| Quante
volte, vedendo un motore, vi siete chiesti "ma di che anno è"?
In molti casi, è
possibile rispondere a questa domanda semplicemente osservando la foggia delle
decal sulla capottina, che dalla maggior parte dei marchi vengono aggiornate ad
intervalli regolari. Quarta puntata...
in ordine di interesse, mi sa che ci tocca parlare di Yamaha, anche se , dato
il relativamente breve periodo di presenza sul mercato e la "taccagneria"
dei giapponesi nel cambiare livrea, ce la caviamo alla svelta...in questo caso
poniamo come punto di partenza il 1970... Prima non ce n'è!....
Quando
gli Yamaha erano bianchi.... Per strano
che possa sembrare, al suo esordio nel Belpaese Yamaha ( o meglio, la Nautirama
che li importava) vendeva motori candidi come il latte , con solo un piccolo fregio
rosso laterale con dentro la scritta Yamaha e un riquadro nero con una "P"
seguita dal valore della cilindrata "arrotondato" quanto serve... Questo
è il P250, ovvero un 15 hp. Il
modello più potente all'epoca era il P450 da 25 hp, su questo sito più
noto come "Yammino"...
| |
Il
primo Yamaha blu profondo appare nel 1972. La
livrea cambierà pochissimo negli anni successivi, ma le varianti ci sono.
|
| Quelli
del 1972-1974 si riconoscono per la scritta Yamaha in rilievo
|
Nel
1975 la livrea cambia per la prima volta. La
scritta Yamaha diventa " a filo" e la decal bianca si arricchisce di
un filetto nero a mò di "cornice" nella parte alta.
| |
| Nel
1976 Yamaha autorizza una miscela all'1%, ( ma Carniti l'ha fatto già da
un anno) . La cosa viene "festeggiata"
sui motori con l'aggiunta di un riquadrino azzurro con la scritta " 1%"
sulla decal.
|
Per
il 1978 la "cornice" sulla decal da nera diventa rossa, ed è
l'unica variante prima... della SCOMPARSA degli Yamaha dal mercato. Per
circa un anno, infatti, a causa di problemi con il cambio di importatore, gli
Yamaha scompaiono dai listini delle riviste. E'
questo l'ultimo anno di produzione "ufficiale" del 15 tradizionale..
dall'anno successivo si passerà al modello "compatto" con scarico
all'elica di pari cilindrata e questa versione passerà nel listino dei
motori da lavoro di Yamaha e Mariner per altri 5-6 anni.
| |
| Nel
1980 gli Yamaha tornano, importati dalla "Belgarda", con parecchie novità. Oltre
alle decal, cambiano le calandre, più squadrate, cambiano i modelli e soprattutto
appaiono i primi 3 cilindri in linea che negli anni successivi saranno il cavallo
di battaglia del marchio.
|
Nel
1983 cambiano le decal e soprattutto lo stile della scritta Yamaha, avvicinandosi
a quello che sarà lo stile definitivo in essere anche ai nostri giorni
| |
| Per
quanto brutto, lo stile della foto precedente resterà in auge sino al 1987,
quando si passa a quella a fianco, che è probabilmente la livrea più
nota e diffusa, grazie all'enorme successo del 25 J che la inaugurò.
|
Nel
1990 appare il "top" e con esso la nuova livrea a filetti sovrapposti. Durerà
tre anni.
| |
| 1994:
Yamaha abbandona il blu e passa al grigio. E'
questa una delle livree più durature, rimanendo in auge fino al 1998
|
Ed
eccoci alla fine della nostra carrellata con l'ultima livrea degli Yamaha 2t:
Lanciata nel 1998, ha accompagnato i
21t fino alla fine.... Il colore del gambale
è lo stesso degli anni precedenti, anche se la foto non gli rende giustizia.
| |
| A
corollario, ecco la livrea semplificata della gamma"Origin", lanciata
nel 1997 e che ha raccolto molti modelli delle precedenti produzioni, evidentemente
troppo riusciti e troppo richiesti per essere abbandonati definitivamente..
|
Bye | Camillo | | Last
update 20.11.08
|
|