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la città ...in copertina!

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"... per amore verso questa città e il suo futuro ..."

Giugno 2003: in questa pagina:

Torre Nervi... che nervi !

Reggio... città "turustica"

Ciao Daniela

Carogne da 4 mesi

I reggini, quelli buoni (rubrica)

Comun. CAI del 09/06/2003

 

Scoop AMIANTO

i DS Falcomatà denunciano

Evoluzione della vicenda del 18/07/2003

 

E' in edicola LALTRAREGGIO

giugno 2003 (a solo 1 euro)

 

"Torre Nervi... che nervi !" argomento in aggiornamento. L'articolo è momentaneamente incompleto.

 

Torre Nervi...che nervi !

Colpito un simbolo dell'estate reggina.

Admin TRC, 13 giugno 2003

Incendiata la Torre Nervi all'alba del 13 giugno 2003. Ignoti hanno appiccato il fuoco al piano intermedio della struttura centrale del Lido comunale. Sono stati gravemente danneggiati pannelli e impianti. L'assessore Germanò assicura che l'incendio non fermerà il processo avviato dall'Amministrazione di Palazzo San Giorgio: «Saranno effettuati i necessari interventi e confermiamo il 29 giugno come data ufficiale di inaugurazione del Lido». I luoghi pubblici, quali il Lido Comunale e la vasta area da passeggio vicino la Stazione Centrale, ove è situato il Tempietto, struttura creata per offrire informazioni turistiche, e molti altri siti della città sono stati completamente abbandonati nell'arco di quest'anno.

Questo è il modo per tutelare il nostro patrimonio?

 

 

 

 

 

 
La storia di Reggio Calabria   (clicca qui)
 

 

Reggio Calabria: Lido Comunale - La Rotonda sul Mare (anni '60)

Inaugurato nel 1928, vide il suo declino all'inizio dei lavori per l'intubamento della ferrovia

La cartolina, fa parte de"L'angolo del Collezionista" in Via Cimino- Reggio Calabria. (fonte Il Domani della Calabria)

 

 

Reggio Calabria: Il Lido

Il lido "Ammiraglio Genoese Zerbi", dal nome del suo ideatore, fu realizzato nel 1928 nell'insenatura della rada Giunchi, ben riparata dalla brezza del Nord ed in corrispondenza della foce del torrente Caserta, tra la ferrovia e il mare.

La cartolina, edita dalla ditta Jelitro Grazia nel 1952, fa parte della collezione privata dell'Arch. Natale Cutrupi. (fonte Il Quotidiano della Calabria)

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Reggio città  “turustica”

 

La Reggio del Liberty esiste davvero. Abbiamo un museo a cielo aperto, ma alcuni edifici sono un vero scempio di degrado, colpa dell’abuso all’estetica.

 

 

 

 

Tipico edificio in stile Liberty sul Corso Garibaldi da poco restaurato.

 

 

Admin TRC, 15 giugno 2003

 

In occasione della V Settimana nazionale della cultura a Reggio Calabria (5-11 Maggio 2003), Amministrazione comunale e Università Mediterranea hanno reso noto ai reggini e ai pochi turisti di una lodevole iniziativa, per mostrare la Reggio Liberty valorizzata attraverso i molti edifici che hanno avviato la ricostruzione della nostra città, dopo il devastante terremoto del 1908. A maggio scorso infatti nel palazzo municipale è stata allestita una mostra fotografica dell'autore reggino Raffaele Mortelliti, in sinergia con un itinerario "gratuito" a bordo di un pullman dell'Atam per visitare la città con i suoi edifici Liberty. Al progetto hanno collaborato l'assessore ai Beni culturali Vanna Mazzitelli, la Soprintendenza regionale guidata da Attilio Maurano, la Soprintendenza dei Beni artistici diretta da Rossella Vodret e ai Beni architettonici diretta da Francesco Paolo Cecati e l'Istituto d'arte “Frangipane”. La realizzazione e il coordinamento organizzativo sono della Cerere (centro regionale per il recupero dei centri storici) con sede in via Amendola, presieduto dal rettore Alessandro Bianchi. Una iniziativa tra l'Amministrazione di Palazzo San Giorgio e l'Università Mediterranea nell'ambito della valorizzazione del patrimonio dei beni artistico-architettonici. Queste istituzioni sono note per i loro impegni culturali e ritrovarle menzionate tutte insieme in un depliant con uno slogan "Reggio Liberty" ad un reggino o anche ad un turista viene la curiosità di vedere le "bellezze" architettoniche di questa città.

 

 

 

Tipico edificio in stile Liberty in prossimità del Corso Garibaldi.

 

Per un giorno mi sono trasformato in un turista e sono salito sul bus dell'Atam, uno di quelli gialli, messo a disposizione per l'evento. Il mio depliant diceva che a bordo ci sarebbe stata una giuda turistica multilingue. Era una domenica di maggio (ultimo giorno per questo tour) ore 11,30 Piazza Garibaldi, una bella giornata. Sul pullman non c'era nessuno, solo l'autista, un signore robusto, con pochi capelli bianchi e un volto simpatico. A fianco, una hostess che avrebbe fatto da guida al giro. Io mi ero già accomodato, dopo averli salutati, in un posto che mi avrebbe garantito una buona visuale. Entrambi, dopo avermi guardato, imbarazzati mi hanno fatto notare che il bus non effettuava servizio di linea normale. So di non avere l'aspetto di un turista, ho pensato, e non mi è stata d’aiuto neppure la mia fedele macchina fotografica che avevo al collo a confondere i due. Questo però, mi aveva confermato quanto dubitavo e cioè che la "V Settimana nazionale della cultura" non aveva interessato nessuno, nè reggini nè turisti ma solo qualche scolaresca invitata dall'amministrazione comunale, per tamponare il disinteresse dell’evento. Quindi niente spontaneità culturale.

 

Dopo aver chiarito la mia presenza a bordo, il pullman parte e percorre un circuito parallelo al Corso Garibaldi, da Piazza Sant'Agostino fino a Piazza del Popolo scendendo per Via XXV Luglio per immettersi sul Lungomare Falcomatà fino al punto di partenza… Piazza Garibaldi. In questo tour durato circa mezz'ora, l'hostess preparatissima descriveva gli edifici che incontravamo e mi faceva notare, con un linguaggio appropriato, tutti i balconi in ferro battuto, finestre, decorazioni, frontoni, capitelli, cornicioni, lesene, cancelli, portoni di tutte le facciate degli edifici in stile Liberty…. La maggior parte sono in uno stato di degrado totale. Balconi arrugginiti o con antenne paraboliche e insegne commerciali sulle ringhiere. Facciate con motori di climatizzatori e piani rialzati abusivi senza criteri architettonici. Mansarde rustiche di fronte a edifici importanti. Non sono stati risparmiati neppure alcuni palazzetti del Corso Garibaldi dove mi sono recato a piedi per visitare la mostra fotografica allestita a Palazzo San Giorgio. Ovviamente con le immagini più belle della città. Insomma  se fossi stato un turista mi sarei sentito truffato e deluso per aver perso mezza giornata. Menomale che il tour è stato gratuito.

 

 

Edificio sul Corso Garibaldi da poco restaurato.

 

 

La Reggio del Liberty esiste davvero da circa un secolo, quindi giovane. Una legge del 1909 indicava norme tecniche che prescrivevano edifici di due piani e di altezza non superiore a 10 metri. Il Piano regolatore generale venne affidato all'ingegnere Pietro De Nava, all'epoca assessore ai Lavori pubblici. Era stata pensata come una città “conforme alle esigenze dell'arte architettonica, ispirata all'esempio delle città più moderne e più progredite”. Il regolamento prevedeva, inoltre, che i prospetti su strade e piazze dovevano avere una “conveniente decorazione”, mentre cortili, giardini e vie private comunicanti con vie e piazze pubbliche dovevano essere chiusi con cancelli il cui disegno era soggetto ad approvazione.

Ma come l'avete ridotta la Reggio del Liberty! Abbiamo in questa città la fortuna di avere un museo a cielo aperto, ma alcuni edifici sono un vero scempio di degrado, colpa dell’abuso all’estetica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniela Abruzzesi di anni 6, morta il 6 giugno 2003 per epatite.

 

 

I funerali della piccola Daniela svolti nella Chiesa di San Giorgio Extra l'8 giugno 2003 a Reggio Calabria.

 

Ciao Daniela

 

La morte della piccola ROM figlia di quel "208" abbandonato all'indifferenza umana.

 

 

Admin TRC, 8 giugno 2003

 

Piccola Daniela,

la fogna a cielo aperto, più volte denunciata dall'Opera Nomadi della nostra città, che ti ha causato l'epatite mortale, poteva essere riparata e invece, in questa città, tu e la tua gente siete da sempre considerati "zingari" che sapete solo rubare. Non sanno che un giorno avresti studiato e lavorato onestamente e saresti diventata madre di figli che avrebbero seguito la tua strada. I fratelli della tua comunità al 208 a cosa hanno dovuto assistere e quale sarà la loro opinione sull'indifferenza umana quando diventeranno adulti.

Chi amministra questa città promette di stare "vicino ai cittadini" e si è intestardita nel trasformare Reggio Calabria in una miniera turistica. In un anno, è stata modificata la viabilità in centro per favorire un'isola ambientale con orrende fioriere in pietra da mille chili in una città sismica; hanno ripulito il Lido dopo averlo lasciato abbandonato per un anno a vandali di ogni genere; hanno rifatto quasi tutti i marciapiedi che distruggeranno nuovamente i pneumatici delle automobili; stanno allargando la strada di Via Pio XI e tamponando le buche nelle altre strade che provocano i bus dell'Atam; hanno permesso di spaccare le strade dopo, e non prima, aver realizzato le segnaletiche, perché vogliono metanizzare la città e infine la più grande stronzata per il Sud sarà la realizzazione di un inutile e pluricostosissimo ponte sullo Stretto. Questo in un anno di amministrazione Scopelliti e non hanno ritenuto importante la riparazione di quella fogna che attraversava da mesi la tua abitazione.

 

Operazione "Comune in Piazza, vicino ai cittadini", tenutasi a Piazza Carmine l'8 giugno 2003, dal Comune di Reggio Calabria.

 

Mi dispiace tantissimo perché avevi solo sei anni e hai dovuto conoscere la parte più ignobile del genere umano: l'indifferenza ! Mai daranno il tuo nome ad una piazza e mai faranno una statua in tua memoria. Ciao Daniela, perdona l'egoismo del genere umano.

 

 

 

 
precedente denuncia fotografica del 25 marzo 2003

 

 

 

 

 

   

Abbandonati anche dopo morti !

SS 106, altezza Saracinello - San Gregorio di Reggio Calabria, corpi di cani investiti da automobilisti e raggruppati da oltre due mesi.... CAROGNE !

Admin TRC, 25 marzo 2003

 

 

 

 
cinque mesi dopo... 25 giugno 2003

 

 

 

 

 

   

Abbandonati anche dopo morti !

SS 106, altezza Saracinello - San Gregorio di Reggio Calabria, corpi di cani investiti da automobilisti e raggruppati da oltre cinque mesi.... CAROGNE !

Admin TRC, 25 giugno 2003

 

 
 

 
 

 

 

 

rubrica, n.1

I reggini, quelli buoni...

 

 

 

 

A Sant'Anna di Trunca.

 

 

Admin TRC, 8 marzo 2003

 

Tutto parte da un biglietto da visita che mi sono ritrovato tra le dita. Su questo era scritto “Almeno una volta nella vita prova la vera cucina casereccia al Ristorante S.Anna di Trunca”. Basta prenotare e percorrere 20 minuti di auto direzione Valanidi, Oliveto, Candido fino a Trunca per fermarsi davanti ad un fabbricato all'inizio del paese.

Questo racconto risale ad una serata del mese di marzo…

Giunti sul posto, all’interno del ristorante, dopo un’attesa di pochi minuti ecco arrivare due camerieri con un tavolo tra le braccia che facevano spazio per farci accomodare. Molte le tavolate con famiglie tutte sorridenti, tavole abbondanti come i loro sorrisi. Sullo sfondo si udiva una musica che evidentemente intratteneva i giovani alle prese con il karaoke (invenzione per farli stare buoni), quindi molta vivacità. All'ingresso una botte e una vecchia macchina per cucire, non si intravedeva la marca, ma doveva essere per forza una Singer in ottimo stato, faceva da repertorio all’accoglienza, forse le luci erano troppo alte per una coppia in cerca di un pò d’intimità… ma non importa quando ci si trova tra reggini… gente di buona compagnia! L'arredamento del ristorante faceva intendere sacrifici di una gestione familiare, quindi non era presente l'estro di un architetto, non serviva.. evidentemente qui governa il buon piatto. Appena seduti, subito il nostro tavolo veniva equipaggiato di vino, pane e acqua, tutto calabrese, e da non credere, anche se la serata era particolarmente piena di gente, dopo circa 10 minuti il nostro primo piatto… si trattava di un antipasto di affettati e formaggi misti calabresi. Il bello è che questo ristorante non ha menù, tutto viene servito a sorpresa perché a Reggio la regola è "ca è tuttu bonu"… Il tovagliato è tutto artigianale, bicchieri in terracotta con stampati sopra detti dialettali. Ma i nostri bicchieri quella sera, non erano quelli che solitamente venivano serviti perché (mi ha confidato il proprietario Totò Sapone) abitualmente vengono portati via dai clienti come souvenir. Dopo un antipasto abbondante e un primo piatto di maccheroncini, lasagne e gnocchi fatti in casa, nuova gente entrava nel locale a gruppi, e se per noi due, io e mia moglie, mezz'ora prima, considerando la serata (8 marzo) la disponibilità di posti scarseggiava… figuriamoci per i nuovi gruppi che ovviamente non sarebbero andati via a stomaco vuoto. A Reggio, nei locali buoni si preferisce aspettare perché le persone non cambiano le proprie abitudini, questo spiega i due ingredienti principali del successo di un ristorante: buona cucina e buoni prezzi… Distratto dall’annotare appunti sulla serata nel mio quaderno, per poco non mi accorgevo che uno dei camerieri mi stava ritirando il piatto con gli ultimi gnocchi non ancora terminati, ed io quasi a difendere il "furto" al mio palato lo invitavo a ripassare al prossimo turno per portare via il mio piatto ancora quasi pieno…"ca è tuttu bonu"… Mi combattevo tra l'ottima pietanza e la frenesia di scrivere che quasi perdevo gli ultimi squisiti gnocchi. La serata procedeva tra portate gustosissime e il guardare l’arrivo di nuova gente, sistemata dall’impeccabile organizzazione dei camerieri tutti con un occhio sempre attento ai tavoli senza distinzione, riversando molta cura senza eccedere con la propria presenza. La tranquillità è sempre ricercata in un qualsiasi ristorante. Voci nei tavoli e camerieri rapidi nel servizio, l'unica voce che irrompeva era quella del proprietario che forniva risposte del tipo "i crispelli hannu a lievitari"… richiamava un cameriere "per favore un tovagliolo pulito alla signora perché è caduto a terra…". I cellulari non avevano campo ma questo per noi era una tranquillità, anche la tecnologia a Trunca si prende una pausa. Il trattamento era uguale per tutti i tavoli, in tv trasmettevano l'ultima serata di Sanremo ma il vero audience erano i piatti calabresi di questo ristorante. Considerata la serata il ristorante appariva pulitissimo e ad ogni piatto servito i camerieri mantenevano lo stesso sorriso dell'accoglienza. Queste cose fanno piacere… Il nostro tavolo si trovava nella saletta chiamata "Bar", tutto continuava a muoversi vicino a noi fino ad osservare, quasi a fine serata, il bancone del bar animarsi e ridipingersi continuamente di persone che alla fine di una cena entusiasmante andavano a prendere un buon caffè (reggino) che completava tutto e noi, che ancora eravamo seduti, avevamo già i sensi storditi dal profumo di caffè. Prima di andar via un saluto al proprietario del ristorante che, per tutta la serata, stava sempre felice tra i clienti perché il suo locale crea felicità.

Dopo essere andati via, ripenso a Sant'Anna come uno di quei luoghi ideali per fuggire dalla città...

Quelle fughe in tre: tu, tua moglie e l'automobile come complice.

 

Nelle immagini, alcuni piatti serviti al Ristorante Sant'Anna di Trunca

 

 

 

 

 

Una storia reggina.  A Piazza Carmine negli anni ’70 c’era la “Trattoria Alampi”, gestita dalla signora Lina, (mamma di Totò Sapone) che serviva operai e viandanti con menù uso Foresteria nel periodo in cui Piazza Carmine era adibita a fermata dei Pullman che provenivano dalla Provincia. Spaghetti, trippa, stocco, spezzatino, pasta e patate, pollo, cotolette, salsicce e costate… Comitive giornaliere abitudinarie… Soprattutto operai che gradivano la cucina della Signora Lina. A festa Madonna si servivano frittole e un primo con secondo £ 800. Dopo 21 anni nel '91 la famiglia ha prospettato la scelta di aprire un ristorante a Trunca, battezzandolo “Sant'Anna” in onore della Madonna di Trunca. Oggi la trattoria di piazza Carmine non esiste più, al suo posto c’è il bar Sapone vicino il negozio di scarpe Cammara.

Insomma una bella storia reggina senza emigrare all'estero, tutto nelle nostre terre. Gestione familiare: donne in cucina e uomini in sala

 

 

Proposta di legge per il D.O.P. d'iniziativa popolare della ColDiretti

Intervista a Saverio Viola direttore della ColDiretti di Reggio Calabria.

 

La Coldiretti (direzione professionale di nuclei agricoli), a livello nazionale, ha indetto una raccolta di firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare che è stata presentata, che ha per oggetto le indicazioni obbligatorie dell'etichettatura di origine  dei prodotti alimentari. Con la legge attuale non viene riportato il luogo d'origine del prodotto alimentare, bensì il luogo di trasformazione del prodotto, dove viene assemblato.. Esempio:  olio della Tunisia, bottiglia della Cina, tappo di Hong Hong, assemblato in Italia, nell'etichetta esce olio extravergine Italiano. La Col diretti vuole garantire l'origine del “made in Italy” alimentare, perché in ogni prodotto sia chiaramente e obbligatoriamente indicata l'origine del prodotto agricolo. Perché sia riconosciuto e valorizzato il territorio per le sue caratteristiche ambientali e climatiche, per la sua storia e cultura, per le tradizioni. Perché il consumatore possa conoscere la zona di provenienza del prodotto agricolo. Perché il “made in Italy” sia una garanzia per qualità e salubrità. …Scelte consapevoli sull'acquisto dei prodotti alimentari.

Situazione in Europa. Agli Stati è stato detto di attrezzarsi con le D.O.P. ( Denominazione Origine Protetta). In Italia non sono partite per lungaggini burocratiche. E' importante pubblicizzare i nostri prodotti italiani, ma bisogna cautelarci con l'etichettatura “made in Italy”. Bisogna stare attenti alle miscele di prodotti… Alla nostra Calabria è stato chiesto il riconoscimento al Ministero di 4 prodotti D.O.P.: Pancetta tesa, Salsiccia di Calabria, Capocollo, Supprezzata, sempre per valorizzare i nostri prodotti italiani.

 

 

 

Comunicato stampa del 9 giugno 2003
Club Alpino Italiano

La Sezione Aspromonte del Club Alpino Italiano è stata fondata a Reggio Calabria nel 1932. L'attività principale della Sezione è l'escursionismo grazie ad una montagna come l'Aspromonte che consente itinerari in ogni stagione. Ma non solo escursionismo: diversi soci praticano la speleologia, lo sci, l'arrampicata, la mountain bike. Il consiglio direttivo viene eletto ogni tre anni dai soci della Sezione i quali si riuniscono con cadenza settimanale il giovedì. Inoltre con cadenza mensile si svolgono in sede, con la presenza di esperti, conferenze di ampio interesse naturalistico e culturale.

www.caireggio.it info@caireggio.it

 
 
Il Club Alpino Italiano saluta il socio dr. Goffredo Sottile
 
E’ con molto dispiacere che salutiamo la partenza dalla nostra città del Prefetto dr. Goffredo Sottile. I motivi sono diversi. Una figura vicina alla gente, in ogni occasione possibile; un vero appassionato di montagna, come ricorderanno gli operatori turistici di Gambarie, località per la quale il dr. Sottile ha profuso tutto il suo impegno; un attivissimo socio del Club Alpino Italiano. In tale ruolo la sua lunga esperienza nella dirigenza del CAI Centrale ha offerto alla sezione di Reggio Calabria un’occasione di crescita irripetibile. Ma non dimenticheremo i momenti informali come le escursioni alle quali ha partecipato. In tali momenti, messa da parte la carica istituzionale, veniva fuori la tenacia del perfetto (o prefetto) escursionista. Alcuni momenti conviviali ci hanno inoltre consentito di apprezzarne il garbo e l’ironia. Ci consola tuttavia il pensiero che Trieste, nuova sede dove opererà, è una città di antiche tradizioni alpinistiche con una forte e qualificata presenza del Club Alpino Italiano. E’ anche la città dove termina (o inizia) il Sentiero Italia, il percorso individuato dal CAI che collega la penisola e le isole maggiori col filo sottile di un itinerario escursionistico che si snoda lungo gli Appennini e l'intero arco della catena alpina. Reggio Calabria è il capolinea sud di questo trekking. Altro elemento che accomuna le due città è la presenza del mare e della montagna. Ma, per quanto splendida potrà essere la vista del mar Adriatico, crediamo tuttavia gli mancherà il panorama dello Stretto di Messina con l’Etna fumante. Buon cammino dai soci della sezione di Reggio Calabria del Club Alpino Italiano.
 
Alfonso Picone Chiodo
presidente Club Alpino Italiano
sezione Aspromonte
Reggio Calabria
tel. 0965 591024 ab 898295 fax
340 5945452 cell
www.caireggio.it info@caireggio.it
 

 

 

 
cinque mesi dopo... 25 giugno 2003

Fino a domenica 6 luglio 2003 storica consultazione popolare contro la decisione di clonare i nostri Bronzi di Riace.

Si vota fino a venerdì nei seggi allestiti presso le circoscrizioni reggine in orari d'ufficio. Sabato 5 e domenica 6 luglio si potrà votare a Palazzo San Giorgio dalle 08.00 alle 22.00. Possono votare anche tutti i cittadini che abbiano compiuto 15 anni di età entro il 30 giugno.

Basta con l'ennesimo scippo.

vota NO

 

 

 

 

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UNA QUESTIONE DI CUORE... INDIPENDENTE.

 

Questo sito dal "pensiero buonista", ha raggiunto un reportage di oltre 500 copertine satiriche (altre 80 saranno pronte a giorni) e quanto viene descritto merita attenzione da parte di amministratori e cittadini senza distinzione. Ad ognuno le proprie colpe. Da dove bisogna partire per far diventare Reggio Calabria una vera città turistica? Intanto ridiamo sulle nostre necessità e interroghiamoci la coscienza. PERCHE' OFFENDIAMO QUESTA CITTA'... PUO' OFFRIRE TANTISSIMO. VOGLIAMO CAMBIARE.

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