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SVILUPPO DEMOGRAFICO E URBANO

 

Il primo nucleo di Palese risale alla seconda metà del XVII secolo quando, a partire dal 1660 con la concessione in enfiteusi da parte di nobili ed ecclesiastici delle loro terre ai contadini, diverse famiglie di coloni provenienti da Modugno (Cannati e  Ciciolla), da Bitonto (Garofalo e Sblendorio) e da Bari (Maiorano) si stanziarono nella nostra località attratte dall'amenità e dalla salubrità del posto e dalle prospettive di migliorare le proprie condizioni economiche. Cominciarono a sorgere nell'entroterra (la zona litoranea era ancora acquitrinosa e malarica) tra i campi semplici e povere costruzioni rurali a forma di trullo dette paliare. Per tutto il Settecento tuttavia l'immigrazione in questo territorio fu molto limitata e lenta e le abitazioni si svilupparono sparse senza un ordine preciso. Macchie esisteva come contrada di Bari sino dalla fine del Cinquecento come risulta dal Catasto del 1598-99, il primo nucleo di case, o meglio paliare, sorse in località "Mammagnora" (nell'attuale Aeroporto Militare) ed erano abitate da pastori e contadini provenienti da Bari.

A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo si assistette ad uno sviluppo considerevole che diede alla nostra borgata un assetto giuridico di nucleo separato. Nel 1808 l'arcivescovo di Bari Mormile, a seguito dell'aumento degli abitanti (meno di 500), stabilì che in loco vi risiedesse un vicario-curato in sostituzione dell'arciprete di Modugno per la celebrazione delle funzioni religiose della comunità palesina. All'uopo la famiglia di Giuseppe De Rossi mise a disposizione la propria cappella rurale. Nel 1810 un aggiunto del sindaco di Modugno venne inviato a Palese per la tenuta dei registri dello stato civile, istituiti l'anno precedente. Il 4 maggio del 1811 una Disposizione amministrativa sanciva ufficialmente la nascita del “Villaggio Riunito della Marina” nell'ambito della Circoscrizione giudiziaria di Modugno riconoscendolo come frazione di questo Comune. Con la bonifica della zona costiera, completata verso la metà del XIX secolo, e la conclusione dei lavori della Strada Statale 16 (1813) il borgo poté espandersi ulteriormente verso il lido con la costruzione di alcune ville da parte di nobili e borghesi delle città limitrofe. Nel 1820 fu nominato un sostituto cancelliere per i registri dello stato civile. Nel 1827 fu riconosciuto al Riunito un proprio rappresentante nel Decurionato di Modugno e Vincenzo Maiorano  quale Eletto Aggiunto in rappresentanza del Sindaco. L'anno successivo (1828) fu assegnato un messo comunale. Il primo dato certo sulla popolazione di cui disponiamo risale al 1829: il villaggio contava 500 abitanti con 125 famiglie. Intorno al 1844, quando scrive il Garruba, raggiungeva già quasi 800 unità. Nel 1846 il villaggio fu dotato di una chiesa dedicata a San Michele e nel 1850 di una farmacia. Nove anni dopo, nel 1859, i Marinesi erano 815. Nel 1860 al Riunito venne assegnato un impiegato comunale. Dopo l'Unità d'Italia, nel 1861 quando fu effettuato il primo censimento la popolazione della Marina di Modugno era di 951 abitanti (477 maschi e 484 femmine). In tale anno fu dotata della prima scuola.  Verso il 1876 si raggiunse quota 1000 e nel 1887 si arrivò a 1500. Una sostenuta crescita demografica si verificò tra il XIX e il XX secolo. All'epoca Palese era diventata una borgata degna di rilievo, alle paliare iniziarono ad aggiungersi ville e palazzi signorili, inoltre sul posto cominciarono a stabilirsi anche famiglie di professionisti e artigiani. Nel 1880 Palese ebbe il suo Ufficio Postale e gli abitanti avevano raggiunto quota 3000. Verso la fine del XIX secolo vi fu un miglioramento delle infrastrutture viarie. L'aumento demografico indusse l'arcivescovo di Bari Vaccaro a modificare la situazione giuridico-ecclesiastica di Palese elevando la chiesa di San Michele Arcangelo al rango di parrocchia (20 maggio 1903). Nel 1907 Macchie, che apparteneva a Bari, fu dotata di un ufficio dello stato civile distinto da quello del capoluogo e nel 1908, a Palese, fu aperto l'Ufficio Telegrafico. La popolazione assommava a 4000 unità nel 1909.Nel febbraio 1913 tra Palese e Macchie veniva inaugurato il casello ferroviario al Km 639. Nel 1927 a Macchie veniva dato il riconoscimento ufficiale di frazione rurale di Bari. Nel 1928 Palese fu unita a Macchie per essere annessa al Comune di Bari di cui divenne frazione con il nome attuale di Palese-Macchie; in tale anno la popolazione era di 4251 abitanti. Dal 1929 fu possibile allacciarsi alla rete elettrica. Nel 1930 nella zona di Macchie fu costruito l'aeroporto militare, l'anno successivo la frazione fu finalmente dotata di un cimitero ove seppellire i propri defunti e nel 1933 fu inaugurato l'edificio scolastico "Duca d'Aosta". Nel frattempo la popolazione era salita a 4351 unità nel 1931 e a 4777 nel 1936, ultimi due censimenti prima del II conflitto mondiale. Nel 1939 Palese-Macchie ebbe una propria fermata delle Ferrovie dello Stato. A partire dal dopo guerra  e negli anni del boom economico Palese e Macchie vissero un altro momento di sviluppo che vide la nascita di nuove abitazioni che andarono progressivamente sostituendo le vetuste paliare sino a quegli anni ancora molto diffuse e abitate. Nel 1950 fu creata la Scuola Secondaria di avviamento di indirizzo agrario che nel 1961 divenne Scuola Media. Ai censimenti del 1951 e del 1961 la popolazione di Palese-Macchie risultava rispettivamente di 6727 e 7431 abitanti. Nel 1962 fu edificata la nuova chiesa di San Michele al posto della struttura ottocentesca e nel 1965 fu inaugurata la nuova fermata della Ferrovia Bari Nord in via Macchie in precedenza posta fuori dall'abitato in località "Quattrostrade". Gli abitanti nel 1969 era saliti a 8600; in quell'anno iniziarono i lavori di ampliamento dell'aeroporto aperto, nel frattempo, ai voli civili e fu costruita  nella zona del lido la chiesa di Stella Maris istituita parrocchia nel 1966. Nel 1970 Palese-Macchie fu riconosciuta come un quartiere di Bari e non più come frazione. Al censimento del 1971 la popolazione ammontava a 8902 unità. Continuava nel frattempo lo sviluppo urbanistico del territorio non sempre ordinato. Nel  1980 l'ex-frazione fu dotata di un nuovo ufficio postale. Al censimento del 1981 si era superata quota 10.000, raggiungendo 11.086 abitanti; in quell'anno Palese-Macchie e Santo Spirito diventarono la I Circoscrizione del Comune di Bari e nell'Aeroporto venne realizzata una nuova struttura, prevista come aerostazione merci, ma che di fatto divenne a tutti gli effetti la nuova aerostazione. La crescita demografica è continuata durante gli anni '90 soprattutto per il fenomeno noto come deurbanizzazione. Nei grandi centri si assiste ad un certo spopolamento: gli abitanti preferiscono abbandonare il centro cittadino per andare ad abitare in nuove zone residenziali alle porte della città perché ritenute più vivibili e in grado di garantire una migliore qualità della vita. In quest'ottica nel corso degli anni '90, e la tendenza dura tuttora, la popolazione di Palese-Macchie, ma anche quella di Santo Spirito, si è accresciuta notevolmente soprattutto per il sopraggiungere di nuovi abitanti provenienti da Bari e dintorni. Sono sorti un po' ovunque moderni ed efficienti complessi residenziali ed è stata creata sopra a Palese, in territorio amministrativo di Santo Spirito, la zona 167 ove è stata costruito un nuovo edificio scolastico che ospita la scuola elementare ex-Lovergine ora Marco Polo. Durante l'ultimo decennio del XX secolo, dopo tante battaglie, Palese-Macchie è stata allacciata alla rete fognaria e a quella del gas di città. All'inizio del 2000 sono partiti ulteriori lavori di ampliamento della zona aeroportuale (alcuni erano stati effettuati nel 1990 in occasione dei mondiali di calcio). Attualmente la popolazione della I Circoscrizione ha superato i 28.000 abitanti (ripartiti tra Palese-Macchie 12.000 e Santo Spirito 16.000) che durante i mesi estivi crescono ulteriormente per la cospicua presenza di villeggianti che vengono a trascorrere le loro vacanze in abitazioni e villette nella zona del lido.

 

 

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