37. Sul sentiero della vita

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[07 luglio 2004: questa composizione è di ieri, martedì 6 luglio. Avrei molte altre poesie da scegliere ma, dato che sono stanco, ho scelto di trascrivere questa perché risulta essere molto breve. E' periodo d'esami e di lavoro (ora sono addetto alla sicurezza, sempre al Carrefour) e sono nuovamente di corsa. Comunque, questa composizione, in parte, è influenzata da alcune recenti letture: navigando in internet, mi sono imbattuto in un sito contenente poesie e aforismi di molti autori importanti. Autori del calibro di Kahlil Gibran e Paulo Coelho. I versi che seguono, in qualche modo li sento legati a quanto da me letto in questi giorni. Buona lettura. ]

 

 

-=Sul sentiero della vita=-

 

Sul sentiero della vita

La nostra anima

È un respiro appena,

Dolcemente mosso

Da una brezza multiforme

Intrisa

Di quella musica incolore

Che voi chiamate

Amore.

 

Il nostro vagabondare

È un dono,

un viaggio ignoto

tra la terra e il cielo

tra gli alberi in fiore

e il fango della terra.

 

La nostra forza sta nel canto

E nella musica

Che silenziosa ci guida

sul sentiero della vita.

 

Leonardo Colombi

 

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti da Penna d'Oca :

da michele Egli (16 ago 05):

Complimenti. Mi è piaciuta davvero. Ciao,Mich

 

Commenti da clubpoeti.it (dicembre 2005-febbraio 2006):

da ferrorosso:

solo la prima parte a mio avviso era bastante,Sembra facile ,anzi è facile leggerla,così leggera e finemente sfuggente eppure significa tanta tanat tantissima gente e ancora altro tanto ancora dove ancorare le nostre paure.Ho gradito moltissimo il tuo per-corso.A presto

da Rose.Bazzoli:

Semplice, dolce, carezzevole.

da dmk:

Intento apprezzabile, onestamente proposto.

…intrisa

Di quella musica incolore

Che voi chiamate

Amore.

Tu come la chiami? :) Domanda retorica, naturalmente. Ma, rispetto al “ nostra” del secondo verso, stride, per me, almeno.

da Carelli:

Polvere siamo e polvere resteremo, bella questa immagine dove la musica è l'energia della vita

da Gattoermetico:

L'idea è originale e se si pensa bene bene anche graffiante perchè è quasi in forma di avviso che la sensibilità di un anima avverte e lo trasmette alle altre anime... secondo me (e sono l'ultimo degli scrittori...quindi vale il momento di un sospiro ciò che dico) deve essere più incisiva la forma. L'ermetismo vuole sintesi che stride a volte con il concetto ma poi lo valorizza alla fine. Hai dentro te un'arma incredibile...affinala e saprai volare... comunque

da grigio:

Una sola cosa non mi è piaciuta, di questa tua poesia così profonda pur nella sua semplicita;la sottile venatura polemica col mondo esterno tipica, comunque, della giovane età. Come ha saputo vedere qualc'un altro, coltivati che crescerai

da Divilo:

Caro Leonardo, ti "invidio" benignamente questo tono lieve e sottile, soffice ma comunque tagliente e incisivo.

da Domenica:

Le realtà del vivere,rese leggere, dalla tua penna rassicurante.

da otrel:

Vagabondare assorto

da taty82:

Non ti sto scrivendo con intenzioni offensive,ma forse come hanno detto gli altri è una poesia leggera,per me troppo leggera che dopo averla letta mi è già volata via dalla mente.

da Paul Sinelli:

Siamo solo di passaggio... questo rende tutto così colmo di pienezze, incolmabili così, solo passando. E così la memoria compensa quei resti di vuoto e lascia immagini di partecipazione verticale; la nostra memoria prova tenerezza di noi. E' proprio vero: siamo solo di passaggio, o meglio siamo il passaggio stesso, solamente...Per questo il ritmo (la musica il canto la poesia ecc. ecc.), tutto ciò che produce cadenza, misura, prospettiva ecc. ecc., ci colma tanto, perché ci segue, pare starci a lato, pare quasi immanenza. Ma è solo una cadenza, non è trascendenza.
Piacevole lettura e scusami la lettura personale. Ciao

da argeta brozi:

Mi piace solo l'inizio,secondo me per la seconda parte vale la pena di riguardarla e modificarla un pò,cercando un finale degno del tuo inizio.

da nicole75:

Mi piace solo la seconda strofa. Della prima, proprio non mi piace l'amore visto come musica incolore, si discosta troppo dal mio sentire.
Un'opinione

da musal:

Trovo il nucleo della composizione in: "Il nostro vagabondare È un dono, un viaggio ignoto tra la terra e il cielo tra gli alberi in fiore e il fango della terra"

da cricri:

una semplicità disarmante ma un tocco leggero al cuore mi hai saputo dare…complimenti cricri

da casti85:

Carina, ma non mi entusiasma. Non è nelle mie corde, forse. Saluti,

da gianna.curto:

Una poesia lieve ma profonda nella sua disarmante semplicità . Tutti possono capire questo messaggio. grazie per avercelo proposto

da Bitman:

Poesia molto pacata, sobria, senza eccessi né di forma né di immagini. Potrebbe sembrare "non travolgente"... ma non è proprio questo ciò che esprime? Forma, pertanto, che ben veste il contenuto. Saluto, Bit

da Rosa Mundi:

musica incolore Che voi chiamate Amore. // Voi chi? Noi? Loro? Tu ne sei fuori? Quindi per te non siamo mossi dall'amore nei nostri percorsi? Le mie sono domande, non provocazioni. Attenzione alla differenza. Un pasticcio l'espressione che segue: una brezza multiforme Intrisa Di quella musica incolore Che voi chiamate Amore. Where is scorrevolezza? Desaparecida. Non è mica facile da immaginare, eh? Allora. C'è un sentiero; questo sentiero è pieno di respiri mossi da una misteriosa brezza multiforme (l'anima?) la quale è intrisa di una musica incolore (quindi può essere solo nera o bianca) che qualcuno (non si sa chi) chiama "amore". Un po' dura ma ce l'ho fatta. Complimenti per la fervida fantasia. Dai, scherzi a parte, è una bella poesia. Immagini poetiche. Suggestive. Non posso negare che sia bella, prima di continuare ti lascio una. Solo un cruccio: per te l'amore è incolore? Scusa se me la sono presa con te, in realtà me la sono presa con il tuo nome, che per me è sinonimo di "musica incolore". Un saluto.

da Rodolfo:

La tua poesia è leggera come l'aria, troppo leggera. Condivido il parere di Nicole 47 che è sempre attenta e credibile.
Cerco di riassumermi quello che in sostanza dici. La nostra anima e' poca cosa, un respiro appena, pero' è intrisa d'amore.
Vivere è stare tra cielo e terra e mi sta bene. La forza che abbiamo ci viene dalla musica.
La tua visione poetica non coincide sciauguratamente per me con la mia esperienza di vita e nemmeno corrisponde ai miei ideali e al mio sentire. Penso che certe anime hanno scavato l'universo, lo hanno rivoltato e non hanno veleggiato sopra le vicende umane come farfallette innamorate. La vita è dramma, è lotta, è scoperta, è dolore e morte. Ma è anche vittorie e conquiste,è vita. Certo stiamo tra cielo e terrra e questo lo condivido. L'uomo non è che una canna, ma una canna pensante. Non occorre che l'universo intero si armi per schiacciarlo... Non sono parole mie purtroppo ma di Blaise Pascal. La nostra forza poi. La musica tu dici e va bene, ma non solo, il pensiero, la lucidita', la scienza, la creativita', la nostra voglia di essere Dio. Non abbiamo assolutamente la stessa visione del mondo e della poesia, ma non fa nulla. Se la poesia è davvero Poesia, posso amare dello stesso amore Dante e Baudelaire come Gozzano e Diego Valeri. Ciao

 

Commenti da Scrivi :

da FRAMMENTODILUNA (02 mar 06) :

poeticamente dolce

 

 

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