Nascita della vita sulla Terra

La Terra 4 miliardi di anni fa era diversa da oggi: molte nubi e meteoriti cadevano di continuo su essa. Il Sole aveva anelli simili a quelli di Saturno ed dimensioni maggiori di quelle attuali. Attraverso attività esplosive particolarmente intense emetteva radiazioni che colpivano la Terra resa inabitabile perché priva di ozono. La superficie della Terra era cosparsa da vulcani in attività che modificavano continuamente l’aspetto della Terra, priva di atmosfera.

Due milioni di anni dopo il clima era particolarmente ostile in quanto forti sbalzi di temperatura influenzavano l’atmosfera e numerose erano le scosse sismiche. Si creò una primordiale atmosfera ad opera delle immissioni di vapore acqueo, anidride carbonica, azoto, idrogeno ed altri gas ad opera delle eruzioni vulcaniche.

Iniziarono ad esserci le prime piogge, con durata di alcuni milioni di anni, dove l’acqua (proveniente dalle rocce ricche di ghiaccio che hanno formato il pianeta)  formò gli oceani.

Al termine di questo periodo di intense piogge costanti la superficie della Terra era coperta da acqua: qui può avere inizio la vita!

I fulmini aiutarono la creazione nell’acqua dei materiali organici così da creare il brodo primordiale.

Cerchiamo di  riassumere in poche righe un processo evolutivo che ha impiegato milioni di anni. Si pensa che sotto influenza dei raggi solari e dei fulmini, i gas presenti nell’atmosfera reagirono formando i primi composti organici che non si esclude siano stati portati sulla terra dalle comete.

Sembrerebbe che per prima cosa di siano formati alcuni composti (amminoacidi) che si unirono casualmente tra loro, in composti sempre più complessi ed in questo “brodo caldo”.

Ma la vita dipende dalla presenza del Dna e per ottenerlo ci sono ancora degli ostacoli da superare:

  1. Il Ph neutro dell’acqua che facilita la scomposizione del Dna.
  2. Mancanza di energia specifica allo svolgimento di alcune fasi necessarie alla realizzazione del materiale genetico.
  3. Presenza di raggi ultravioletti che con la loro presenza distruggono ogni forma di vita (l’unica protezione è l’acqua che ne diminuisce l’efficacia)
  4. Presenza di ossigeno, anche se in minime quantità, che impedisce gli agganci tra le varie componenti del Dna.

 

Non si conosce in che modo si sia giunti alla creazione del Dna ed a questo proposito vi sono solo alcune ipotesi (presenza di molecole provenienti dallo spazio, nascita della vita all’interno di argilla…, miliardi di molecole che si incontrano e si agganciano tra loro per centinaia di milioni di anni sotto l’azione dell’energia solare) ma niente di certo.

L’ipotesi più probabile è quella della creazione di una membrana che  proteggeva, al suo interno, alcune molecole, permettendo l’assemblaggio, a profondità di almeno 10m sott’acqua, del Dna. Non si conosce come questi elementi abbiano potuto entrare all’interno delle membrane che non hanno la presenza di pori.

Sintetizzando possiamo dire che la vita  ebbe inizio dall’acqua.

Compaiono 3,5 miliardi di anni fa i primi organismi procarioti (cellule prive di un nucleo ben definito ma comunque esseri viventi!!!) Le tracce di essi si riscontrano in alcune rocce australiane ed in Groenlandia.

A questo punto l’evoluzione della vita procedette molto lentamente, e dobbiamo attendere altri 2 miliardi di anni per passare dai procarioti ai primi organismi pluricellulari, ed un altro miliardo di anni perché passando dai pesci attraverso i rettili si giungesse fino ai mammiferi.

A questo punto l’evoluzione divenne molto più rapida.

E’ da  questi rettili che comincia la grande differenziazione che porterà poi all’uomo moderno e all’intelligenza.

La storia dei ritrovamenti fossili indica che vi è stato un graduale aumento del volume del cervello animale man mano che si saliva nella scala dell’evoluzione. Processo tutt’ora in corso ma lento perché si possa osservare direttamente.

Processo evolutivo che si osserva in modo accentuato nell’uomo (la massa celebrale è aumentata  meno negli uccelli e nei mammiferi).

Naturalmente non c’è un rapporto automatico tra il volume del cervello e le capacità mentali ma vi è un legame relativo peso-cervello, peso-corpo.

 


Sito realizzato da Piscioneri Alessandro con la partecipazione di Fabrizio Bertone.
4Cst liceo scientifico Gramsci Ivrea (anno 2002)
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