Per gli effetti sul cuore bisogna tener conto anche del percorso della corrente. Ad esempio, tra i più pericolosi, abbiamo i percorsi mano sinistra-torace, mano destra-torace, mani-piedi.

Il valore della corrente elettrica dipende anche dalla resistenza che il corpo umano oppone. Questa diminuisce in presenza di ferite; aumentando la pressione del contatto e aumentando la superficie di contatto; con pelle umida o peggio bagnata dove una corrente di basso voltaggio riesce a far penetrare un notevole flusso di elettroni che poi diventa la causa degli eventuali danni. La resistenza aumenta, invece, in presenza di zone cutanee dallo spesso strato corneo come quelle callose.


Si possono ritenere come livelli di sicurezza i 25 volt in corrente alternata e i 60 volt in corrente continua. Da notare come la corrente alternata si dimostra più pericolosa di quella continua per circa 4,5 volte.
Correnti ad alta frequenza (f >>50 Hz) sono meno pericolose di quelle a 50 Hz.
Alcune apparecchiature speciali (antenne televisive, recinzioni elettriche, apparecchiature elettromedicali, interruttore di prossimità etc.) hanno parti metalliche accessibili collegate a circuiti attivi tramite un'impedenza di valore elevato. Per garantire dal pericolo dell'elettrocuzione, il costruttore deve fare in modo che la corrente che può attraversare il corpo di una persona durante il servizio ordinario,  non sia superiore a 1mA in corrente alternata o a 3mA in corrente continua. Le parti metalliche che non devono essere toccate durante il servizio ordinario devono presentare una tensione di contatto che non deve dar origine, attraverso il corpo della persona, a correnti non superiori a 3,5 mA in corrente alternata e a 10 mA in corrente continua.
Una corrente continua con una intensità di circa 50 mA o, una corrente alternata di 7 mA sono in grado di provocare contrazioni tetaniche ad una mano impedendole di staccarsi dalla sorgente.
Una corrente di circa 100 mA e frequenza di 60 Hz che attraversi per la durata di un secondo il torace è in grado di provocare una fibrillazione ventricolare.
L'applicazione nell'area dell'encefalo di una corrente tra i 400 e 800 mA provoca crisi epilettica.

La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte frequenze la corrente tende a fluire solo sulla superficie della pelle. Il fenomeno si chiama appunto effetto pelle  e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo superficiali e non interessano organi vitali, in ogni caso una penetrazione a livello cellulare, si è visto che, le membrane non risentono dei repentini cambi di polarità ed il trasporto ionico non risulta alterato.
Dare dei valori precisi alla resistenza elettrica del corpo umano risulta piuttosto difficoltoso essendo questa influenzata da molte variabili: percorso della corrente, stato della pelle (presenza di calli, sudore, umidità, tagli, abrasioni etc.), superficie di contatto, tensione di contatto (sperimentalmente si è visto che all'aumentare della tensione diminuisce la resistenza).  L'impedenza transtoracica di un adulto varia tra i 15 e i 150 Ohm, come si evince, è possibile una valutazione solo statistica e quindi, le norme CEI fanno riferimento a valori convenzionali riferiti ad un campione medio di popolazione.
Nel caso di un contatto che avvenisse tramite strati isolanti (guanti, calzari, pedane etc.) alla Rc occorre ovviamente aggiungere la resistenza di tali materiali. Ogni individuo reagisce in  modo diverso al passaggio della corrente  per cui la quantità di corrente necessaria ad innescare una fibrillazione può variare da caso a caso; nonostante questo, il percorso seguito dalla corrente ha una grande influenza sulla probabilità d'innesco. Per questo motivo è stato definito un "fattore di percorso" che indica la pericolosità dei diversi percorsi seguiti dalla corrente considerando come riferimento il percorso mano sinistra-piedi.

AVANTI

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