Tutto d'un fiato altrimenti si deposita
di Bernardino Mattioli
Tutto d'un fiato altrimenti si deposita”: un titolo volutamente provocatorio per chi si accosta a un libro come questo, un concentrato di riflessioni, sentimenti, rabbia e docile affetto, raccontati e montati seguendo le leggi dell'emozione. Sono pagine che narrano di amori e sesso, di delusioni, di scoperte, di osservazioni condotte sul microcosmo umano che ci circonda, spesso sull'impulso di una curiosità morbosa. Quelle che vengono raccontate sono esperienze incoffessabili e spesso scomode. E a farlo, con sorprendente lucidità, è un uomo che, come tanti al giorno d'oggi, vive un apparente stato di equilibrio sul baratro della follia. È un libro forte, spesso sconvolgente. Un libro, forse, non per tutti. Il ritmo è incalzante, ma all'occorrenza rallenta e lascia respirare. Il lettore legge e, spesso, si legge, riconoscendosi, ritrovandosi nei personaggi descritti. Questa è un'opera da ‘seconda lettura', come certe canzoni che vanno riascoltate più volte per cogliere e apprezzare tutte le sfumature segrete dell'armonia e, a un certo punto ti catturano, ti entrano nell'anima per non abbandonarti più.
Recensione di Natalino Capriotti:
La prima parola che mi viene in mente è coraggio. 122 pagine, 25 racconti intimi e veloci, inframezzati da poesie dello stesso autore, Bernardino Mattioli, bolognese di Casalecchio, origini sudiste, sentimentale massimo. Coraggio perché Benna (così lo chiamano) si mostra al pubblico completamente nudo, indifeso, ed entra nella stanza del lettore in punta di piedi, con un atteggiamento di estrema discrezione. Di Mattioli colpisce innanzitutto la struttura delle frasi: l'autore fa sfoggio di uno stile tutto suo, contorto eppur lineare, cerebrale eppure insanguinato, mai ridondante. I contenuti dei racconti sono quelli apparentemente banali del vivere quotidiano, quelli da cui i più sensibili tra noi carpiscono insegnamenti e filosofie di vita. Si narra di notti bolognesi, di puttane, di passanti che sfrecciano, vecchi rassegnati, microtraumi, partite di pallone, la merenda dei bambini. Mattioli scava nella mente, ma soprattutto nell'animo, nel più profondo fondo nero e azzurro della chimica, dentro un'automobile appesa ad un semaforo, con lui ubriaco dentro. Benna spicca per delicatezza in un mondo intriso d'invadenza. Viaggia al riparo da tentazioni modaiole che vogliono farci sembrare acidi e cattivi. Quasi sadici. Posseduti dal secco cinismo della guerra eterna. Ci riporta ad una dimensione antica, non prevista dalle moderne sequenze settimanali, che quasi avevamo scordato. I ritmi sono dilatati, come un pensiero che nasce e muore nel buio del soggiorno, fuori piove, noi sdraiati sul divano, un cantante omosessuale e alcolizzato nelle orecchie. Le emozioni che ci descrive non sono filtrate, ma appaiono limpide e cristalline nella loro umana piccolezza, ineccepibili. Poi le donne, certamente. Parlare d'amore è sempre molto complicato e soggettivo ma l'autore riesce nello scopo, soprattutto con …Ma una donna può amare anche un'immagine, un minuto, e se capiti in quel minuto non devi credere di essere TU il soggetto celebrato. Lo aspettiamo alla prossima prova, con addosso magari le mutande, e un paio di jeans, al riparo dal freddo. Ti abbiamo conosciuto nudo, ti guardiamo con rispetto, adesso vestiti e narraci altre storie.
Titolo : Tutto d'un fiato altrimenti si deposita
Autore : Bernardino Mattioli
Editore : Pascal Edizioni
ISBN :
88 -7626 -021-8
Prezzo : 12,00 €