Le eclissi solari

Di tanto in tanto, la Luna si viene a trovare davanti al Sole e ne oscura la superficie, causando un' eclisse. Questo fenomeno svela l'atmosfera luminosa del Sole - la corona - che si estende verso lo spazio esterno.
Nel XIX secolo gli astronomi che studiavano l'atmosfera del Sole avevano l'arduo compito di raggiungere i luoghi più remoti del nostro pianeta per trovarsi nel posto giusto nel momento in cui si verificava un'eclisse. Alcune volte riuscirono anche a fotografare lo spettro della debole corona, che mostrava delle insolite righe di emissione splendenti . Alcune di queste erano causate da un nuovo elemento: l'elio. Sulle prime gli astronomi ritennero che le altre fossero originate da un altro nuovo elemento che chiamarono "coronio". Scoprirono poi che queste righe, in realtà, scaturivano dai comuni atomi di ferro riscaldati a temperature superiori al milione di gradi. Questo dimostrò che la corona è molto più calda della superficie del Sole, che ha una temperatura di 5.500 °C. Oggi, speciali telescopi (i coronografi) possono mostrare l'atmosfera solare in qualsiasi momento. Gli astronomi sono, inoltre, in grado di ottenere immagini della corona grazie ai satelliti, orbitanti intorno alla Terra, che raccolgono i raggi X provenienti dai gas caldissimi della corona solare. La superficie esterna della corona ribolle incessantemente, disperdendo nello spazio un turbinio di gas che si diffondono per tutto il sistema
solare. Quando raggiunge la Terra, questo vento solare dissemina alcune particelle nella nostra atmosfera che provocano emissioni di luce da parte delle molecole dell'aria con un' apoteosi di colori: le aurore polari. Il numero delle macchie solari e l'intensità del vento solare seguono un ciclo di 11 anni. Quando il magnetismo è al massimo della sua intensità e la superficie è coperta di macchie, la corona è brillante più che mai e il vento solare soffia con la massima forza. Lo studio approfondito di altre stelle, basato sull'uso di telescopi speciali a terra e di satelliti orbitanti intorno al nostro pianeta, ha consentito agli astronomi di registrare radiazioni molto simili a quelle emesse dalla corona solare. Queste radiazioni, probabilmente, provengono dalla calda atmosfera di stelle lontane. Nel corso di pochi anni, queste radiazioni appaiono e scompaiono, portandoci a concludere che anche queste stelle presentano un ciclo di attività magnetica simile a quello del Sole.

La Luna e il Sole
Sebbene il Sole sia 400 volte più grande della Luna, è anche 400 volte più distante dalla Terra. Di conseguenza, entrambi i corpi celesti sembrano avere le stesse dimensioni nel nostro cielo. Dal nostro punto di vista, sulla Terra, il disco della Luna può sovrapporsi esattamente al disco del Sole e bloccare la sua luce, causando un'eclisse solare. Già un'eclisse di Sole parziale è molto rara, mentre possono considerarsi fortunati quelli che almeno una volta nella vita riescono a vedere un'eclisse di Sole totale da casa propria. Questo fenomeno dà un'immagine stupefacente dell'atmosfera del Sole e gli astronomi si spostano, da una parte all'altra del pianeta, per poterlo osservare al meglio. 

Come funzionano le eclissi
Nel corso di un'eclisse totale, la Luna proietta una lunga ombra (il cono d'ombra) sulla superficie della Terra, e chiunque si trovi in questa ombra -che è larga poco meno di 250 km - vedrà il Sole coperto. Dato che la Terra gira, l'ombra scorre sulla sua superficie, descrivendo un "percorso d'eclisse". Quindi, la rotazione della Terra fa sì che l'eclisse sia visibile da chiunque si trovi in questa striscia lunga e sottile sulla superficie terrestre.