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Storia


Il vulcano più famoso al mondo attualmente è in fase di quiescenza. Si limita ad emettere fumarole, all'interno del cratere formatosi dopo l'ultima eruzione, avvenuta nel marzo 1944, d'entità modesta se paragonata a quella disastrosa che il 29 agosto del 79 seppellì Pompei ed Ercolano sotto una coltre di cenere e lapilli alta ben 7 metri.
Oggi le falde del Vesuvio sono fittamente abitate e intensamente coltivate. La zona alla base è prevalentemente orticola, mentre ai 400-50 metri d'altezza domina la vite, che lascia poi spazio a macchie di bosco, a campi di ginestre e infine a distese di cenere grigio nera, punteggiate in primavera dai colori dei cespugli in fiore.
Le ginestre vesuviane, che tra maggio e agosto diffondono un intenso profumo, hanno ispirato al poeta Giacomo Leopardi una delle sue opere più famose, durante un soggiorno nella Villa detta delle Ginestre, situata tra il Vesuvio e il colle Sant'Alfonso.
Pochi luoghi racchiudono tante bellezze naturali e testimonianza di civiltà quante ne conserva, in uno spazio così ristretto, il Parco del Vesuvio, dominato dalla mole del vulcano (1279 m).

L'itinerario parte da Pompei, l'unico centro che sia mai stato completamente dissepolto dalla cenere che durante l'eruzione del 79 sommerse anche Ercolano e Stabia. La sua visita ci consente di osservare la struttura tipica delle città del periodo classico, con i grandiosi fori, i teatri, le palestre, che costituivano i fulcri della vita pubblica. Le decorazioni che ancora resistono sulle pareti di alcune case patrizie ci danno l'idea della raffinatezza e dei gusti artistici della classe dirigente dell'epoca imperiale.

Di particolare interesse sono il foro, il centro delle attività pubbliche, religiose e commerciali; la sontuosa casa dei Vetii, dimora di ricchi mercanti con una superba decorazione; le terme stabbiane, del II secolo a. C., che furono le prime sorte in città; il teatro grande del II-II secolo a. C. Di cui resta la scena e quello piccolo, edificato dopo l'80 a.C. e in grado di contenere 1000 spettatori; la Villa dei Misteri , famosa costruzione della prima metà del II secolo a.C. adattata a residenza di campagna. Lasciata Pompei si entra in Torre Annunziata, uno dei centri più popolosi del Napoletano. È l'erede dell'antica Oplonti, di cui si possono visitare alcune imponenti ville decorate con mosaici. In particolare, la villa di Poppea, moglie dell'Imperatore Nerone, è probabilmente la più bella fra le residenze suburbane di Pompei. Si componeva di oltre 90 ambienti, con giardini, terme ed una piscina di ben 60 metri di lunghezza.
Si percorre quindi una strada costiera che attraversa una zona ricca di orti e si arriva a Torre del Greco, cittadina alle falde sud occidentali del Vesuvio, affacciata sul golfo di Napoli, famosa per la lavorazione del corallo, dell'avorio e della madreperla. Una sosta merita la chiesa ottocentesca di Santa Croce, in stile neoclassico, edificata sul luogo di una chiesa precedentemente distrutta da un'eruzione. Nell'Istituto Statale d'Arte la scuola di oreficeria e della lavorazione del corallo ospita un museo che espone pezzi finemente lavorati in corallo, avorio, madreperla, lava, corniola, conchiglie. Torre del Greco è il punto ideale per salire all'Osservatorio Vesuviano e da qui, con la seggiovia, al cratere del Vesuvio Si tratta di un tipico vulcano "a recinto", costituito cioè da due edifici sovrapposti risalenti ad epoche diverse.

Il vulcano più antico, detto monte Somma, ha una larga base circolare e termina con una grande cerchia craterica, nella quale in seguito alla catastrofica eruzione del 79 si formò il cono del Vesuvio vero e proprio. Proseguendo da Torre del Greco sulla SS18 si raggiunge Ercolano, cittadina alle pendici occidentali del Vesuvio con attività agricole (floricoltura) e notevoli industrie, fra cui quella tradizionale del settore conciario. Qui è d'obbligo un'altra sosta per visitare gli scavi archeologici. Ercolano ha restituito all'attenzione degli studiosi una grande quantità di documenti, che ci permettono di conoscere aspetti importanti della cultura greca. Circa 200 papiri sono stati rinvenuti nella villa dei Pisoni, dimora di Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare e protettore del filosofo epicureo Filodemo di Gadara. Suggeriamo di visitare le terme, del I° secolo, divise in settore maschile e settore femminile; le terme suburbane, in cui va notato il perfetto stato di conservazione dei sedili, dei pavimenti e delle porte; la casa del Bicentenario; la casa dei Cervi, una delle più belle ed eleganti abitazioni di Ercolano.