Non mi spaventano
Le bombe nucleari.
Non temo
La fame nel mondo
Oppure l'aidiesse.
Mi spaventano
Le notizie sui giornali
Venire sbranato da un cane
Rapinato
Da un mendicante malato.
Convivo
Con la mafia e la camorra
Ma temo
La povertà sopra ogni cosa.
Temo
Di non apparire in tv.
Temo la bellezza
Perché è evidente,
perché da essa
non vi è difesa alcuna.
Il potere è una donna
Affascinante e graziosa
Che controlla
Ogni tuo vero desiderio.
Il potere è la voce
Che istiga all'odio,
è guardare altrove
per salvaguardare
la nostra coscienza.
Non temo la guerra
E nemmeno la violazione
Di ogni mio diritto,
la privazione della libertà
o la democratica illegalità
del mio governo.
Non temo
La falsità o l'ingiustizia.
Non mi preoccupo
Di come van le cose,
della scuola allo sbando
e il vortice dei debiti italiani.
Non temo
Terremoti e tifoni.
Temo
Di non vestire alla moda,
di rincasare presto la sera.
Ho paura
Di esser solo nella folla
Di un centro commerciale.
Ho paura di invecchiare
Ho paura di guidare
Di esternare ciò che sento.
Ho paura
Di affrontare i problemi.
Ho paura
Di vivere la vita,
di pormi domande
Ho paura
di colmare il vuoto
che mi cresce dentro.
Temo
Cose che non conosco.
Temo
Di saperne abbastanza.
Il potere di condizionarmi
È un crimine
Compiuto nella giustizia.
La pubblicità del male
È un motivetto troppo forte
Si nasconde nella coca cola
E ti corrode lentamente.
Siamo come burattini.
Sfortunatamente
questo lo sappiamo.
Leonardo Colombi