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Vallecorsa 19/12/2005

LE DIMISSIONI DEI NOVE

Questa mattina nove consiglieri comunali, per mano del delegato Consigliere Cipolla Mauro, hanno consegnato al Protocollo del comune di Vallecorsa le lettere di dimissioni contestuali,  con la volontà di innescare la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale.

Riportiamo di seguito il testo delle dimissioni, consigliere per consigliere per ordine di presentazione al protocollo:

  1. CIPOLLA MAURO (Gruppo consiliare Amministrare Insieme)

  2. FRANCESCO CIMAROLI (Indipendente)

  3. ANTONELLA TRAPANI (Gruppo consiliare Amministrare Insieme)

  4. FLORIANA SACCHETTI (Indipendente)

  5. IVANO BRUNI (Gruppo consiliare Amministrare Insieme)

  6. GABRIELE LAURETTI (Gruppo consiliare Perla degli Ausoni)

  7. LUIGI FERRACCI (Gruppo consiliare Amministrare Insieme)

  8. ANTONELLO MIGLIORI (Gruppo consiliare Perla degli Ausoni)

  9. MARIA TECLA PAPA  (Gruppo consiliare Amministrare Insieme)


Le dimissioni sono state presentate secondo l'art. 141 della Dlgs 267/2000 che riportiamo di seguito:

Art. 141. Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali

1. I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno:

a) quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;
b) quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per le seguenti cause:

1) impedimento permanente, rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del presidente della provincia;
2) dimissioni del sindaco o del presidente della provincia;
3) cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, della metà più uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il sindaco o il presidente della provincia;
4) riduzione dell'organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio;

c) quando non sia approvato nei termini il bilancio.

2. Nella ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.

3. Nei casi diversi da quelli previsti dal numero 1) della lettera b) del comma 1, con il decreto di scioglimento si provvede alla nomina di un commissario, che esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto stesso.

4. Il rinnovo del consiglio nelle ipotesi di scioglimento deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge.

5. I consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.

6. Al decreto di scioglimento è allegata la relazione del Ministro contenente i motivi del provvedimento; dell'adozione del decreto di scioglimento è data immediata comunicazione al parlamento. Il decreto è pubblicato nella "GazzettaUfficiale" della Repubblica italiana.

7. Iniziata la procedura di cui ai commi precedenti ed in attesa del decreto di scioglimento, il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità, può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, i consigli comunali e provinciali e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell'ente.

8. Ove non diversamente previsto dalle leggi regionali le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, in quanto compatibili, agli altri enti locali di cui all'articolo 2, comma 1 ed ai consorzi tra enti locali. Il relativo provvedimento di scioglimento degli organi comunque denominati degli enti locali di cui al presente comma è disposto con decreto del Ministro dell'interno.  

 
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Webwriter: Giandrea Cipolla
Aggiornato il: 20 dicembre 2005