Autorità di bacino, ritorna Cannata - 04-08-03 - da l'Unità |
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l’Unità giovedì 24 luglio 2003 - Pag. 12
Spoil system, reintegrato l'esperto dell'acqua Il ministro dell’Ambiente aveva destituito il professor Cannata. Per il Tribunale il licenziamento è nullo. Massimo Solani ____________________________________________________________ ROMA. Sono molti i dirigenti ministeriali che lo scorso anno hanno perso il proprio posto di lavoro perché colpiti dalla mannaia dello spoil system, la legge voluta dall’allora ministro per la Funzione Pubblica Franco Frattini per sostituire i dirigenti nominati dalla maggioranza uscente alla vigilia delle elezioni. Gran parte di quelle rimozioni, però, sembrarono ai più un “repulisti” strettamente politico, e in proposito ne sa qualcosa anche il professor Giuliano Cannata al quale il 15 luglio il giudice del lavoro del capoluogo partenopeo ha riconosciuto il diritto ad essere reintegrato in ruolo sospendendo il decreto di rimozione che il ministero dell’Ambiente gli aveva gentilmente recapitato lo scorso anno in nome della famigerata “legge Frattini”. Una vicenda, quella di Cannata, iniziata il 7 ottobre dello scorso anno quando sulla sua scrivania di Segretario generale dell’Autorità di bacino nazionale del Garigliano e del Volturno il Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli fece atterrare un decreto di revoca con il quale lo estrometteva di fatto dall’ente. E poco importa se Cannata è uno dei maggiori esperti italiani di pianificazione dei bacini fluviali (è docente anche all’Università di Siena) essendo stato tra l’altro uno degli autori della legge 183 del 1989, a detta degli addetti ai lavori la norma più importante del dopoguerra per la difesa del suolo. Per il ministero dell'Ambiente Giuliano Cannata andava rimosso dal suo incarico, anche se grazie alla sua esperienza decennale (vari i piani di bacino cui aveva parte in almeno tre continenti ) aveva messo in campo un progetto di grande efficacia per un uso razionale del suolo con incentivi e disincentivi. Dopo un vano tentativo di ricorrere al Tar (che si disse incompetente in materia) la vicenda di Cannata approdò in marzo sui banchi del tribunale del lavoro di Napoli , che il 15 luglio scorso (ma solo ieri la notizia è stata resa nota) ha sospeso il decreto di rimozione ordinando il reintegro immediato dell’esperto “nelle funzioni di segretario generale dell'Autorità di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno». Una decisione, ha spiegato il giudice Michele Caroppoli, presa perché l'atto deciso in base allo spoil system non era di competenza del ministero dell'Interno e soprattutto perché era stato «esercitato al di fuori dei presupposti temporali che condizionano la legittimità o, per meglio dire, la validità dello stesso». La nomina di Cannata, infatti, era avvenuta ben prima dei famosi sei mesi previsti dalla legge Frattini, nonostante ìl ministero dell'Ambiente avesse tentato di postdatarla con un mirabile artificio legale. A rendere non valido il decreto, poi, anche il fatto che da parte del ministero dell'Ambiente non è mai stata fornita alcuna motivazione tale da giustificare la rimozione. «Il provvedimento di rimozione dall'incarico deve pur sempre contenere una sia pur minima enunciazione delle ragioni che rendano opportuna la sostituzione del dirigente - ha spiegato il giudice del lavoro di Napoli - ragioni che, ovviamente, non possono consistere come nel caso di specie in un mero e nulla affatto significativo richiamo alle norme». Difficile capire poi con quale autorità il ministero dell'Ambiente abbia rimosso Cannata dalla Autorità di Bacino visto che, come rilevato dal giudice partenopeo, un tale atto non era di certo di competenza del ministro Matteoli in quanto «il predetto potere - ha rilevato il tribunale - può considerarsi legittimamente esercitato solo in relazione ad incarichi conferiti dal governo o dai ministri». Un caso di spoil system fine a sè stesso, quindi, portato avanti evidentemente soltanto per liberare un posto in cui far insediare qualcuno politicamente più gradito. Ma per un tribunale che blocca una operazione tale puntando l'indice contro le rimozioni fatte senza alcun motivo, ecco subito spuntare un trucco che risolve il problema. Al Senato, infatti, Luciano Falcier di Forza Italia ha presentato ieri un emendamento al cosiddetto decreto "mille proroghe" che prevede che lo spoil system possa essere applicato nei sei mesi successivi dalla fiducia al governo «per difetto di rapporto fiduciario dell'incarico» e senza «ulteriori motivazioni» mediante il solo invio della «comunicazione della revoca al titolare dell'incarico». Dirigenti rimossi e stop, quindi, senza bisogno che ci sia un motivo qualunque. Una intenzione contro la quale ha tuonato il senatore Fausto Giovanelli, capo gruppo Ds nella Commissione Ambiente del Senato, secondo cui «è obbrobrioso l'emendamento al decreto sulle proroghe firmato dal relatore ma voluto dal Governo, che pretende di trasformare la legge sullo spoil system nel diritto di licenziare senza preavviso, senza motivi e senza ragioni diverse dall'antipatia politica i dirigenti della pubblica amministrazione e in generale i membri dei Consigli di Amministrazione degli enti pubblici nei primi 6 mesi di governo».
Sullo stesso argomento (dall'archivio di Vivitelese):
No D'Occhio all'Autorità di Bacino
D'Occhio Geneticamente incompatibile
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