I "numeri" delle stelle
Dopo aver calcolato la distanza di una stella, gli astronomi sono in grado di ricostruirne l'identità. Lo spettro della luce di una stella contiene, infatti, molte informazioni sulla sua temperatura e sulla sua composizione. In questo modo, gli astronomi hanno scoperto un'incredibile varietà di stelle. Alcune sono centinaia di volte più grandi del nostro Sole: la gigante rossa Betelgeuse, nella costellazione di Orione, potrebbe fagocitare tutti i pianeti che si trovano prima di Marte, se si trovasse al posto del Sole. D'altro canto, la piccola compagna di Sirio è una nana bianca non più grande della nostra Terra. Spica, nella costellazione della Vergine, è una stella bianca bluastra molto più calda del Sole, mentre la nostra vicina Proxima Centauri è una nana rossa la cui temperatura è uguale alla metà di quella del Sole. La sua luce rossa è talmente debole da essere visibile soltanto grazie a un telescopio. Una delle grandi conquiste scientifiche del XX secolo è stata la scoperta dell'immensa varietà di stelle. La causa principale delle differenze tra le stelle è legata al loro invecchiamento.