*uhm...si
richiede la storia della vita di ogni aspirante alla cittadinanza di Seagard
da far leggere al Conte per poter essere giudicato da egli...* *Popo prese
carta e inchiostro, bagnò la punta della penna da appoggiar sulla carta
ruvida del libro ancora bianco e bramoso di curiosità; una curiosita
inaspettata che avvolse Popo che alzo lo sguardo dalla scrivania verso la
finestra dove si poteva ammirare l'intera vallata che si distendeva davanti
alle porte di Camelot.* "Il mio passato...ora che ci penso non ho mai
rimembrato a lungo sulla mia vita... nebbia...ricordo una fitta
nebbia....si..una fitta coltre di nebbia avvolgeva Delucia, ero intento a
raccogliere verdure dai campi da portare ai ragazzi della locanda di delucia,
i quali mi consideravano ormai come un figlio; io...che mai prima d'ora avevo
avuto nè figura materna, nè figura paterna avevo sempre vissuto con loro
nella capitale Chaotica, la stessa dove anni fa una figura maschile dal volto
coperto affido un fagotto con un bambino e un giovane ragazzo al gestore
della locanda con queste parole: "fa che crescano sani e robusti...tutti
i vostri sforzi saranno ripagati" e sussurrando queste parole, spari
pronunciando una forumla magica.." "cerano delle scritte: sul
fagotto c'era scritto Popo mentre il ragazzo avendo con se gia il dono della
parola sussurro brevemente "Caraanikolaas" "crescendo
Caraanikolaas divento un fenomenale lanciere e ben presto abbandono
Delucia"
"Si sentiva dire spesso di guerre alle porte della citta: chaotici e
valorosi guerrieri tenevano testa a un gruppo di persone bramose di sangue.
Un giorno mi avvicinai alle porte della citta ascoltando le urla della
battaglia; io che non avevo mai impugnato alcun strumento di offesa rimasi
affascinato nel vedero combattere questi guerrieri, la mia curiosita mi
spinse a distanza debita dal campo di battaglia, troppo vicino per un giovane
coltivatore come me; un mago si accorse della mia presenza ma la fortuna
volle che nel preciso istante che il mago pronunciava la magia, un valoroso
guerriero armato di arco lo scaccio appena in tempo dal trucidarmi; il
guerriero si chiamava Frank Von Doom leader della gilda chiamata Esercito
Infernale. Rimasi incantato nel vederlo combattere contro quei spietati
assassini. Da quel giorno decisi che la mia mano non era fatta per
raccogliere verdure nei campi, ma aveva ben altre aspettative. Il locandiere
mi lascio andare e mi affido a Frank Von Doom che mi prese con se nella sua
gilda Chaotica..Grazie a lui imparai l'arte del combattimento e della difesa;
mi insegno che l'arma di un guerriero è l'unica cosa in qui puoi fare
affidamento in battaglia e mi insegno la distinzione tra strumento di offesa
e di difesa...ero consapevole che la mia arma era a tutela degli indifesi e
non avrei mai alzato contro nessun altra gente essa per arrecare danno se non
per difesa di una vita. Il destino mi porto lontano, vagai in altre gilde per
cercare l'unione che c'era tra me e il resto della mia prima gilda ma senza
trovarlo...Entrai nelle Forze di Argentrock dove gli omonimi (solo per nome)
Lancillotto (i cognomi li distinguevano in Blackbane e Silverblade) si
presero cura di me e cercarono di infondere in me le virtu Order, ma senza
riuscirci. Mi allontanai dopo uno dei periodi piu belli della mia vita, non
dimentichero mai le scorrazzate per Britain ma Delucia era mia terra natale e
non potevo voltarle le spalle cosi. Passo del tempo dove girovagai come
guerriero solitario finendo nell' Ordine del Leone Rampante, un gruppo a me
molto caro, intere giornate dedicate all'allenamento nella nostra accademia
situata nell'isola di moonglow, le spedizioni di interi giorni nei
dungeon...lo stesso gruppo che ora è chiamato Cavalieri del Falco Nero se non
sbaglio. Ero ormai cresciuto, sapevo ben badare a me stesso; la mia arma era
figurata in una lancia, un' arma capace di perforare anche l'animo piu
malvagio. Tornai nelle file Chaotiche: per un breve periodo figurai nelle
file dei Heart of Rebellion comandate dal saggio mago Metaron. In quel
periodo ero solito girare per le terre di Minoc, il mio volto era conosciuto
nella miniera dove ero solito sostare desideroso di dare una mano: molte
volte la mia mente aveva visto quella figura ma i miei occhi non erano mai
riusciti a catturarla, e quando riuscii a catturare per un momento, un momento
per ammirarla, rimasi ammaliato da quella amazzone che suscitava in me strane
emozioni mai provate prima, Angelica era il suo nome...gli incontri divennero
assidui e frequenti a tal punto di diventare suo Schiavo al volere della
Regina Amazzone Ethienne, ebbi 2 figli: Fanthala e Grate. Solo allora capi il
gesto del mio padre consanguigno Zacknafein: non potevo...non potevo avere un
futuro tranquillo ed avere una famiglia, ero ormai fregiato del sapore del
sangue e non se ne sarebbe andato via cosi velocemente. Non potendo dedicare
molto tempo ad Angelica e miei figli non potei istaurare un rapporto solido e
le nostre strade si divisero.Destino volle che in quei giorni mi porto in
lande desolate dove assistetti alla morte del mio fratello di sangue Caraanikolaas;
una morte assai improvvisa; il fratello il cui viso la mia mente lascio
ragazzo era molto cambiato, ma i suoi lineamenti erano inconfondibili:
accanto a lui un fazzoletto nero bagnato di una strana sostanza verde.
Cancellai temporaneamente quel tremendo ricordo e riabbracciai le file
Chaotiche: il maestro Marius Lux vide in me un giovane Chaotico degno di
indossare le vesti dei Chaos Guardian: La guerra contro l' Ordine era attiva,
molte incursioni a Trinsic rafforzarono il rapporto appena iniziato con i
membri Chaotici del tempo e tutt'ora contemporanei...tutti tranne lui: il
nostro maestro Marius Lux ci abbandonò tempo dopo la chiusura delle ostilita
contornate dalle campali: l'ultima la quale decise la superiorita Chaotica
rispetto all'Ordine: ricordo ancora la battaglia; fu una battaglia alla pari,
ebbi un lampo, in quell'istante ero consapevole che tutto cio sarebbe potuto
finire in un lampo simile, la mia lancia si spezzo sull'armatura lucente di
un Cavaliere dell'Ordine, la sua mano si alzo per colpire, rimasi inerme ad
osservare la mia disfatta; un altro lampo: il volto coperto di un uomo...non
era ne un cavaliere Chaos nè un cavaliere Order, aveva una balestra in mano:
scocco una freccia che mi colpi al fianco facendomi cadere a terra schivando
cosi il fendente del cavaliere Order. Mi risvegliai in sede, erano passati
giorni la mia ferita stava guarendo, ma un veleno sconosciuto era in me...i
miei fratelli Chaotici non sapevano come curarmi; riconobbi la strana
sostanza verde di cui erano cosparse le bendature sporche, la stessa che
trovai accanto al corpo del mio povero fratello. Decisi di partire con le
poche forze che avevo e di dirigermi verso le lande desolate in cui avevo
scorto il corpo del mio fratello; poco tempo mi rimaneva, stavo per
riabbracciare mio fratello Caraanikolaas quando dopo 3 estenuanti giorni
arrivai a scorgere una abitazione, strano in un posto simile. Dunque mi
avvicinai, mi si presento davanti una oscura figura: la stessa che mi aveva
ferito a morte. Poche parole: sarai condannato a vivere nell'orrore. Detto
cio prese la mia lancia e pronuncio parole a me sconosciute, detto fatto si
spinse contro la mia lancia e si perforò cadendo di seguito al suolo senza
vita; uno spirito malvagio si sollevo in aria e scocco una risata demoniaca
poi svani nel cielo. Rimasi paralizzato dall'accaduto, mi ripresi e corsi
nella strana abitazione dove trovai una pozione sopra un rudimentale letto.
La bevvi senza indugi e sveni subito dopo. Al mio risveglio il mio corpo era
cambiato: orecchie appuntite e scura la pelle; il viso dai lineamenti
cambiati, che sia questa la maledizione? una voce dentro di me si sollevo, lo
spirito di un violento e crudele drow si era insediato in me. Molte volte mi
chiedo se ora la maledizione sia davvero sparita, ricordo che in quei giorni
la gente fece fatica a credere alle mie parole e molte volte perdevo il
controllo alzando la mia arma fedele nè in segno di difesa o di tutela: il
sangue da essa creato era soltando per irrefrenabile sete di sangue: tornato
in me non ricordavo piu nulla e potevo solo piangere su cio che avevo creato.
Decisi di andare in meditazione, ora riuscivo a controllare lo spirito...cosi
almeno credevo si ripresento di fronte alle persone piu care, dunque decisi
per evitare morti inutili di recarmi in meditazione abbandonando la mia
fedele arma diventata ormai solo strumento di offesa e stando lontano dalla
gente che ora mi considerava un assassino...sudai giorni e notti meditando
sulle virtu chaotiche: solo in sogno riuscì a trovare la liberazione:
Caraanikolaas mi apparve donandomi una luce. Al risveglio la mia pelle era
tornata quella di un umano le orecchie tornate normali, ma troppe anime avevo
nella coscienza; l'odore del sangue di innocenti era ancora vivo in me.Da
poco son tornato a riabbracciare la mia fedele arma; nient'altro fato ci
dividera mai, il nostro destino ormai è segnato: alla difesa degli eroi e
degli indifesi, al fianco del Fratello Blackthorne riusciro a fronteggiare il
male e ad estirparlo. Che al volere del conte venga affidato il mio destino
di cavaliere ora io e la mia lancia ci affidiamo al vostro servizio: faccia
cio che meglio credete"
*Popo chiuse il libro con un lucchetto e lo consegno insieme alla chiave
nelle mani del messo che si imbarcò con dei mercanti alla volta di Seagard*
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