Rat Man

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-=L'autore=-

 

 

L'autore: Le fonti più accreditate lo danno nato a Pisa il 14 gennaio 1967. Il trasferimento a Parma avviene però ben presto, e la passione per il prosciutto e il grana (la grana invece meriterebbe un discorso a parte) lo trattiene tuttora nella gaudente città emiliana.

Geologo di fama, non ha mai scontato fino in fondo un tragico peccato di gioventù: l'invenzione, nel 1976, dei fatidici personaggi col muso di scimmia (di topo, di cane, insomma quelli lì). In breve (giusto in tempo per apprendere i primi rudimenti del fumetto, le tecniche di disegno, illustrazione, affresco, di padroneggiare  misteri della sceneggiatura, di farsi venire idee originali e altre simili banalità), le sue opere iniziano ad apparire su un numero inquietante di riviste di fumetti e non, ufficiali e non, decenti e non.

La prima a credere in lui è L'Eternauta , che nel 1990 pubblica le origini di Rat-Man, subito seguita dalla fanzine Made in USA , che preferisce non sbilanciarsi troppo pubblicando Tòpin. Nel 1992 gli esordi professionali sul mensile Star Comix e poi un numero imprecisato di vergognose comparsate, come sulla copertina della blasonata Bolle, periodico del Centro Fumetto Andrea Pazienza, o con una tavola esposta presso la Dylan Dog Horror Fest 4. Per non parlare di pietre miliari come L'Ultima Burba sul mensile Sturmtruppen o le tante creazioni partorite per Totem Comic (Clan, Le meraviglie della natura, Le meraviglie della tecnica, Gli intoccabili).

A un certo punto, la crisi dell'editoria periodica è tale che la suddetta se lo contende a suon di...a suon di...be', se lo contende. Per motivi territoriali la spunta La Gazzetta di Parma che nel 1993 inizia a pubblicare le sue strisce. Da allora, molto è cambiato. Per esempio, oggi Leo Ortolani è il maggiore autore Marvel vivente. Leggere per credere

(di Andrea Plazzi - Tutto Rat Man n° 1 , Paninicomics).

 

 

-=Storia e Recensione=-

 

Rat Man ne IL GRANDE RATZINGA

La mia opinione: Ad esser sincero, inizialmente detestavo Rat Man. Sono cresciuto guardando cartoni animati giapponesi, leggendo manga e fumetti americani e ogni volta che sentivo parlare di Rat Man o lo vedevo, davvero, mi veniva il nervoso. Io speravo che prima o poi venisse pubblicato un fumetto italiano degno di nota, che ci riscattasse agli occhi del mondo. I fumetti della Bonelli più di tanto non mi piacevano e quindi speravo che qualche altra casa editrice "grossa" promuovesse qualcosa di valido. E per me Rat Man non era valido. Non avevo mai letto nulla di Leo Ortolani: mi bloccava la grafica e il fatto che i suoi fumetti si presentassero come fumetti comici.

Quanto ero ingenuo! Quanto ho peccato e per quanto tempo ho vagato in una valle oscura senza rendermene conto...

Poi accadde qualcosa: un mio amico aveva preso un fumetto nuovo e, dato che continuava ad insistere, me lo fece leggere. Si trattava de Le meraviglie della Tecnica...

Non male, anzi, davvero ben fatto. Ma tuttavia, nonostante si trattasse di un'opera dello stesso autore di Rat Man, non mi avvicinai e nemmeno mi passò per l'anticamera del cervello di provare a leggere le avventure di quel personaggio che ai miei occhi appariva semplicemente come la caricatura di Bat Man.

Ma ancora una volta la Divina Provvidenza ebbe compassione di me e fece sì che mio padre iniziasse la raccolta dei "Classici del fumetto" in allegato a La Repubblica. Il numero 18 fu fatale.

Per la prima volta, un po' per togliermi la curiosità, un po' per togliermi ogni dubbio, un po' perché non avevo niente di meglio da fare, lessi Rat Man.

Fu un grosso errore...

Il giorno dopo ero in fumetteria, nella mia fumetteria di fiducia ( La Fumetteria del Castello di Castelfranco Veneto ) ad ordinare tutto, ma proprio tutto, Tutto Rat Man, la collection che ripropone le avventure di Rat Man. Certo, avrei potuto collezionare la serie originale ma, purtroppo, i primi numeri sono introvabili...

RAT MAN è uno dei più bei fumetti che io abbia mai letto. Davvero, e non lo dico solo perchè un tizio con una pistola mi sta minacciando e mi obbliga a scrivere mille mila parole in favore dell'opera di Ortolani. Si presenta come un fumetto comico, ricco di gag e di battute, di umorismo geniale e tagliente alle volte. Le citazioni ad altre opere, siano esse film, fumetti, romanzi o anche fatti di attualità, sono innumerevoli e questo è uno delle caratteristiche che più mi piacciono in questo fumetto.

Non so come faccia l'autore ma la storia del nostro eroe di numero in numero viene ampliata, vengono introdotti nuovi personaggi, alcuni retroscena vengono svelati e l'intreccio si fa via via più complesso e intrigante e al contempo procede utilizzando anche episodi (parodie di episodi) presi da altre opere. E allora ecco citazioni tratte da 007, da I Fantastici Quattro, dagli X Men, da Star Trek, oppure compaiono personaggi del calibro de l'Uomo Ragno, Ken Shiro, Jack Kirby (un autore di fumetti americani inspiegabilmente soprannominato The King...), Elektra, Il dottor Destino...

Gli episodi sono unici, straripanti di battute e di comicità ma al contempo possono venir scambiati per storie d'azione o di fantascienza, o per denunce di alcuni comportamenti molto attuali ( su tutti, le vicende legate a La Gatta ).

Un altro punto di forza di questo fumetto sono i personaggi che assieme al nostro compongono il cast di quest'opera immensa e che mi permetto di descrivere brevemente riprendendo le medesime presentazioni che compaiono su Tutto Rat Man:

Il capitano Krik :  il braccio violento (?) della legge. Quando un pericolo incombe sulla città e la polizia brancola nelle tenebre dell'ignoranza, lui sa che può contare su Rat Man. E trema.

L'ispettore Brakko : Agata Christie? Scordatevela. Hercule Poirot? Acqua, acqua. Sherlock Holmes? Non scherziamo. Insomma, quando si tratta di condurre delle indagini, come Brakko non c'è nessuno. Per fortuna.

Svarzenegger :  è il cane di Brakko. Che dite? "E allora?" Vedrete, vedrete...

Rat Man : Un povero deficiente che va in giro in calzamaglia e con delle orecchie da topo in testa. Sì, esatto. Il nostro eroe.

Arcibaldo : Il fedele maggiordomo. L'unico a conoscere l'identità segreta di Rat Man (così gliela ricorda). Non che gliene freghi molto...

Cinzia : ex postino, ora transessuale platinato/a con un debole  per i completini leopardati. Ha un debole anche per Rat Man. che quando lo/la vede  ricambia con una certa debolezza (di stomaco).

Ecco, questi sono i personaggi principali. Ad essi se ne aggiungono altri, come ad esempio Janus Valker o Thea, in base al dipanarsi dalla storia. Sono personaggi atipici, funzionali alle avventure descritte nel fumetto, funzionali alla brillante capacità di Ortolani di divertire, funzionali alla comicità dissacrante delle vicende che di volta in volta vengono sviluppate. E al contempo sono persone umane quasi reali, concrete, con le loro debolezze e i loro difetti. Rat Man, ad esempio è calvo e ha problemi nel relazionarsi con le donne, Brakko è "cornuto" ma non lo sa, Cinzia...beh...ecco...

Sono personaggi differenti da quelli che si possono trovare negli altri fumetti e proprio per questo si prestano ad essere veicolo di qualsiasi forma di comunicazione. Ed eccoli allora essere protagonisti di momenti epici, di bizzarre circostanze, di commoventi riflessioni. A me ha fatto una tenerezza leggere l'episodio in cui Brakko e Rat Man sono vecchi, soli e abbandonati...Sono personaggi che non hanno paura di essere umani e che al contempo sono attori in un fumetti, capaci di interpretare qualsiasi ruolo sia loro richiesto.

Non lo so se sono riuscito ad esprimermi al meglio (e ho anche i miei dubbi di riuscire nel mio intento di fare pubblicità positiva all'opera di Leo Ortolani...) ma i personaggi di un qualsiasi altro fumetto sono una maschera, sono "loro stessi e basta", con delle caratteristiche ben precise, calati in un mondo fatto su misura per loro. I personaggi di Rat Man invece non hanno limite, possono cambiare, conservare la loro identità ben precisa ma, come gli attori, recitare in contesti differenti. Ad esempio Rat Man è allievo in una scuola di super eroi, è il passeggero di un treno che racconta la sua storia ad un geologo (...), un paladino della giustizia che lotta contro questo o quel nemico, un uomo solo che cerca l'amore, un solitario che combatte nell'arena sfidando i personaggi degli altri fumetti (e ancora mi vien da ridere al solo pensiero del combattimento contro Ken Shiro...), un anziano solo e dimenticato da tutti, un povero deficiente che è all'origine della conversione al male del Dottor Destino.

E ancora, per quanto riguarda i personaggi, l'autore non ha paura nell'andare ad inserire volti noti del cinema o del fumetto, tant'è che compare anch'egli nelle vesti di personaggio.

Infine, a corredo delle storie del ratto, vengono riproposti i primi fumetti dell'autore (ad esempio la parodia del film Lo Squalo) oppure le strip umoristiche relative all'esperienza del militare (L'ultima Burba) o alle avventure del buon (uno che si chiama Leo è per definizione buono, sensibile, simpatico e geniale...ma non lo dico perché anch'io mi chiamo così, semplicemente riporto una verità scientifica confermata da decenni di studi umanistici ) Leo e dei suoi amici, o le avventure tragico - amorose de Venerdì 12.

Vabbè, giunti fin qui spero di esser riuscito nel mio intento, ovvero quello di rendervi partecipi della mia soddisfazione di uomo redento dalla strada della misconoscenza di Rat Man.

Non lo so cosa sono riuscito a trasmettervi ma davvero trovo che le opere di Leo Ortolani siano uniche!!! E lo dico anche in base alla lettura de Le meraviglie della Tecnica, Le Meraviglie della Natura e Star Rats (la parodia di Guerre Stellari). Soprattutto le prime due opere (che tra l'altro sono esaurite...ma porca pupazza!!) sono un grandioso esempio di comicità intelligente che non ha paura di confrontarsi con grandi temi quali il razzismo, la politica, la violenza negli stadi o che ha il coraggio di parlare di quelle categorie di persone che troppo spesso vengono dimenticate (ad esempio gli anziani, i ciechi, i paraplegici...).

Come dicevo all'inizio, speravo che prima o poi una qualche casa editrice pubblicasse un fumetto italiano degno di nota, qualcosa di nuovo e di potente, qualcosa in grado di cambiare la storia...Ebbene, Rat Man è quella speranza!!

 

 

 

-=Fonti=-

 

Ho recuperato le immagini effettuando ricerche con Google e attingendo dai siti qui sotto riportati:

RAT MAN   ( Link al sito ufficiale di Rat Man)

http://www.bubblegoal.it/ratman/1.asp

Tutte le immagini di Rat Man, ovviamente, sono copyright di Leo Ortolani.

 

 

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-=Testimonianze dal web=-

 

Da "Titolare (ooo) la biblioteca del pazzo...." (06 gennaio 2007)

Carissimo Leo... Anch'io come te, la prima volta che ho visto Tutto Rat-Man in edicolo ho pensato "proprio una schifezza di fumetto"...però con il passare dei giorni...quel giornalino (dir poco) dal formato stravagante mi ha attirato a se, nell'ombra dello scaffale, e mi ha costratto a comprarlo. La svolta è stata decisiva. Non mi sono più fermato ed ora collezziono Tutto Rat-Man in maniera ossessiva... Poi, negli ultimi mesi dell'anno passato ho visto che in tv stavano trasmettendo rat-man e subito mi sono attaccato al televisore sbavando...poi improvvisamente è ritornato il vuoto ad occupare lo spazio d'ascolto delle cinque e quaranta (per vuoto si intende Amici, Power Ranger ecc...)così ho inviato un messaggio a Leo che diceva: "Ciao Leo... (Mi permetto di darti del tu) Ho seguito appasionatamente la serie di Rat- Man in tv e spero che ritornino presto (visto che non lo fanno più... dalle tue parti lo fanno ancora?) a scaldare i cuori di noi giovani e vecchi campagnoli... Saluti da Io-me Enrico... (conservo ancora i tuoi messaggi vecchi) Semper Fidelis...Rat-Man nel cuore!". E lui ha risposto semplicemente: "Speriamo davvero che si sbrighino, che qua c'è gente che aspetta di flettere i muscoli di nuovo!:) ciaooo leo." Ho occupato un pò del tuo spazio prezioso con le mie cagate...saluti!

Link: la biblioteca del pazzo