricorrere all’affabile dialetto della frusta. Io però, seguendo il sistema di Galles, trovai nel suo cranio una piccola cartilagine ossea che la stessa facoltà Medicea di Parigi riconobbe essere quello il bulbo generatore dei capelli e della danza pirrica. E per questo io lo volli ammaestrare nel ballo nonché nei relativi salti dei cerchi e delle botti foderate di foglio. Ammiratelo e poi giudicatelo. Prima però di prendere cognato permettete che io vi inviti al diurno spettacolo di domani sera, ma nell’apoteosi che il tempo piovoso minacciasse acqua, allora lo spettacolo invece di domani sera sarà posticipato a domattina alle ore 11 antimeridiane del pomeriggio. (il direttore fa un profondo inchino al pubblico). TUTTI: Bravo! DIRETTORE (volto a Pinocchio): Animo Pinocchio, salutate questo rispettabile pubblico. (Pinocchio-ciuco piega un ginocchio fino a terra e piega il capo). DIRETTORE: (facendo schioccare la frusta) Al passo! (Pinocchio esegue) DIRETTORE: Al trotto! (Pinocchio esegue) DIRETTORE: Al galoppo! (Pinocchio esegue) DIRETTORE: Alla carica! (Pinocchio esegue e tutti applaudono e incitano) PINOCCHIO: Che strozzatura di gola! DIRETTORE: Da bravo Pinocchio, ora fate vedere a questi signori con quanta grazia sapete saltare i cerchi (Pinocchio prende slancio, poi fa due rifiuti, infine balza entro il cerchio e ricade lungo disteso al suolo) TUTTI: (delusi) Oooooohhhhh…. (il direttore rialza il ciuco che si mette a zoppicare vistosamente) TUTTI: (indignati): Buh! Buh! Buh! DIRETTORE: Che vuoi che me ne faccia di un somaro azzoppato? Lo venderò in piazza. La sua pelle è buona per farne un tamburo. (afferra per la collottola il ciuco e lo porta fuori scena) TUTTI: Noooo….vogliamo Pinocchio! Fuori il ciuchino! Fuori Pinocchio! (ripetendo l’invocazione escono tutti velocemente all’inseguimento del direttore e del ciuco).

SCENA VIII - NEL VENTRE DEL PESCECANE Musica (track 10) (Pinocchio brancola nel buio spaventato). PINOCCHIO: Aiuto! Aiuto! Ooooh povero me! Non c’è nessuno che venga a salvarmi? (entra in penombra il tonno) TONNO: Chi vuoi che ti salvi? PINOCCHIO: (tremebondo) Chi è che parla così? TONNO: Sono io! Sono un povero tonno inghiottito dal pescecane insieme con te. E tu che pesce sei? PINOCCHIO: Io non ho a che vedere nulla coi pesci. Io sono un burattino. TONNO: E allora, se non sei un pesce, perché ti sei fatto inghiottire dal mostro? PINOCCHIO: Non sono io che mi sono fatto inghiottire: gli è lui che mi ha inghiottito! E ora cosa dobbiamo fare qui al buio? TONNO: Rassegnarsi e aspettare che il pesce ci abbia digerito tutti e due! PINOCCHIO. Ma io non voglio essere digerito… TONNO: Neppure io vorrei essere digerito, ma sono abbastanza filosofo e mi consolo pensando che, quando si nasce tonno, c’è più dignità a morire sott’acqua che sott’olio. PINOCCHIO: Scioccherie! Insomma io voglio andarmene di qui! TONNO: Fuggi, se ti riesce… PINOCCHIO: E’ molto grosso questo pesce? TONNO: Figurati che il suo corpo è più lungo d’un chilometro, senza contare la coda. (si accende una luce non troppo forte in un angolo) PINOCCHIO: Cosa sarà mai quel lume lontano? (la luce aumenta fino ad illuminare i protagonisti del “Matrimonio in fondo al mare” che irrompono allegramente sulla scena mentre risuona la musica) Musica (track 11) Terminata la rappresentazione del “Matrimonio” resta in scena solo Pinocchio con accanto, in un angolo, una bottiglia e una candela accesa. Entra Geppetto affranto e debilitato). PINOCCHIO: Babbino mio! Finalmente vi ho ritrovato! Ora non vi lascio più, mai più. (Pinocchio abbraccia Geppetto). GEPPETTO: Dunque gli occhi mi dicono il vero? Dunque tu sei il mi’ caro Pinocchio? PINOCCHIO: Sì, sono io, proprio io, oooh ma se sapeste quante disgrazie mi sono piovute sul capo e quante cose mi sono andate per traverso! Figuratevi che il giudice quando seppe che ero stato derubato mi fece subito mettere in prigione per dare una soddisfazione ai ladri, di dove, col venir via, vidi un bel grappolo d’uva in un campo, che rimasi preso dalla tagliola e il contadino di santa ragione mi messe il collare da cane perché facessi la guardia al pollaio, che riconobbe la mia innocenza e mi lasciò andare, e il serpente, con la coda che gli fumava, cominciò ridere e gli si strappò una vena sul petto e così ritornai alla casa della bella bambina, che era morta, e il colombo vedendo che piangevo mi disse “ho visto il tu’ babbo che si fabbricava una barchetta per venirti a cercare, ti ci porto io, montami sulla groppa”. Vidi tutti i pescatori che guardavano verso il mare e io da lontano vi riconobbi sulla barchetta e vi feci cenno di tornare sulla spiaggia. GEPPETTO: Ti riconobbi anch’io, ma come fare? Un cavallone m’arrovesciò la barca e il pescecane mi inghiottì come un tortellino di Bologna! PINOCCHIO: Ora, babbino mio, non c’è tempo da perdere. Bisogna pensare subito a fuggire. GEPPETTO: A fuggire? E come? PINOCCHIO: Scappando dalla bocca del pescecane che è malato d’asma e dorme a bocca aperta e gettandoci a nuoto in mare. GEPPETTO. Ma io non so nuotare. PINOCCHIO: Voi mi monterete a cavalluccio sulle spalle e io vi porterò in salvo fino alla spiaggia. (Pinocchio prende per mano Geppetto e con l’altra afferra la bottiglia con la candela, poi s’incammina) PINOCCHIO: Venite dietro di me e non abbiate paura (entrambi simulano una camminata faticosa per una via impervia; a un tratto Pinocchio si arresta e indicando col braccio verso l’alto: ) PINOCCHIO: Vedete attraverso la bocca del pesce il cielo stellato e la luna? Il pesce dorme come un ghiro, il mare è tranquillo e ci si vede come di giorno. E’ il momento di scappare. Montatemi sulla spalle, al resto ci penso io. (Geppetto sale sulle spalle di Pinocchio e saltano fuori dalla bocca del pesce in mare. Pinocchio e Geppetto fanno per qualche tempo la simulazione del nuoto poi si accasciano stanchi sulla spiaggia) PINOCCHIO: Che strozzatura di gola! (si addormentano) Musica (track 12) (mentre dormono entra in punta di piedi la Fata) FATINA: Bravo Pinocchio! In grazie del tuo buon cuore io ti perdono tutte le monellerie che hai fatto fino ad oggi. I ragazzi che assistono amorosamente i propri genitori meritano sempre gran lode e grande affetto anche se non possono essere citati come modello di obbedienza. Metti quindi giudizio per l’avvenire e sarai felice (la Fata esce di scena in punta di piedi. Pinocchio si risveglia, si stropiccia gli occhi, si guarda mani e piedi con meraviglia) PINOCCHIO: Sono diventato un ragazzino come tutti gli altri. Babbo! Babbo! (Geppetto si alza e lo abbraccia gioioso) Levatemi una curiosità babbino: ma come si spiega questo cambiamento improvviso? GEPPETTO: Tutto merito tuo, perché di cattivo sei diventato buono! (Pinocchio si rimira felice e stupito e poi mormora): PINOCCHIO: Com’ero buffo quand’ero un burattino! E come son contento di essere diventato un ragazzino perbene! (si affaccia la Volpe) VOLPE: Tanto per bene… da parer finto! (e ride a squarciagola)

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