La tetanizzazione
Si ha quando i muscoli rimangono contratti fino a quando il passaggio di corrente elettrica non cessa del tutto.
Il valore più grande di corrente per cui una persona è ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama corrente di rilascio e mediamente è compreso tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate non producono solitamente la tetanizzazione perché quando il corpo entra in contatto con esse, l'eccitazione muscolare è talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano il soggetto della sorgente.

Diversamente con l'esposizione di un appropriato flusso di corrente il processo di contrazione delle miofibrille muscolari rimane bloccato da una depolarizzazione forzata e non volontaria del sarcolemma dovuto ad un elevato flusso elettrico proveniente sia dalle fibre nervose che da altri e contigui sistemi di conduzione. L'estemporaneo processo obbliga lo ione calcio 2+, come per un segnale preveniente dalla placca motoria, ad impegnare per un tempo prolungato la tropomiosina C, la quale sarà costretta a liberare i siti di aggancio presenti sui miofilamenti di actina e consentire alle teste della miosina la contrazione muscolare.

Per correnti più alte può intervenire l'arresto della respirazione se il processo sopradescritto colpirà diaframma e muscoli respiratori e in alcuni casi lo spasmo della laringe.                                                        Per inibizione dei centri del respiro presenti nel bulbo, se la scarica interesserà la regione encefalica.

La corrente elettrica, a seguito del calore dissipato per effetto Joule, riscalda le parti attraversate, è lesiva per le pareti cellulari, ha un'azione di denaturazione delle proteine, si innescano fenomeni di termocoagulazione, si possono avere ustioni superficiali o profonde. La necrosi muscolare si manifesta anche con l'immissione in circolo di grandi quantità di mioglobina che risulta essere nefrotossica.
Nel caso in cui la pelle venisse esposta per un flusso di corrente la cui densità fosse di circa 60 milliampere al mm2, questa sarebbe carbonizzata in pochi secondi.  

Fibrillazione ventricolare generalità
Il cuore funziona grazie a stimoli elettrici, pertanto una corrente elettrica esterna può alterare il suo funzionamento fino alla fibrillazione ventricolare
E' l'effetto più pericoloso, ed è dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall'esterno con quelle fisiologiche che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore ha la funzione di pompare il sangue lungo le vene e le arterie del corpo. Per questo scopo, i muscoli del cuore, le fibrille, si contraggono e si espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto. Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d'impulsi elettrici, il nodo seno-atriale. Appositi tessuti conduttori si incaricano di  propagare questi impulsi che, passando attraverso il nodo atrio-ventricolare, arrivano alle fibre muscolari del cuore. Quando gli impulsi elettrici arrivano alle fibrille, queste ultime producono le contrazioni dando luogo al battito cardiaco. Il cuore, proprio a causa della natura elettrica del suo funzionamento, è  particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene dall'esterno, sia essa causata da uno shock elettrico o introdotta volontariamente come nel caso del pace-maker. La corrente generata dal pace-maker è semplicemente un supporto agli impulsi elettrici prodotti nel nodo seno-atriale e  non produce anomalie nel normale funzionamento del cuore ma lo aiuta a correggere certe disfunzioni. Una corrente esterna che attraversa il cuore potrebbe in questo caso avere effetti molto gravi per l'infortunato perché potrebbero  alterarsi la sincronizzazione ed il coordinamento nei movimenti del cuore  con paralisi  dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia  si chiama fibrillazione ed è particolarmente pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile in quanto esso persiste anche se lo stimolo é cessato. Meno pericolosa, grazie alla sua natura reversibile, è invece la fibrillazione atriale.

La fibrillazione ventricolare è reversibile entro i primi minuti soltanto se il cuore  é sottoposto ad una scarica elettrica appropriata. Solo così si possono evitare  gravi danni al tessuto miocardico, al cervello e nel peggiore dei casi la morte dell'infortunato.

AVANTI

EFFETTI DI UNA SCARICA ELETTRICA SUL CORPO UMANO | EFFETTI GENERALI | POTENZIALE  DI RIPOSO | EFFETTI SUL CUORE | FULMINAZIONE
| LA TETANIZZAZIONE | CONCLUSIONI