ARPIE

 

Le arpie erano mostri alati metà donna e metà uccello.

La testa ed i seni erano femminili mentre il corpo e gli artigli erano come quelli di un uccello rapace.

Si credeva fossero le portatrici della vendetta divina e che volassero con la rapidità delle tempeste.

Sebbene inizialmente venissero rappresentate come dee bellissime, in seguito le loro parti umane vennero raffigurate come vecchie dai seni cadenti.

Le arpie erano le quattro figlie di Tarmante, il figlio di Ponto,il mare, e di Elettra, figlia del titano Oceano.

Esse erano Aello, Celeno, Podagre e Ocipete cioè Tempesta, Oscura, Piè Veloce e Colei Che Vola Veloce.

Si narra che vivessero nel mar Ionio, sulle isole Strofadi, o sull'isola di Creta, in una grotta nascosta.

Due di esse perseguitavano il re della Tracia Fineo, il quale era cieco e profeta, strappandogli il cibo preso dalla sua tavola ed insudiciandolo mentre mangiavano. Quando giunse da lui Giasone a chiedergli aiuto per la ricerca del vello d'oro, il re gli chiese in cambio di liberarlo da quella maledizione. Intervennero così i due figli alati di Borea, il vento del nord. Zete e Calai obbligarono le due mostruose arpie ad abbandonare per sempre quel luogo.

 


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