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Ecco a voi una breve biografia del più grande uomo della storia italiana;
ma che dico italiana, diciamo mondiale, anzi universale...
Ringrazio ancora la rivista "Diario" che è riuscita a riassumere in
pochi punti fondamentali la mia "intensa" storia.
NASCITA Nasco il 29 settembre 1936 al
numero 60 di Via Volturno, a Milano. Mio padre, Luigi Berlusconi, è un
funzionario della Banca Rasini (questa mi tornerà poi utile nei miei inizi
finanziari). Mia madre, Rosa Bossi (gli scherzi del destino!), è
casalinga. In seguito nasceranno mia sorella Antonietta (1943) e il fratello
Paolo (1949).
DAI SALESIANI Dopo la licenza elementare,
a 12 anni mi mandano dai padri salesiani nel vecchio convitto ristrutturato in
via Copernico 9, a Milano, dove svolgo i miei studi fino a quando,
diciannovenne, ottengo la maturità classica. I miei ex compagni di scuola
ricordano come facessi i compiti in un baleno per poi aiutare i miei vicini di
banco pretendendo in cambio caramelle o oggetti vari (di preferenza 20 o 50
lire).
LE NAVI DA CROCIERA Finito il liceo
classico nell'istituto religioso dell'Opera salesiana (da cui la mia
educazione senza pregiudizi - altro che scuola pubblica con tutti quei testi
marxisti!), mi iscrivo alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università
Statale (stupida educazione statalista!) di Milano. Per guadagnare
qualche soldo mi faccio pagare piccole commissioni per la famiglia e vendo
aspirapolveri al vicinato. Al terzo anno di studi universitari trovo lavoro in
una impresa edile (la Immobiliare costruzioni). D'estate mi imbarco sulle navi
da crociera della compagnia Costa dove, durante le traversate nel Mediterraneo,
faccio l'animatore di bordo, l'intrattenitore, racconto barzellette (ho dato
prova delle mie abilità in questi ultimi anni), recito sketch e canto
canzoni. Con me, Fedele Confalonieri al pianoforte.
LA LAUREA Nel 1961 conseguo la laurea in
Giurisprudenza, a 25 anni, con una tesi dal titolo "Il contratto di
pubblicità per inserzione", relatore il docente Remo Franceschelli, voto
110 e lode (naturalmente!). Con la tesi vinco un premio di 2 milioni
messo in palio dall'agenzia pubblicitaria Manzoni di Milano. Riesco ad evitare
il servizio militare (chissà perché, chissà percome...).
LA CANTIERI RIUNITI A inizio anni '60
conosco Carla Elvira Dall'Oglio, nata a La Spezia nel 1940 e trasferitasi con i
suoi a Milano. Ci sposiamo nel marzo 1965, dalla nostra unione nascono Maria
Elvira detta Marina (1966) e Pier Silvio (1969). Mi metto in proprio: fondo con
il costruttore edile Pietro Canali, cliente della Banca Rasini, la Cantieri
riuniti milanesi srl e acquisto per 190 milioni un terreno in via Alciati a
Milano grazie alla fideiussione della banca di papà.
LA PRIMA EDILNORD E BRUGHERIO Nel 1962,
per costruire un quartiere residenziale da 4mila abitanti a nord di Milano, a
Brugherio, costituisco la Edilnord sas di Silvio Berlusconi e C. dove figuro
come "socio d'opera", mentre i capitali arrivano da Lugano, dalla
Finanzierungesellschaft fur Residenzen Ag, rappresentata dall'avvocato svizzero
Renzo Rezzonico.
LA SECONDA EDILNORD E MILANO 2 La Edilnord
sas di Silvio Berlusconi e C. nel settembre 1968 acquista per oltre 3 miliardi
di lire un'area di 712mila metri quadrati a Segrate, alla periferia di Milano,
su cui realizzare il quartiere residenziale di Milano 2. Nel 1972 la prima
Edilnord viene messa in liquidazione ed entra in scena la Edilnord centri
residenziali di Lidia Bersani e C. Bersani, mia cugina, è socia accomandataria;
accomandante è una finanziaria svizzera di Lugano, l'Aktiengesellschaft fur
Immobilienlagen in Residenzzentren Ag, che fornisce il capitale iniziale. Il
Comune di Segrate nel 1969 concede a Edilnord la prima licenza edilizia. Milano
2 viene completata nel 1979. Nel 1973 riesco a far deviare le rotte degli aerei
che, decollati a Linate, passavano sopra il quartiere (amici potenti).
CASE, PALAZZI, CITTA' Nel 1975 la società
di costruzioni Italcantieri srl (1973), a capitale svizzero, viene trasformata
in spa e ne assumo la presidenza. Nel gennaio 1978 viene liquidata la Edilnord
per fare posto alla Milano 2 spa, una società costituita a Segrate grazie alla
trasformazione della Immobiliare San Martino spa amministrata a Roma (dal 1974)
da Marcello Dell'Utri, con soci fondatori Servizio Italia fiduciaria spa e Saf,
Società azionaria fiduciaria spa. Nel luglio 1978, il capitale della Milano 2
spa viene portato a 2 miliardi.
LA FININVEST, MILANO 3, LA SARDEGNA A
metà anni '70 a Roma nasce la Fininvest, con soci fondatori le stesse società
che hanno costituito la Immobiliare San Martino divenuta poi Milnao 2 spa:
Servizio Italia e Saf. Nel 1979 la Fininvest Roma srl incorpora la Fininvest
finanziaria d'investimenti spa di Milano e la sede è trasferita a Milano. Nel
consiglio di amministrazione siedono il presidente Silvio Berlusconi, mio
fratello Paolo e mio cugino Giancarlo Foscale. Capitale sociale 52 miliardi, con
le quote intestate alle due società fondatrici, fiduciarie della Banca
Nazionale del Lavoro. Tra il 1979 e il 1990 realizzo a Basiglio una nuova
cittadella residenziale, Milano 3, il centro commerciale Girasole a Lacchiarella
e progetto il villaggio residenziale Costa Turchese, a sud di Olbia, in
Sardegna. In questo periodo ho contatti d'affari con il faccendiere Flavio
Carboni.
ARCORE, VERONICA LARIO, LA P2 La società
immobiliare Idra spa, nata a Roma nel 1980, acquista a prezzi vantaggiosissimi
una villa con parco ad Arcore, ex dimora dei Casati Stampa. Trasferisco lì la
mia residenza privata. Sempre nel 1980 incontro una giovane attrice bolognese,
Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, nata nel luglio 1956, con la quale
inizio una relazione extraconiugale (alla faccia dei valori della famiglia!)
che si sviluppa tra la villa in via Rovani 2 a Milano e i week-end a
Saint-Moritz e Portofino. Nel marzo 1981 vengono scoperte le liste della loggia
massonica P2 di Licio Gelli. Risulto affiliato alla loggia dal 26 gennaio 1978,
con la tessera numero 1816. La relazione della Commissione parlamentare
d'inchiesta sulla P2 segnalerà: "Alcuni operatori (Ghenghini, Fabbri,
Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito
creditizio". Nel 1985 mi separo dalla signora Dall'Oglio. Un anno e mezzo
prima (badate bene cattolici integralisti!) avevo avuto da Veronica Lario
la figlia Barbara. Nel 1986 nasce Eleonora e nel 1988 il mio quinto figlio Luigi
(e il viagra non c'era ancora!). Veronica Lario, divenuta la mia seconda
moglie, e i suoi tre figli, vivono nella settecentesca villa dei Visconti a
Macherio. Nella villa di Arcore, invece, vivono i due figli nati dal primo
matrimonio. Ad Arcore viene ad abitare il boss di Cosa nostra Vittorio Mangano.
CANALE 5, LA NOTTE DI SAN VALENTINO Nel
1977 entro nel consiglio d'amministrazione del deficitario "Giornale
Nuovo" di Indro Montanelli. Nel 1978 rilevo il teatro Manzoni di Milano, in
crisi. Ma il mio nuovo business è la tv: a Milano 2 avevo già creato la mia
prima tv via cavo, Telemilano, che dal 1974 aveva iniziato a trasmettere come
"tv condominiale"; nel 1979 costruisco un circuito televisivo
nazionale, che sarà alimentato da Publitalia 80, la concessionaria che
raccoglie pubblicità. Il 14 febbraio 1983, nel corso di un blitz delle forze
dell'ordine (la "notte di San Valentino"), vengono arrestati a Milano
imprenditori considerati i colletti bianchi della mafia; la Banca Rasini (la
banca di papà che tanto mi ha aiutato e con cui ero in stretti rapporti
economici) è indicata come implicata nel riciclaggio di denaro sporco.
DECRETO BERLUSCONI, LEGGE MAMMI' Negli
anni '80, dopo aver lanciato Canale 5, la mia Fininvest acquista Rete 4 dalla
Mondadori e Italia 1 dalla Rusconi. In mancanza di leggi sulle tv e grazie ai
miei appoggi politici, cresco fino a insidiare il monopolio Rai. Nell'ottobre
1984 le tre reti Fininvest sono oscurate dai pretori di Roma, Torino e Pescara (giudici
comunisti!) per avere illegittimamente trasmesso su tutto il territorio
nazionale. Quattro giorni dopo Bettino Craxi, mio amico personale nonché
presidente del consiglio, torna frettolosamente da un viaggio di stato a Londra
per varare un decreto legge (che passerà alla storia come "decreto
Berlusconi") che consentirà alla Fininvest, in assenza di una legge sulle
emittenze, di riprendere le trasmissioni su tutta Italia. Nel 1986 divento
proprietario e presidente del Milan. Tra il 1988 e il 1989, la Mondadori passa
dalle mani di Carlo De Benedetti alle mie, e nel 1990 divento presidente della
casa editrice. Dopo un lungo contrasto nelle aule di tribunale (ancora i
maledetti giudici comunisti!), nell'aprile 1991 è firmato l'accordo che
assegna la Mondadori alla Fininvest. Nell'agosto 1990, dopo polemiche e
contraddizioni senza fine, il Parlamento approva la legge Mammì sulla
regolamentazione del settore televisivo. La legge mi garantisce la proprietà di
tutti e tre i miei network e l'egemonia nella raccolta pubblicitaria; vieterebbe
alla Fininvest il controllo del "Giornale" di Montanelli, ma la aggiro
agevolmente cedendolo nel 1992 a mio fratello Paolo (e mica so' fesso!).
Nell'autunno 1990 ottengono la concessione governativa altri tre canali (le
pay-tv Tele+1, Tele+2 e Tele+3), controllati da me attraverso prestanomi (come
sopra).
I DEBITI E LA POLITICA Dopo il 1992 le
inchieste di Mani pulite portano alla dissoluzione dei partiti che mi erano
stati vicini. La Fininvest è oberata dai debiti. Le banche creditrici
pretendono una sorta di commissariamento: ai vertici dell'azienda s'insedia il
manager Franco Tatò. Ed è a quel punto che, spinto da marcello Dell'Utri, creo
il mio partito, Forza Italia.
FORZA ITALIA Forza Italia vince le
elezioni politiche del 27 marzo 1994, grazie all'accordo con la Lega di Umberto
Bossi e la destra post-fascista di Gianfranco Fini. L'11 maggio 1994 divento
presidente del Consiglio alla guida di un governo di centro-destra. Nel giugno
1994, alle elezioni europee, Forza Italia raggiunge il 30,6 per cento dei voti.
Nel dicembre 1994 la Lega nord provoca la crisi e la caduta del governo (mai
ripetere due volte gli stessi errori). Il 21 aprile 1996 alle elezioni
politiche (truccate dai comunisti!) sono sconfitto dalla coalizione di
centro-sinistra dell'Ulivo guidata da Romano Prodi. Rilegittimato da Massimo D'Alema
(povero illuso!) come "padre costituente" nella commissione
bicamerale, cresco, raccolgo successi alle elezioni europee e regionali e mi
preparo alle politiche del 13 maggio, candidandomi per la terza (e ultima: se
perdo non mi ricandido più, se vinco non ci sarà una prossima) volta a
presidente del Consiglio.
Questo è tutto! A voi elettori scrivere il mio futuro.
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