Era l'anno 1996 quando la comunità
di Calenzano iniziò a programmare delle manifestazioni estive per
far fronte ai restauri della sua chiesa. I soggetti principali di
queste feste popolane (Cultura e Natura) sono le cascate del torrente
Perino; qui c'è la possibilità di ascoltare la natura, il canto
libero degli uccellini, il fruscio delle foglie accarezzate dalla
brezza estiva, lo scorrere libero delle acque e in lontananza le
campane della sera senza trascurare l'ammirevole architettura rurale
del Mulino dei Rié.Il Perino, formato dall'irregolarità del territorio,
nel breve tratto di 2 Km forma ben 12 cascate che toccano altezze
fino a 17 metri; nonostante tutto, è facile il loro accesso tramite,
una rete di sentieri che si articolano in tutto il territorio boschivo.
E' difficoltoso però dare un giudizio critico ad ognuna, tutte hanno
in sé il mistero di un'esistenza eterna, da sempre sono in quel
luogo, l'acqua in moto perpetuo, mai sono state argomento d'ammirazione.
Soltanto una festa di paese ha reso possibile tutto ciò. Ma anche
queste meraviglie incontrano l'inverno (stagione che tutto rende
gelido e silenzioso). A differenza d'ogni cosa le cascate se visitate
dal gelo si ornano a festa, prendono forma e s'interrompe il corso
del tempo; è allora che viene messo in luce il vero volto di queste
bellezze naturali.
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