Storia Signore degli Anelli

Sono passati circa 60 anni da quando Bilbo si è impossessato dell'anello del potere ed è tornato a vivere nella Contea, ignaro della vera natura dell'anello. E' il centoudicesimo compleanno di Bilbo e per l'occasione arriva anche Gandalf, il "Grigio Pellegrino" che lo aveva immischiato nell'avventura nelle Terre Selvagge. Gandalf, dopo la partenza di Bilbo, consegna l'anello a Frodo, suo nipote ed erede. Dopo qualche anno Gandalf ritorna e gettando l'anello nel fuoco del camino ha la prova di quanto sospettava da tempo. L'anello preso da Bilbo e ora in possesso di Frodo è l'anello di Sauron. Gandalf rivela a Frodo che l'anello può essere distrutto in un solo modo: lanciandolo nella voragine di Monte Fato, un vulcano dove si trovavano le fucine in cui l'anello fu creato. Ma Monte Fato è vicinissimo alla Torre Oscura, la fortezza in cui Sauron è di nuovo al potere. Il «Signore degli Anelli» inoltre ha riacquistato la sua antica forza e si prepara a lanciare una guerra per asservire i popoli liberi. Gandalf consiglia a Frodo di partire portando con se amici fidati e di recarsi a Gran Burrone, patria di Elrond. E così fa Frodo che verrà accompagnato da Sam, il suo giardiniere e dai compagni di lunga data Merry e Pipino. Frodo si allontana da casa appena in tempo. I Nazgul, servi dell'Anello, che hanno assunto le sembianze di cavalieri neri, sono già sulle loro tracce. Sauron infatti è riuscito a catturare Gollum da cui ha saputo che l'anello era entrato in possesso del signor Baggins. Comincia un avventuroso inseguimento: gli hobbit sfuggono per un pelo alla cattura. Per sviare il nemico che è sulle loro tracce si avviano per una strada pericolosa e si trovano ad affrontare due momenti di grande difficoltà. Una prima volta vengono imprigionati dagli alberi della Vecchia Foresta e una seconda volta vengono catturati da uno spettro dei tumuli. In entrambe le occasioni vengono salvati da Tom Bombadil , un misterioso personaggio, su cui l'anello non ha alcun potere. Faticosamente gli hobbit giungono a Brea dove, alla locanda del Puledro Impennato, incontrano Aragorn. Questi non è altro che il discendente di Isildur, l'erede al trono di Gondor, regno ora governato dai Sovrintendenti, pronto a riprendersi il regno una volta sconfitto Sauron. Aragorn attendeva gli hobbit su richiesta di Gandalf suo amico di sempre e riesce a convincerli a viaggiare insieme. Il ritardo di Gandalf è dovuto ad un evento imprevisto. Lo stregone è stato chiamato a Isengard da Saruman il Bianco, capo dell'Ordine. Si scopre che Saruman si è votato al Male: vuole infatti convincere Gandalf ad aiutalo ad impossessarsi dell'anello. Ma Gandalf rifiuta e Saruman lo imprigiona in una torre della sua fortezza. Riuscirà a scappare solo grazie all'aiuto di Gwahir, un'aquila gigantesca che lo preleverà dalla torre. Intanto gli hobbit accompagnati da Aragorn sono sempre inseguiti dai Nazgul, che li raggiungono a Colle Vento. Nello scontro Frodo viene ferito da una pugnalata. I cavalieri neri vengono messi in fuga da Aragorn che incita gli hobbit a riprendere la corsa. Frodo peggiora: una scheggia della lama con cui è stato colpito si fa strada verso il cuore. Dopo 15 giorni arrivano al guado del Bruinen qui sono soccorsi da un abitante di Gran Burrone, Glorfindel. Frodo riesce ad attraversare il guado: i Nazgul vengono investiti da un'inondazione scatenata da Elrond, ma la marea d'acqua ucciderà solo i loro cavalli. A Gran Burrone si tiene un consiglio tra diverse persone giunte da ogni parte dalla Terra-di-mezzo. Frodo rincontra Bilbo che si è recato da Elrond per scrivere la storia della sua vita e delle vicende legate agli hobbit. Alla fine si decide di creare una compagnia di nove persone guidata da Gandalf: oltre ai 4 hobbit ed ad Aragorn ne fanno parte anche Legolas, un elfo, Gimli, un nano, e Boromir, figlio di Denethor il Sovrintendente di Gondor, giunto da Elrond a causa di una profezia. Il compito della compagnia è accompagnare il portatore dell'anello Frodo fino al Monte Fato dove l'anello deve essere gettato per essere distrutto. Le tempeste lanciate da Saruman costringono però i nove a dover abbandonare la strada prescelta ed avventurarsi nelle pericolose miniere di Moria. Qui in agguato li attendono centinaia di Orchi e un pericolo ancora più grande: un Balrog della Prima Era. Lo scontro è feroce la compagnia riesce a fuggire ma Gandalf cade avvinto al Balrog in un abisso. Gli otto superstiti proseguono il cammino fino ad arrivare nel Lotlhorien , il magico reame creato da Galadriel. A seguirli però c'è una nuova minaccia: si tratta di Gollum , la creatura che ha scoperto decenni prima l'anello nel fiume Anduin. La compagnia si ferma per qualche giorno a Lothlorien dove la regina degli elfi Galadriel fa loro alcuni doni e mostra a Frodo alcune potenziali scene del futuro che lo attende. La compagnia riprende il viaggio via fiume grazie a delle barche avute da Galadriel.
Il viaggio è lungo ma a Sarn Gebir si fermano. Frodo si ritrova solo con Boromir proprio mentre un contingente di Orchi mandato da Saruman li attacca. Frodo e Sam approfittano della confusione per scappare verso la terra di Mordor...

SECONDA PARTE - LE DUE TORRI

Boromir rimane ferito per salvare Merry e Pipino e muore. Aragorn, Gimli e Legolas decidono di seguire gli orchi e i loro prigionieri, Merry e Pipino, invece di seguire Frodo e Sam nel loro viaggio irto di pericoli.

Seguire gli orchi non è facile, si muovono molto velocemente. Incontrano quindi Eomer, capo militare del regno di Rohan, che gli spiega come ha fatto massacro degli Orchi.

Aragorn non perde la speranza di ritrovare i suoi amici hobbit, ed infatti Merry e Pipino sono scappati nella foresta durante la battaglia, incontrando Barbalbero, il più vecchio ent della Terra-di-Mezzo.

Intanto Frodo e Sam si imbattono in Gollum, che li aveva seguiti, e lo convincono a guidarli a Mordor.

Aragorn e gli altri incontrano un redivivo Gandalf il Bianco, che suggerisce di recarsi in gran fretta a Edoras, nel regno di re Theoden di Rohan. Partono così con i cavalli che Eomer gli aveva prestato e arrivano a Edoras. Il re è in uno stato pietoso, sotto controllo mentale da parte di Saruman, che lo ha fatto invecchiare non poco. Il suo servo Grima Vermilinguo è infatti un emissario di Saruman. Gandalf agisce immediatamente sciogliendo il re dal controllo dello Stregone Bianco e convincendolo a muover guerra contro Isengard.

Merry e Pipino, che a loro volta avevano incontrato Gandalf, assistono all'Entaconsulta, nella quale gli Ent decideranno il da farsi.

Un rinnovato Re Theoden decide di recarsi con l'esercito al Fosso di Helm, dove si svolgerà la battaglia contro le forze di Saruman. Le forze di Rohan sono decisamente inferiori agli Orchi, ed infatti subiscono un duro assedio, che terminerà con l'arrivo di Gandalf e alcuni Ent. L'arrivo di nuove forze crea scompiglio tra le fila di Saruman: alcuni scappano, altri vengono uccisi...

Nel frattempo gli Ent avevano deciso di marciare su Isengard e distruggerla: Saruman si ritrova prigioniero nella torre di Orthanc.

Frodo e Sam arrivano al Cancello Nero di Mordor, ma Gollum non vuole passare per quella via; consiglia infatti di proseguire.

Re Theoden, Gandalf, Aragorn e gli altri arrivano ad Isengard dopo la vittoria e hanno una discussione con Saruman. Vermilinguo fa cadere apposta il palantir di Orthanc e Saruman si arrabbia molto. Ma ormai non ha più alcun potere: Gandalf ha infatti spezzato il suo bastone.

Frodo, Sam e Gollum vengono catturati da Faramir, fratello di Boromir, e portati nel covo dei soldati di Gondor nell'Ithilien. Faramir vorrebbe l'Anello, ma poi lascia andare Frodo anche se tenta di spiegargli che la sua è una missione disperata. Gollum trova la via di accesso alla scala di Cirith Ungol, dove ha sede la tana di Shelob, un ragno gigantesco su cui Gollum riponeva le speranze di liberarsi degli Hobbit.

Shelob colpisce Frodo ma Sam riesce a prendere Pungolo e a ferire gravemente il mostro che scappa. Ma Gollum attacca Sam e tenta di strangolarlo: l'hobbit si difende come può e anche Gollum è costretto alla fuga. Sam si china su corpo di Frodo e, credendolo morto, gli prende l'anello e la spada. Poi si allontana per tentare di compiere la missione. In quel mentre arrivano degli Orchi dalla vicina torre di Cirith Ungol, che prendono Frodo. Sam capisce che Frodo è ancora vivo e segue gli Orchi.

Intanto durante la notte nell'accampamento di Re Theoden Pipino osa guardare attraverso il Palantir e parla così con Sauron; Gandalf cerca di capire il danno, ma proprio allora vede librarsi in volo sopra di loro un Nazgul: la guerra è vicina, dice Gandalf, e parte con Ombromanto per Minas Tirith, la capitale di Gondor.

Sam vede che Frodo portato nella torre: è vivo ma è prigioniero del nemico!

TERZA PARTE - IL RITORNO DEL RE

Gandalf e Pipino arrivano a Minas Tirith, e si recano da re Denethor. Il re vuole sapere tutto sulla sorte del figlio Boromir e si fa raccontare la vicenda dall'hobbit. Pipino chiede di poter prestare i suoi servigi al regno di Gondor e il re accetta. Gandalf non è affatto soddisfatto.

Intanto re Theoden si prepara alla guerra; parte quindi per Dunclivo, dove sistema l'accampamento. Ordina a dama Eowyn di guidare il regno in sua assenza, e parte alla volta di Gondor.

Aragorn, Legolas e Gimli prendono invece un altra strada, il Sentiero dei Morti, per dove nessun mortale può passare.

Minas Tirith viene assediata dall' immenso esercito di Sauron, che dopo aver conquistato Osgiliath, distrugge il Rammas Echor e dilaga nel Pelennor. Faramir torna in città con il contingente di Osgiliath.

Intanto, Sam riesce ad entrare nella Torre di Cirith Ungol dove vede che gli Orchi sono tutti morti tranne uno. Lo uccide con Pungolo e riesce a trovare Frodo, che era prigioniero nella parte più alta.

L'assedio continua, gli Eorlingas non arrivano ancora. Faramir viene ferito da una freccia, e viene portato alla cittadella. Re Denethor impazzisce alla vista del secondo figlio morente e decide di morire in un rogo insieme a lui. La pira viene preparata nei sotterranei di Minas Tirith. Pipino comprende che Faramir è ancora vivo e non vuole che muoia per lo sciocco gesto del padre. Chiama Gandalaf che riesce a salvare Faramir ma non Denethor che muore tra le fiamme.

Il Re degli Stregoni di Angmar, il capo dei Nazgul, spezza il cancello della città. Tutto sembra perduto ma all'alba si sentono suonare i corni di Rohan. I Rohirrim si gettano sul nemico con furia e comincia la battaglia del Pelennor.

Re Theoden viene sfidato dal capo dei Nazgul, e muore sotto i suoi colpi. Dama Eowyn, che si era travestita da uomo per poter combattere, arriva a proteggere il suo re, e con lei Merry.

Merry riesce a ferire il Negromante e Eowyn gli da il colpo di grazia, rimanendo però ferita.

La sepranza sembra affievolirsi quando si vedono le bandiere dei pirati arrivare dal porto. Quando viene spiegato il vessillo di Arwen, però, si capisce che è Aragorn con un esercito di Dunedain al suo fianco. E' infatti riuscito a passare per i Sentieri dei Morti, che lo hanno aiutato a sconfiggere i Corsari.

Intanto Sam e Frodo fuggono su per il Morgai e guardano la loro meta finale, il Monte Fato.

La battaglia del Pelennor è vinta. I capitani si riuniscono in una tenda per discutere sul da farsi. Si deicde di marciare sul Cancello Nero con un esercito modestissimo, con lo scopo di portare fuori da Mordor l'occhio di Sauron. Intanto alle case di guarigione Faramir e Eowyn si innamorano e parlano uno dell'altro. Aragorn infatti li ha guariti entrambi.

L'esercito dell'Ovest parte da Minas Tirith verso la terra di Mordor. Nel frattempo Frodo e Sam, essendo vestiti da orchi, vengono scambiati per due di loro e hanno della difficoltà. Riescono però a scappare e continuano il viaggio lungo la strada di Barad-Dur.

L'esercito arriva ai piedi del Morannon, Aragorn sfida Sauron, ma esce solo un suo messaggero che porta la cotta di maglia di Frodo. Gandalf, nonostante ciò, decide di non cedere alle condizioni.

Frodo e Sam scalano il Monte Fato con grandi difficoltà. Frodo infatti sente sempre di più il peso dell'Anello. Arrivano comunque al Sammath Naur, dove incontrano Gollum. Mente Sam lo intrattiene, Frodo comprende di non potersi separare dall'Anello e non vuole più gettarlo. Arriva Gollum che vuole il suo tesoro ma Frodo non lo molla facilmente. Infila l'Anello e subito Sauron comprende di essere stato ingannato. L'esercito dell'Ovest vede i Nazgul partire in fretta e furia verso il Monte Fato. Ma è troppo tardi. Gollum stacca il dito con l'Anello di Frodo e cade nella voragine del vulcano mettendo un piede in fallo. Tutto accade in un secondo. Il Monte Fato esplode, Barad-Dur crolla e l'esercito di Sauron scappa da tutte le parti. E' finita.

Gandalf salva Frodo e Sam con le aquile giganti. I due hobbit sono acclamati da tutti, e gli vengono conferiti grandi onori. Si torna a Minas Tirith, dove Aragorn viene incoronato Re di Gondor e si sposa con la bella Arwen, che ha rinunciato alla sua immortalità.

La compagnia dell'Anello si scioglie, gli hobbit tornano nella contea. Le cose sono molto cambiate: infatti Saruman, che è ancora vivo, si è impadronito di Casa Baggins. Gli hobbit dovranno affrontare un ultima battaglia, e riusciranno a scacciare gli Uomini dalla Contea. Saruman muore per mano di Vermilinguo.

Tutto è sistemato, la Contea si ristabilisce. Ma Frodo risente ancora delle ferite subite durante la guerra dell'Anelo, e decide di partire verso il Reame Imperituro, non senza aver finito di scrivere il Libro Rosso dei Confini Occidentali...