05 agosto 2006: la composizione che segue è del 26 luglio scorso. Si riferisce al modo di comunicare e di fornire spiegazioni ed esempi di comportamento mediante la televisione. Molto spesso non vengono fornite indicazioni sui fatti o la verità in merito a questa o quell'altra faccenda ma tutto è mediato e filtrato a seconda degli interessi di chi gestisce la comunicazione. E allora ecco politici che trascorrono il loro tempo fuori dal parlamento balzando da un'intervista ad un'altra per esporre un punto di visto o un'opinione inutile. O ancora immagini di violenza e prevaricazione che lascino intuire che la prassi del terrorismo sia un qualcosa di assai diffuso e radicato nel nostro modo di essere. Oppure cronache di guerra o di reati che ignorano il dolore delle persone e che mirano a creare fobie e paure quando la cosa che più dovrebbe spaventarci è il fatto di essere disinformati e in totale balia del potere dei media e di politicanti incapaci e totalmente distanti dal mondo reale. E io di tutto questo, come più volte ho espresso anche nei miei scritti, sono stanco…e questa credo sia una sensazione assai diffusa e condivisa. Una piccola nota, infine: io ammiro Gandhi per quello che ha fatto e soprattutto sono un cristiano credente. Di conseguenza avviso che quanto scritto in riferimento a Gandhi e a Gesù vuol esser provocatorio e teso a mirar un contrasto con l'esempio dei personaggi della televisione e in alcun modo vuol risultare offensivo o blasfemo. Mi scuso in anticipo quindi se qualcuno dovesse trovare quei riferimenti troppo pesanti.

 

 

Più li ascolto e più me ne convinco:

l'occhio sul mondo

mostra come interpretare

tutto ciò che non conosco.

 

Il loro esempio,

le belle parole,

mi inducono a pensare

che Gandhi, per davvero,

non sia vissuto mai.

 

Anche Gesù, forse,

l'avrebbero chiamato terrorista

fuori dal sistema,

non schierato

e soprattutto non comprato:

nessuno sponsor sulla croce,

niente bombe

o granate a mano

per insegnare al mondo

quanto fosse giusta

la pace quella vera

 

Dovrebbero stare un po' in silenzio

senz'ansia da prestazioni

né la fretta di sparare cazzate

a rovinare il destino altrui.

Per loro, credo,

dovrebbe parlare l'esempio quotidiano

 

Invece di spalleggiare criminali

e ignorar problemi

dovrebbero parlarsi ed entrare tutti

in un Grande fratello parlamentare,

dimostrare per davvero

d'esser adatti a quella casa

che ancora detta legge

all'ombra di grandi industriali

e imprenditori di debiti e di fumo.

 

Parlano volti alla tv

confondono e diffondono

ansie ed inutili fobie,

un modo distorto di affermare

di non essere adatti a creare

il nostro mondo di domani.

 

 

 

Leonardo Colombi

 

 

 

[...in attesa di commenti]

 

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