Gesu' messo al palo ?

Un elemento caratteristico della dottrina geovista è senza dubbio il sostenere che Gesù non è morto su una croce, come da duemila anni si è creduto, ma bensì su un palo.

Si, proprio così, nonostante quello che miliardi di cristiani hanno sempre creduto, nonostante la Scrittura e in barba alle fonti archeologiche e storiche, il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova ha "finalmente" scoperto che lo strumento di morte al quale è stato "appeso" Gesù di Nazareth è un palo di tortura. Quindi, presso i Testimoni di Geova non si parla più di un "Gesù crocifisso", ma di "Gesù messo al palo".

Ecco infatti alcuni passi della bibbia geovista (Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture - TNM) a questo proposito:

"Presso il palo di tortura di Gesù stavano comunque sua madre e la sorella di sua madre..." (TNM - Gv. 19,25)

"Poichè decisi di non sapere nulla fra voi eccetto Gesù Cristo, e lui al palo " (TNM - 1 Cor. 2,2)

"Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo " (TNM - Mt 16,24)

Per giustificare la propria teoria, il Consiglio Direttivo dei TdG spiega, in molte sue pubblicazioni e in particolare nell'Appendice 5c della TNM a pag. 1579 (ed. 1987) che i termini greci per indicare la classica croce, ovvero stauròs e xylòn significano rispettivamente palo e legno e quindi è errato parlare di croce per quanto riguarda lo strumento di morte sul quale morì Gesù.

Sempre a pag. 1579 della bibbia geovista TNM(ed. 1987), viene citato uno scrittore, Giusto Lipsio, un umanista cattolico vissuto nel '500, e che ha scritto un libro per spiegare quale fu il vero strumento di morte sul quale morì Cristo. A leggere la citazione fatta dalla TNM, come vediamo, se ne deduce che questo scrittore concorda con loro. Infatti scrivono: "Un simile strumento di tortura è illustrato da Giusto Lipsio (1547-1606) nel suo libro De cruce libri tres, Anversa, 1629, p. 19. La fotografia della crux simplex in quesa pagina è stata prodotta dal suo libro. ", e pubblicano la seguente fotografia tratta dal libro di Lipsio:

Ciò che invece la bibbia geovista tace e che in reltà l'autore cinquecentesco dice espressamente che Gesù è morto su una croce (De cruce, pag. 1168,3° vol.). A pag. 661 (2° volume) dell'opera di Giusto Lipsio, c'è anche il disegno di Gesù messo in croce.

Dunque, come si vede, la bibbia geovista ha inteso far dire a Giusto Lipsio l'esatto contrario di ciò che invece egli sosteneva.

Si potrebbe dire, a difesa della bibbia geovista: ma i TdG hanno solo riprodotto il disegno di un uomo messo al palo tratto dal libro di questo autore del 1500. E allora ci si chiede: perchè hanno proprio citato un autore di 500 anni fa, per lo più sconosciuto alla maggiorparte dei lettori della bibbia geovista? Non potevano riprodurre un disegno fatto da loro senza citare questa arcana fonte? L'obiettivo non è allora quello di far risultare Giusto Lipsio sostenitore della loro tesi in merito al palo di tortura? Magari, considerando che: Lispio è un autore cattolico (quindi, facendo supporre falsamente che anche qualche cattolico erudito, come Lipsio, lo ha ammesso già 500 anni or sono, ma la Chiesa non lo ha ascoltato); essendo un autore così antico e poco conosciuto sarebbe stato difficile procurarsi il testo originale e controllare. Si, infatti, come detto sopra, non si allude alla verità del libro; che, cioè, secondo Giusto Lispio Gesù è morto su una croce.
Xylòn
Ma andiamo avanti con altre manipolazioni fatte dai TdG, ad esempio, su un vocabolario di greco. Per avvalorare con "prove certe" il palo di tortura al quale fu appeso Cristo, il Consiglio Direttivo, nel loro libretto Ragioniamo facendo uso delle Scritture (Roma, 1985), cita il famoso Dizionario illustrato Greco Italiano di Liddell-Scott (Ed. Le Monnier, Firenze 1975), che è senz'altro il più autorevole dizionario di greco e il più diffuso al mondo. Ecco cosa si dice nella pubblicazione geovista, e riportiamo lettera per lettera il brano, senza omettere una virgola:
Che dire dello strumento usato per metter a morte il Figlio di Dio? E' interessante che la Bibbia usa anche il termine xylon per identificare lo strumento usato. Il Dizionario illustrato greco-italiano di Liddell e Scott ne dà questa definizione: "Legno tagliato e pronto per l'uso, sia legna da ardere, sia legname da costruzione, ... pezzo di legno, tronco, trave, palo, ...bastone, clava, randello, ...trave a cui erano legati i malfattori. (Le Monnier, 1975)" (Ragioniamo..., pag. 85)
Di fianco la foto del testo su Ragioniamo
Quindi, il famoso dizionario di greco di Liddell e Scott sembra che dia ragione ai Testimoni di Geova, con buona pace delle traduzioni cattoliche e di tutte le bibbie che traducono xylon con croce e di tutta la cristianità che per millenni avrebbe adorato una falsa croce!

Ma le cose stanno veramente così? Certamente i fedeli Testimoni di Geova che leggono il libretto Ragioniamo non hanno dubbi su questo, poichè si fidano così ciecamente del Corpo Direttivo che prendono per buono tutto quello che gli "anziani eletti" del CD scrivono. A chi verrebbe in mente di mettere in dubbio la parola del CD, come ad esempio andare a verificare se il Dizionario è stato citato correttamente? Il dizionario, come si legge in Ragioniamo da ragione ai TdG, e poi il CD è il rappresentante di Geova Dio in terra, e Dio dona l'esatta interpretazione delle Sacre Scritture proprio al CD che si definisce schiavo fedele di Geova. La Torre di Guardia del 1.11.1982 pag. 17, a proposito del Consiglio Direttivo, infatti afferma:

Un rimanente di questo 'schiavo fedele' è ancora in vita oggi sulla terra. I loro compiti includono il ricevere e il trasmettere a tutti i servitori terreni di Geova cibo spirituale a suo tempo. Essi occupano una posizione simile a quella di Paolo e dei suoi collaboratori; con riferimento alle meravigliose verità che Dio dà al suo popolo, egli disse: 'A noi Dio le ha rivelate per mezzo del suo spirito'

Cosa dire, dunque, del CD geovista? Per testare questa sua lealtà , fedeltà e autorità permettiamoci di verificare se il dizionario in causa è stato citato correttamente. Cerchiamo la parola greca xylon. La troviamo a pag. 875 e, come sempre, la riportiamo integralmente:

« xylon: legno tagliato e pronto per l'uso, sia legna da ardere, sia legname da costruzione, (Omero); legname per navi, (Esiodo); (Tucidide) 1. al sing. pezzo di legno, tronco, trave, palo (Omero)/Bastoneche serve da posatoio per gli uccelli (Aristofane)(lezione incerta)/bastone, clava, randello, (Erodoto, Aristofane). 2.Collare di legno messo al collo del prigioniero, Cogna (Aristofane); anche ceppi, per i piedi, (Erodoto, Aristofane); 3. Asse o Trave a cui venivano legati i malfattori, la Croce (Nuovo Testamento) 4. Tavolo o banco da cambiavalute (Demostene)». (LIDDELL-SCOTT, Dizionaro illustrato..., p. 875).

E documentiamo anche qui con la foto del dizionario a questa voce.

Come vediamo, nella parte del dizionario che abbiamo sottolineato , è proprio scritto «La Croce (Nuovo Testamento)», che il CD ha astutamente eclissato dietro a tre puntini di sospensione nella citazione fatta in Ragioniamo pag. 85, come abbiamo riportato sopra. Ecco come il CD riceve e trasmette la fedele parola di Dio! Il Dizionario invece attesta come il significato di xylon nel Nuovo Testamento è proprio quello di croce, nonostante quello che il CD vuole far dire al Dizionario di LIDDELL & SCOTT. Si, perchè in realta' si tratta di una vera manipolazione del testo del dizionario, omettendo proprio quel significato che il termine assume nel contesto neotestamentario.

Vediamo allora come ha reagito la Le Monnier a questa astuta manipolazione del suo dizionario. Riportiamo la lettera inviata da questa casa editrice alla Congregazione dei Testimoni di Geova in data 23 settembre 1988, cioe' tre anni dopo la pubblicazione del libretto geovista Ragioniamo.

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