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MISURA F - Settore Biologico / Integrato

(Regione Campania)

La misura prevede la corresponsione di un aiuto, a fronte dell'impegno assunto dal beneficiario nell'ambito dei metodi di produzione compatibili con la tutela dell'ambiente, da erogarsi annualmente per l'intera durata del periodo di impegno. Gli impegni previsti da ciascuna azione della presente misura hanno durata di cinque anni.
Il regime di aiuto istituto nell'ambito della presente Misura intende perseguire i seguenti obiettivi specifici:

  •  Favorire la diffusione di metodi di produzione finalizzati al contenimento dell'impatto ambientale e la conservazione dello spazio naturale;

  •  Contribuire alla tutela della salute dei consumatori e degli operatori agricoli.

Le misure agroambientali raggruppano, in un quadro programmatico unitario, le azioni a sostegno dei metodi di produzione compatibili con la tutela dell'ambiente e la conservazione dello spazio naturale.
La realizzazione delle azioni implica l'adozione di tecniche specifiche, con caratteristiche particolari e differenziate da quelle definite dalle normali buone pratiche agricole.

In pratica si tratta di:

  • Azione 1 "Agricoltura integrata";

  • Azione 2 "Agricoltura biologica".

Sono previsti anche interventi di formazione a favore dei beneficiari degli aiuti, al di fuori del presente PSR, in sinergia con gli interventi previsti nel campo dei servizi di sviluppo agricolo, in particolare con il Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata, che saranno svolti nell'ambito delle attività formative previste nel POR Campania 2000-2006.
Le azioni previste nell'ambito della Misura F "Misure Agroambientali" trovano la loro applicazione sull'intero territorio regionale. Questo è, tuttavia, suddiviso in tre ambiti specifici caratterizzati da differenti ordinamenti produttivi prevalenti delle aziende, in relazione alle differenti condizioni di produzione dal punto di vista delle variabili pedoclimatiche. Questa ripartizione è stata sviluppata al fine di tener conto di considerazioni ambientali. In particolare è stata considerata la qualità delle risorse naturali e di come queste influenzano la qualità degli ordinamenti produttivi. Questi ultimi, con la loro relativa intensità di utilizzazione dei fattori della produzione, possono, a loro volta, produrre impatti differenziati.

Gli ambiti territoriali suddetti coincidono con i seguenti ordinamenti:

  • intensivo:E' localizzato nel territorio della fasce pianeggianti del territorio regionale, con inclusione della Penisola Sorrentina-Amalfitana (quest'ultima, più che per le caratteristiche fisiche dell'ambiente di produzione, per l'intensità dei processi produttivi praticati);

  • Frutticolo-Viticolo: si identifica nella fascia collinare intermedia;

  • Cerealicolo-Zootecnico:Interessa i territori delle aree interne, coincidenti con ambiti di alta collina e di montagna.

Con riferimento alla descrizione dei sistemi agricoli regionali, regionali (utilizzata nell'ambito Programmatico del POR 2000-2006), la cui individuazione è fondata su aspetti socioeconomici, la zonizzazione adottata per l'attuazione delle misure agroambientali del P.S.R. mostra una stretta relazione, così come evidenziato dal successivo prospetto.

Ambiti di applicazione delle Misure agroambientali

Sistemi agricoli territoriali

Territorio

Intensivo

A - Sistema intensivo agricolo ed agroindustriale

Fascia costiera che va dalla Piana del Sele al Sessano, per un'estensione di 310.600 ettari, una SAU di 142.000 ettari, e un numero di aziende di circa 89.000 unità distribuite in 146 comuni.

B.3 - Sub-sistema agricolo a prevalente funzione paesaggistico-ambientale

Costiera Amalfitana, alla Penisola Sorrentina e alle isole. Si tratta di territori estesi per circa 31.000 ettari, di cui 7.800 di SAU; le aziende sono circa 13.000, distribuite in 35 comuni

Frutticolo-Viticolo

B.2 - Sub-sistema agricolo intermedio

Area appenninica a ridosso della fascia costiera intensiva ed alcune aree pianeggianti interne. Si estende per circa 205.000 ettari, di cui 104.000 ettari di SAU; le aziende sono circa 55.000, distribuite in 127 comuni

Cerealicolo-Zootecnico

B.1 - Sub-sistema agricolo e rurale a basso sviluppo

Fascia montana che dall'alto casertano si estende fino all'area del Cilento, per un totale di 812.000 ettari, di cui 408.000 di SAU ed un numero di aziende di 113.000 unità, distribuite in 243 comuni.

DESCRIZIONE DELLE AZIONI


  • Azione 1 "Agricoltura integrata


Obiettivi
Favorire l'introduzione o il mantenimento di metodi di produzione agricola a minore impatto ambientale, che prevedono una riduzione dell'uso di prodotti chimici, secondo le norme definite dal Piano regionale di consulenza alla fertilizzazione aziendale (PRCFA) e dal Piano regionale di lotta fitopatologica integrata (PRLFI) predisposti dalla Regione Campania.Mediante la diffusione dei criteri e delle metodologie descritti nei suddetti piani regionali, si mira al controllo dell'inquinamento provocato dall'attività agricola ed alla riduzione delle produzioni eccedentarie, al fine di raggiungere i valori obiettivo per la riduzione delle quantità di concimi azotati e di fitofarmaci utilizzati.

Gli impegni relativi all'Azione 1 sono principalmente finalizzati alla diminuzione dell'input chimico derivante da attività agricole nell'ambiente, con conseguente riduzione e prevenzione dell'inquinamento delle falde e dei terreni. Tali impegni, in particolare, prevedono la riduzione dei quantitativi di fertilizzanti azotati (-20%) utilizzati dalle aziende agricole e l'adozione o il mantenimento di metodi di lotta integrata, attraverso l'adesione al Piano regionale di consulenza alla fertilizzazione aziendale ed al Piano regionale di lotta fitopatologica integrata

Coerentemente con gli obiettivi sopra riportati, le priorità, individuate in relazione alle colture e agli ambiti territoriali definiti per l'applicazione della presente azione, sono:
Aziende ubicate nell'ambito territoriale "Intensivo" e future zone vulnerabili di cui alla direttiva nitrati;
Aziende ubicate entro e limitrofe i confini di parchi nazionali e regionali, zone protette ed individuate ai sensi delle direttive Uccelli ed Habitat (ZPS e SIC).


  • Azione 2 -Agricoltura Biologica


Obiettivi
Incentivare l'uso di tecniche colturali che eliminano l'impiego di sostanze chimiche di sintesi mediante l'introduzione, o il mantenimento di metodi di produzione biologica di cui al Reg. (CEE) 2092/91 e successive modifiche ed integrazioni. L'incremento del numero di aziende biologiche è l'ulteriore obiettivo per soddisfare la crescente domanda di prodotti biologici proveniente dal mercato.

La diffusione ed il mantenimento dell'agricoltura biologica è un obiettivo che la Regione persegue su tutto il proprio territorio in quanto correlato sia alla salvaguardia ed al miglioramento delle condizioni ambientali generali, sia al soddisfacimento di esigenze espresse dal mercato.
Coerentemente con gli obiettivi sopra riportati, le priorità, individuate in relazione alle colture e agli ambiti territoriali definiti per l'applicazione della presente azione, sono:
Aziende ubicate nell'ambito territoriale "Intensivo" (Sistema 1) e future zone vulnerabili di cui alla direttiva nitrati;
Aziende ubicate entro, e limitrofe, i confini di parchi nazionali e regionali, zone protette ed individuate ai sensi delle direttive Uccelli ed Habitat (ZPS e SIC).

SOGGETTI BENEFICIARI
Possono accedere alla presente Misura tutte le aziende agricole iscritte alla CCIAA il cui conduttore, persona fisica o giuridica dimostri di condurre i terreni che si intendono assoggettare a una delle azioni di cui si compone la misura. Il titolo legittimo attestante il possesso dei terreni può farsi risalire ad una delle seguenti categorie:proprietà e/o affitto.