Agrumi: il pericolo in una passione
di Franco Rigosi & Loredana Ceccon
E' difficile accorgersene ma su limoni, aranci, e anche sugli altri agrumi di pregio, spesso vengono spruzzati prodotti chimici per renderli lucidi e più attraenti. Potete trovarlo scritto, in piccolo, sulla cartina che li avvolge o sulla cassetta in cui sono venduti, o sul cartellino che accompagna la retina della confezione.
Il prodotto usato a questo scopo è il DIFENILFENOLO; siamo andati a vedere su un libro di tossicologia (SAX) ed abbiamo scoperto che: per l'Agenzia della Ricerca sul Cancro questa sostanza appartiene al gruppo 3, vale a dire che essa è un possibile cancerogeno sugli animali di laboratorio; ma anche moderatamente tossico per ingestione nell'uomo; teratogeno e dannoso all'apparato riproduttivo, mutageno, molto irritante per gli occhi e moderatamente irritante per la pelle.
Certo non fa bene alla salute, dato che queste frutta per sbucciarle è necessario toccarle con le mani e quindi la pelle.
In Veneto poi, si usa preparare una bevanda digestiva bollendo la buccia di un limone in acqua per alcuni minuti: il canarin.
In questo modo però le sostanze chimiche, come il DIFENILFENOLO, irrorate sulla buccia vengono perciò bevute.
E' poi di moda in questi ultimi anni, con la riscoperta dei prodotti tipici regionali, la preparazione in casa del liquore di limoncello, con la convinzione che sia più genuino di quello acquistato già pronto. Infatti se i limoni usati non provengono da colture biologiche certificate, il liquore preparato potrà diventare pericoloso per la concentrazione di queste sostanze velenose che vengono irrorate sulla buccia dei nostri agrumi.
E' necessario pertanto sollecitare le Associazioni dei Consumatori a far proibire questo uso della chimica solo al fine di rendere lucidi e invitanti gli agrumi, ed intanto usare prodotti biologici soprattutto se si soffre di dermatiti o se si utilizzano le bucce per prepararsi un "canarino" o un "limoncello" fatti in casa.