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La cucina di Asti non ha niente da invidiare alle altre regioni
d’Italia , anche alle più rinomate. Al contrario ne fa la sua forza!
Ma bisogna sapere che questa eccezionale cucina nasce da una presa di coscienza
della qualità dei prodotti sia vegetali che animali accoppiati con
una grande capacità di fare. I prodotti di base e la giusta scelta
sono una parte della garanzia del buon mangiare. E questo l’abbiamo tutti
capito!! Il peperone quadrato della Motta, l’asparago di Vinchio, il cardo
gobbo di Nizza Monferrato, la carne bovina di razza Piemontese, il tartufò
bianco, la Nocciola piemontese…..sono il cuore della cucina astigiana. Non
si tratta di presentarvi un elenco di piatti regionali ma solo di mettervi
l’acquolina in bocca con alcuni esempi. |
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Nessuno resiste
alla deliziosa torta o crema di nocciole!! |
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Lasciatevi tentare
da un risotto agli asparagi !!! |
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La storia culinaria
piemontese si può contare come una opera teatrale. Il primo atto mette
in scena tanti attori : il peperone con la salsa in verde, il vitello tonnato,
il flan di verdure con salsa rossa, frittata di carciofi…..
Nel secondo atto, altri due protagonisti appaiono: il riso o la pasta. Secondo
i ruoli, si possono presentare in questo modo: il risotto alla zucca rossa,
il risotto alle creste di gallo, gli agnolotti “col plin” senza dimenticare
le sottili tagliatelle “tajarin” condite con ragù. Più lo
stomaco si restringe, più la tavola si riempie.
Al terzo atto la carne fa la sua entrata sul palcoscenico dei sapori:
sarete subito catturati dall’arrosto alle nocciole o dal grande “bollito
misto” , il piatto di predilezione di chi vuole saperne di più e di
chi ha un appetito pantagruelico. Il suo principale antagonista può
essere la “bagna cauda”, piatto invernale.
Un piccolo intervallo per assaggiare il formaggio caprino robiola di Roccaverano
prima di arrivare al colpo di teatro.
Non c’è più bisogno di grande fame ma solo di un pizzico di
golosità per non perdere l’epilogo di questa rappresentazione: gli
illustri bùnet , la panna cotta, la torta di nocciole……..un happy-end!! |
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Vocabolario
Bagna cauda : salsa di acciughe, di aglio, olio in cui si intingono
le verdure crude.
Agnolotti: ravioli
Al plin: significa il pizzicotto in cui si stringe
l’agnolotto fra pollice, indice e medio.
Bùnet: flan con amaretti e cacao
Panna cotta: flan di panna
Tajarin: sottilissime tagliatelle
Salsa verde: prezzemolo, acciughe, aglio, uovo sodo.
Salsa rossa: cipolla, aglio, erbette, pomodori pelati.
Bollito misto: misto di carne e di verdura serviti con salsa verde
e rossa. |
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Gli agnolotti "al
plin" |
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La bagna caoda |
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I salumi piemontesi |
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La Robiola di Roccaverano |
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Asti è conosciuta
nel mondo per il suo spumante dolce. Purtroppo ancora tanti ignorano che
Asti prima di tutto è il centro di una rinominata regione viticola.
La città è circondata da produttori di vini di grande qualità
che meritano elogi e attributi degni quanto altri importanti prodotti del
enologia italiana come estera.
Eccoli un elenco dei principali vini astigiani con breve caratteristiche.
Non dimentichiamo che questa divina bevande a ispirato il mondo della poesia…
e grazia a qualche citazioni ci lo ricordiamo!!!
I vini rossi:
-Barbera d’Asti “giù che ti fa bene, tanto son erbe”
vino rosso violaceo, sapore pieno e corposo, che si presta all’invecchiamento.
-Dolcetto d’Asti “l’acqua è fatta per i birbanti, il diluvio lo provo”
vino rosso rubino e violetto, sapore secco, pieno e delicatamente amarognolo.
-Freisa d’Asti “Dio ci guardi da chi non beve”
vino rosso granato, un tipo secco fragrante, e un tipo frizzante di sapore
delicatamente amabile.
-Grignolino d’asti “non ti mettere in camino si la bocca non sa di vino”
vino rosso rubino chiaro, sapore secco e moderatamente amarognolo.
-Ruché di Castagnole “date vino a chi ha l’animo amaro perché
non si ricordi più del suo dolore”
vino rosso rubino, sapore morbido e buona pienezza.
Il vino bianco:
-Cortese “Cenai con un piccolo pezzo di focaccia ma bevi avidamente un anfora
di vino”
sapore secco, di buona struttura e acidità viva.
-Piemonte chardonney “se Dio avesse proibito il vino, perché mai l’avrebbe
fatto cosi buono?”
gusto pieno, vellutato ed armonico.
-Contessa Bianca “bevi? morrai! non bevi? morrai lo stesso! perciò
bevi!!!”
leggero, fruttato e vivace.
I vini da dessert:
-Asti “è dove non è vino non è amore , ne alcun altro
diletto hanno i mortali”
colore giallo, sapore dolce e acidulo al tempo stesso.
-Moscato d’Asti “Io già sento primavera che si avvicina coi suoi fiori:
versatemi presto una tazza di vino dolcissimo”
colore dorato, sapore dolce, pieno e sottile acidità.
-Brachetto d’Acqui “basta n’biver d’vin per fes’n amis”
colore rosso rubino, di sapore dolce con un sottile acidità. |
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