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-=L'autore=-

 

L'autore: Nato il 12 gennaio 1967, Takehiko Inoue fa il suo esordio nel mondo dei manga grazie ad una breve storia con cui si classifica primo al concorso Tezukashyoh, indetto dalla casa editrice Shueisha. Dopo aver lavorato in qualità di assistente di Tsukasa Hojo (autore di opere quali, Cat's eye e City Hunter), realizza in autonomia alcune storie brevi e la serie in due volumi Chamaleon Jail. Il successo arriva nel 1991 con SLAM DUNK , manga ambientato nel mondo della pallacanestro liceale, che si guadagna un illustration book e una serie animata per la televisione, oltre che uno stuolo di gadget. Terminata questa lunga serie (31 volumi), nel 1996, si dedica a Buzzer Beater, sempre dedicato alla pallacanestro, a colori, e diffuso principalmente su Internet (poi raccolto anche in 4 volumi). Segue, nel 1998, VAGABOND , manga storico basato sulla figura dello spadaccino realmente esistito Musashi Miyamoto, ancora in corso di serializzazione in Giappone sul settimanale Morning, della casa editrice Kodansha. Contemporaneamente a Vagabond, ma con ritmi decisamente più lenti, si occupa anche di REAL , altra serie incentrata sul basket, ma questa volta dedicato ad atleti disabili, che appare di tanto in tanto sul settimanale Young Jump (Shueisha). Inoue è totalmente assorbito da questi due serial, tuttavia nel corso degli anni alcune sue storie brevi (per esempio Piercing) e svariate cover a colori hanno ulteriormente arricchito i magazine nipponici di fumetti.

 

 

-=Storia e Recensione=-

 

INTRO  ( Gianluca Bevere,  Real n°1, Planet Manga ) : Real è un titolo programmatico che la dice lunga sulle intenzioni dell'autore. Takehiko Inoue, difatti, con quest'opera si allontana dalle atmosfere spensierate, spassose e concitate che hanno fatto la fortuna di Slam Dunk. Prende anche le distanze dalla narrazione pacata di Vagabond. Ciò che avete tra le mani è un concentrato di passione che esprime in maniera profonda, diretta e sincera il mondo interiore dell'autore. Senza nulla togliere alle grandi opere che l'hanno preceduto,, REAL dà proprio l'impressione di essere ciò che Inoue ha sempre voluto scrivere, di essere il suo sogno nel cassetto tramutatosi in realtà, la stessa realtà che permea con straordinaria intensità tutto il racconto.

Le vicende di Tomomi, Kiyoharu e Hisanobu sono frutto di fantasia, ma scaturiscono da una vicenda umana che si imporrà con forza nel vostro animo, e di ciò avrete presto la riprova, perché reali saranno la vostra commozione e il vostro turbamento. Takehiko Inoue è alla sua più grande prova di scrittore, e questo capolavoro sancisce la consacrazione di un talento straordinario.

IL MIO COMMENTO : Ho scoperto Inoue per la prima volta qualche anno fa, con Slam Dunk, in onda su MTV. Un cartone animato incentrato sul mondo del basket. Ma non solo. Un cartone che parla di vita e di amicizia. Dal cartone animato, che era stato sospeso, sono poi passato alla lettura del fumetto e devo dire che,  leggendolo, mi sono davvero emozionato e gasato: ho sofferto con Sakuragi e compagni! Non solo per le partite di basket  ma anche, e soprattutto, per le loro esperienze, per i loro sogni, i loro sacrifici, le loro lotte quotidiane. Ci sono stati momenti in cui, leggendolo, ho esultato! Ho addirittura pianto, alla fine del penultimo numero...

Inevitabilmente, terminato Slam Dunk, sono andato alla ricerca di altre opere di Inoue. Mi sono imbattuto nella ristampa di Vagabond, un fumetto storico, che descrive la vita di un famoso (in patria) personaggio giapponese. Un fumetto impegnato e davvero disegnato bene ma di cui sono giunto a leggere ben poco: sto aspettando gli arretrati e finché non mi arriva il secondo numero...

E poi, ora, sto leggendo REAL. A dir la verità ho letto solo il primo numero, e ne sono rimasto profondamente colpito. Il secondo ce l'ho qui, a portata di mano, ma devo ancora leggerlo come si deve.

Ma veniamo al fumetto: le vicende di REAL ruotano attorno alla vita di 3 ragazzi e alla loro comune passione per il basket.

Nomiya Tomomi, 18 anni, un ragazzo alla ricerca di se stesso, con tanta voglia di dimostrare il proprio valore. Un ragazzo che ha abbandonato la scuola e, quindi, il basket (associazioni sportive che praticano il basket, in Giappone, esistono solo all'interno degli istituti scolastici). Tomomi sente addosso la responsabilità di un incidente stradale che ha costretto in sedia a rotelle una giovane ragazza che era con lui: proprio a causa dei sensi di colpa ha abbandonato la scuola e si è messo in discussione.

Togawa Kiyoharu, 19 anni. Un ragazzo costretto su di una sedia a rotelle a causa di una malattia alle ossa che ne ha stroncato una promettente carriera sportiva: a causa di un tumore, ha dovuto subire infatti l'amputazione di un arto. Un ragazzo taciturno e chiuso in se stesso che ama alla follia il basket e che nello sport mette tutta la propria anima. Giocando a basket, dimentica se stesso e la sua condizione tornando a vedersi come un ragazzo normale.

 

Takahashi Hisanobu, 17 anni. Un ragazzo prepotente e belloccio, capitano della squadra di basket del liceo che frequenta. Un ragazzo viziato, abituato ad imporsi e che, a causa di un incidente stradale, vede la sua vita cambiare, divenendo paraplegico. Da allora il suo mondo cambia: la sua vita, le sue amicizie, il rispetto che otteneva a causa dei suoi modi, l'attrazione che le ragazze provavano per lui...

REAL descrive la vita di questi 3 ragazzi attraverso la comune passione per il basket. Tomomi e Kiyoharu infatti si conoscono per caso e fanno amicizia in seguito ad una sfida a pallacanestro. Cominciano così a giocare a basket assieme e, sfruttando la loro abilità, iniziano a sfidare altre persone scommettendo sull'esito dell'incontro riuscendo così a recimolare un po' di quattrini. In una di queste partite hanno anche l'occasione di scontrarsi con Hisanobu, il capitano della squadra di basket del liceo che lo stesso Tomomi frequentava: una partita di vendetta, o quasi, contro un ragazzo prepotente che, con i suoi modi e le sue angherie, ha causato non pochi problemi ai giocatori della squadra liceale. Tomomi compreso.  

Leggendolo, in particolar modo quando vengono descritte la vita e le esperienze dei protagonisti, davvero sono stato male, davvero mi sono commosso. Soprattutto leggendo le pagine dedicate all'incidente e alla convalescenza di Hisanobu ho avuto modo di riflettere su quanto basti poco per veder stravolta la propria vita e quanto poco ci accorgiamo dell'immensa fortuna che si ha ad essere sani. Anche i personaggi di Tomomi e Kihoyaru sono davvero forti. Sfogliando il secondo volumetto, ho avuto modo di vedere che è incentrato sulle esperienze di quest'ultimo: la sua vita prima, durante e dopo la malattia. Il dolore che ha vissuto sulla propria pelle è palpabile, soprattutto la sofferenza interiore per l'abbandono forzato di un mondo, lo sport, che era per lui scontato e ovvio. 

Davvero, vi consiglio di leggerlo, per l'intensità della narrazione, per la qualità dei disegni e, naturalmente, la profondità dei personaggi: non ve ne pentirete!

 

 

 

-=Fonti=-

 

Ho recuperato le immagini effettuando ricerche con Google. I diritti di tutte le immagini sono dei rispettivi proprietari.

 

 

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