La trasparenza lascia a desiderare - 28-11-02 - Giovanni Forgione

 

 

Nonostante le direttive della legge 241/90 che regola le trasparenza negli atti amministrativi, l'attuale "stile" dell'amministrazione comunale telesina non favorisce il cittadino. La mancanza di incentivi e di facilitazioni nell'avvicinamento del cittadino agli atti pubblici, va contro lo spirito e le intenzioni della legge.

 

Esempi positivi dell'applicazione corretta della legge sulla trasparenza vengono da numerosi comuni; alcuni esempi sono riportati direttamente dal nostro sito ViviTelese. Purtroppo, al municipio di Telese Terme, sull'argomento trasparenza si conosce solo il nome dell'assessore responsabile: la signora Rosamaria Ciabrelli; non conosco (alla data odierna) alcuna azione o iniziativa operata da questo assessorato.

 

Non so se esiste, al comune di Telese l'ufficio URP (relazioni con il pubblico) e non ne conosco l'ubicazione, se dovesse esistere. Inoltre, nel caso dell'esistenza di un ufficio sostitutivo o parallelo dell'URP non saprei riferirvi degli orari di ricevimento.

Nota: vorrei essere smentito ed informato su quanto affermo riguardo all'URP; qualsiasi comunicazione relativa sarà pubblicata in questa stessa pagina.

 

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Per una richiesta fatta al sindaco di Telese Terme, riguardo alla sorgente Purgatorio (quella che fornisce l'acqua alle nostre fontane di casa), mi sono trovato, personalmente, a valutare la funzionalità dell'accesso agli atti pubblici.

 

Per chi non ricorda la "questione Purgatorio" (il nome della sorgente non ha riferimenti sulla mia azione, è una casualità) ecco un riassunto:

 

1. Interrogazione su presunto inquinamento 19 settembre 2002
2. Richiesta al Sindaco di S.Salvatore 13 ottobre 2002
3. Comunicazione dal Sindaco di S.Salvatore 09 novembre 2002
4. Comunicazione del Sindaco di Telese (qui sotto) 18 novembre 2002

 

L'ultima comunicazione, che ho ricevuto dal sindaco di Telese Terme, datata 18 novembre 2002 (che ha chiuso il caso per quanto mi riguarda), mi informa che posso consultare la documentazione relativa presso la sede municipale.

Una comunicazione tecnicamente corretta, ma moralmente lontana dal cittadino.

 

Risultato: dopo due mesi dalla prima interrogazione del consigliere Carlo Franco sull'argomento, ho abbandonato ogni speranza di pubblicare sul sito ViviTelese le certificazioni relative alla qualità dell'acqua. Avrei reso un servizio rassicurante alla cittadinanza, sostituendo il municipio, carente in questo servizio informativo.

 

La comunicazione inviatami dal sindaco il 18 novembre, non ha alcun riferimento riguardo a:

  • Orario e data della mia eventuale consultazione (avrei dovuto assentarmi dal posto di lavoro, chiedere un giorno di ferie, per andare al municipio rischiando di non trovare la/le persona/e incaricata/e)

  • Persona addetta (avrei dovuto mendicare stanza per stanza alla ricerca di qualcuno con il compito di ricevermi)

  • Ufficio preposto (questa annotazione è meno importante delle prime due, ma comunque è affidata all'immaginazione del cittadino la scelta del luogo di ricevimento)

  • Copia degli atti (non esiste un regolamento comunale sulla trasparenza, o almeno, io non conosco la possibilità di fotocopiare -pagando le fotocopie- i documenti oggetto della consultazione)

La semplice consultazione, da parte mia, di analisi tecnico-scientifiche sulla qualità delle acque, sarebbe risultata praticamente inutile. Non ho le conoscenze (e non le devo necessariamente avere) per valutare documenti "leggibili" da personale qualificato.

Il mio intento era quello di rassicurare i cittadini Telesini sulla "qualità scientifica" dell'acqua che beviamo, attraverso la pubblicazione su ViviTelese, commentata da un tecnico o da un medico.

 

Abbandonando i buoni propositi per informare la cittadinanza, ho contribuito a rafforzare lo stile poco trasparente dell'attuale amministrazione. Mea culpa, chiedo scusa ai cittadini affezionati di ViviTelese; l'attuale periodo mi impedisce di togliere spazio alla vita privata a vantaggio della comunità.

 

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L'attuale "stile municipale", sull'accesso agli atti pubblici, alimenta la cultura del sospetto;  i cittadini, in diverse occasioni,  non sono stati favoriti nel "pensar bene" degli amministratori (vedi Scuola Elementare)

 

La riflessione spontanea, automatica è sempre la stessa "ma cosa avranno mai da nascondere?". La mia opinione personale, a chi può interessare non lo so, è comunque questa:

 

non hanno niente da nascondere, le carte sono a posto; secondo me, tutti gli impedimenti sull'informazione ai cittadini sono messi in atto per affermare un potere arrogante e burocratico che appartiene sempre più al passato.

Contro il potere della burocrazia c'era e c’è ancora da farsi male; un'arma altrettanto potente è, però, rappresentata dalla civiltà dei cittadini, nel vedere attuati i propri diritti; la civiltà di ViviTelese ne rappresenta un esempio.

 

Con l'aumento esponenziale in Italia dei municipi trasparenti e dei siti web municipali ricchi di documenti già consultabili, senza richiesta, la partita del Comune di Telese Terme è già persa in partenza. E' questione di tempo; giorni, settimane, mesi, non so dirvi; è certo che l'attuale gestione comunale sarà ricordata nella storia in senso negativo per la mancanza di apertura verso i cittadini.

 

Questo periodo di oscurantismo ha i giorni contati. Mi lancio in una "previsione" anche se non è mia abitudine farlo. Vogliamo scommettere che i futuri candidati avranno come "cavallo di battaglia" il rinnovo dello "stile municipale" con innumerevoli facilitazioni per il cittadino?

 

Spero proprio di sì; è tempo di cambiare.

 

 

Riferimenti normativi: Legge 241/90