MELEAGRO |
Alla
nascita del figlio di Eneo e di Altea, sovrani di Calidone venne predetto che il fanciullo
sarebbe morto se un tizzone che era in un braciere si fosse consumato del tutto. La madre
di Meleagro conservò quindi sempre con molta attenzione quel tizzone. Quando Meleagro era
ormai un uomo la dea Artemide mandò un gigantesco cinghiale a devastare la regione. Egli
riuscì ad ucciderlo e diede la testa e la pelle a colei che lo aveva colpito per prima,
la cacciatrice Atalanta, fanciulla di cui Meleagro era innamorato. Sostenendo
che il trofeo toccasse a loro, gli zii materni di Meleagro se ne impossessarono e quest'ultimo li uccise. Per la rabbia sua madre
Altea fece bruciare il tizzone che conservava e Meleagro morì. Meleagro fu uno degli argonauti. |
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