Anagni On Line


Vai ai contenuti

Menu principale:


Storia e contrade


CENNI STORICI

Anagni Cittadina del Lazio, in provincia di Frosinone, situata su una collina tufacea nella valle del fiume Sacco, in Ciociaria. Antica capitale della confederazione degli ernici, con il nome di Anagnia, fu dapprima prefettura e municipio romano, poi dominio bizantino (fino all'VIII secolo) e in seguito fu retta da duchi nominati dalla Chiesa. Comune dal XII secolo, dopo un periodo di lotte interne venne ceduta allo Stato della Chiesa nel 1399. Il 7 settembre 1303 vi ebbe luogo l'episodio noto come "oltraggio di Anagni": Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna, emissari del re di Francia Filippo IV il Bello, vi sequestrarono il pontefice Bonifacio VIII, che fu liberato due giorni dopo da una sollevazione dei cittadini.
L'assetto urbanistico è rimasto praticamente intatto nei suoi quartieri duecenteschi e trecenteschi, con vie strette e tortuose che sfociano in vasti spazi scenografici. Il monumento di maggior rilievo di Anagni è il Duomo (1077-1104), che sorge sull'antica acropoli e conserva all'interno un pavimento firmato da Mastro Cosma e dai figli Luca e Jacopo, notevoli affreschi (nella cripta) e un'ampia raccolta di stoffe medievali ricamate.
L'aspetto attuale di Anagni è quello di una cittadina medievale, situata sul crinale di una collina (460m. s.l.m.), serpeggiante ovunque di stradine e vicoli scoscesi; racchiusa quasi interamente da una poderosa cerchia di mura romane che sembrano custodire come un forziere i suoi innumerevoli tesori di arte e di storia e le sue preoccupanti contraddizioni moderne.
Originariamente l'abitato era limitato all'acropoli - cioè alla zona NE compresa tra la cattedrale, porta Tufoli e piazza Dante - e difeso parzialmente da mura in opus quasiquadratum. Sotto la dominazione romana l'assetto urbanistico della città muta sensibilmente, a cominciare dalle modifiche della cinta murarie. L' abitato arcaico si espande protetto dalla cinta di mura cosiddette servine, realizzate con blocchi di pietra disposti in file alternate per testa e taglio risalenti agli inizi del III secolo a.C. Al culmine della sua ascesa storica, verso la fine del XIII sec., la città era suddivisa in dieci contrade, disposte in gran parte lungo la sua strada più importante, la Via Maggiore ( l'odierna Via Vittorio Emanuele ). Dalla Parte alta della città a quella bassa le principali sei contrade erano così disposte: Castello-Torre-Trivio-Tufoli-Colle S.Angelo-Cellere.



TRIVIO

TUFOLI

CASTELLO

CELLERE

COLLE SANT'ANGELO

Home Page | Notizie e eventi | Storia e contrade | Webcam e meteo | Multimedia | Detti popolari | Soprannomi | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu