il
kendo in breve
E' molto difficile poter parlare
di Kendo senza considerare la storia e l'evoluzione della cultura
Giapponese.
Potremmo dire con sicurezza che l'evoluzione
di tale disciplina ha seguito l'evolversi di momenti storici
diversi. Il Giappone è l'ultimo dei paesi asiatici che
si sia conformato ad uno stile di vita prettamente occidentale,
per contro però è tra i paesi "occidentalizzati"
uno dei più attaccati alle proprie tradizioni.
Molti
momenti della vita economica e sociale giapponese tradiscono
ancora questa influenza. Il Kendo, come disciplina in sè,
è un esempio del peso delle tradizioni storiche, religiose
e culturali delle epoche passate, nella vita del Giappone moderno.
Per poter quindi raccontarne l'evoluzione è
necessario osservare con attenzione i tre periodi storici fondamentali
del Giappone.Il primo periodo tra il 1100 e il 1600, il secondo
tra il 1600 e il 1800, e il terzo dal 1800 ai giorni nostri.
La consacrazione della spada a "simbolo superiore"
ha la sua origine con l'epoca KAMAMURA (1192); nei secoli precedenti
la casta dei guerrieri aveva visto lievitare enormemente il proprio
peso storico e sociale, ma è solo con la presa totale
del potere da parte dei guerrieri che questi maturano un senso
profondo e quasi spirituale dei loro compiti.
Per
sette secoli la spada divenne "l'anima del Giappone".
La principale ragione per la quale fu possibile ai BUSHI (Samurai)
amministrare incontrastati il paese risiede nella loro devozione
alla morte. Nel loro codice d'onore, e nei fatti, la loro vita
fu ampiamente sacrificata ogni volta che l'interesse della collettività,
la stabilità del sistema o una violazione di regole lo
richiedeva. La consapevolezza d'essere disponibili a dare la
vita ogni giorno, il rigore e la spiritualità quasi religiose
di questo modo di concepire il proprio ruolo nella società,
sono le premesse che li portarono, cinque secoli più tardi,
ad impostare il Kendo, quando l'amministrazione della vita pubblica
divenne più blanda e routinaria, a causa dello sviluppo
della vita urbana e della classe dei commercianti.
Vediamo
di considerare i tre periodi di relazione tra la spada, la sua
evoluzione, e la storia Giapponese. Il primo periodo lo poniamo
tra il 1200 e il 1700. Il secondo tra il 1700 e il 1877. Il terzo
tra il 1877 e oggi. Il primo periodo si può dividere in
tre fasi. La prima non comporta vicende storiche estremamente
cruente. Il modo d'impiego della spada non registra evoluzioni
particolari.
Nella seconda Fase, tra il 1337 e
il 1602, avvengono guerre continue e sanguinose su tutto il territorio.
I BUSHI diventano la struttura portante di eserciti sempre più
numerosi, composti da soldati senza tradizione schermistica ed
estranei alla cultura bellica, i quali dovevano essere addestrati
al combattimento. S'inizia quindi a sentire la necessità
di scuole di scherma, che diffondano i valori della cultura guerriera.
Nasce così la figura del "maestro" e si sviluppano
così forti legami di Scuola, insieme al senso del DO-JO
(il luogo della pratica) e alla considerazione dello ZEN (meditazione
buddista). Quest'ultima componente educa al distacco dalle cose
tutti quegli allievi che, non avendo alle spalle alcuna tradizione
schermistica e culturale, dovranno poi affrontare la battaglia.
Qualche scuola punta molto su quet'ultimo concetto, innescando
così l'esperienza dell'uso della spada come formazione
del carattere trascendente. E' l'alba del Kendo.
Terza
fase, le guerre hanno termine nel 1603. Gli eserciti scompaiono
ma la classe dei samurai resta enormemente dilatata nel numero,
nei poteri, nel prestigio, nelle funzioni. Nei cento anni che
seguono, il loro codice d'onore compie una grossa evoluzione
qualitativa (Bushido moderno), così anche le scuole di
scherma. Il paese chiude le frontiere e rinasce pacificamente
ancora più tradizionale e raffinatamente autoctono. Il
secondo periodo lo consideriamo decorrente dal 1700 perchè
è allora che nasce il Kendo che ancora oggi si pratica,
e lo chiudiamo nel 1877, anno della battaglia di Satsuma, nella
quale s'infrange il sogno di potere dei samurai. In questo periodo
storico nelle scuole di scherma si cominciano a fare esperimenti
d'addestramento inediti (KIRI GAESHI e KAKARI GEIKO) e ad ideare
protezioni al corpo, fino a realizzare una nuova arma incruenta:
lo SHINAI. Lo SHINAI è composto da stecche di bambù
assemblate da guaine di pelle e da una cordicella. Permette un
combattimento così dinamico da sembrare esplosivo, non
reca danni all'avversario, e consente al corpo di essere protetto
solo da un'armatura leggera. Quest' armatura consente una gran
libertà di movimenti a tutto il corpo, ed in particolare
alle gambe e alle braccia. Per arrivare a mettere a punto il
nuovo sistema di scherma ci vogliono circa cinquant'anni. Centinaia
di scuole furono interessate negli esperimenti, altre rifiutarono
la novità e continuarono ad usare la spada vera (KATANA)
e la spada di legno (BOKUTO ) in esercizi senza contatto fisico.
Verso il 1760 comunque la pratica del kendo era abbastanza
diffusa in tutto il Giappone; è in questo secolo che si
pervenne anche ad una certa omologazione di sistemi ortodossi
d'addestramento,con accordi selettivi tra le numerose scuole
e tra centinaia di modi di combattere.
Il Kendo
restò largo appannaggio della casta dei samurai, essi
poterono continuare ad addestrarsi al combattimento in quel lungo
periodo di pace. Perciò quando la restaurazione imperiale
(1868) e nuove forme di governo misero fuori gioco la casta,
anche le scuole di scherma cessarono di essere frequentate. La
crisi raggiunge il punto peggiore nel 1876 a causa della legge
che proibiva definitivamente il porto della spada, e nel 1877
in seguito al soffocamento dell'ultima rivolta dei samurai. Inizia
così il terzo periodo di relazione tra la spada e la storia
del Giappone, relazione apparentemente inesistente, dato il cambiamento
in atto nel paese e nel mondo.
Cessata dunque
la ragione d'esistenza delle scuole, i samurai e i maestri più
appassionati escogitano diversi espedienti per destare l'attenzione
della gente.
Organizzano dimostrazioni, ma ottennero
solo lo scopo di sollecitare la curiosità della popolazione
che potè conoscere alcuni aspetti della vita della vecchia
casta che prima erano segreti. Purtroppo questo non basta. I
samurai che non accettano la nuova realtà si sentono emarginati
in una società nella quale non si riconoscono, e non riescono
ad inserirsi. Altri invece cavalcando il vento del rinnovamento,
si calano nella nuova realtà fino a diventare protagonisti
della nuova era di rinnovamento, e addirittura, nell'arco di
due o tre decenni, riescono a coprire ruoli chiave nella polizia,
nel nuovo esercito, nella marina, nella scuola e sopratutto nell'industria.
Furono loro, i nuovi Samurai, a sostenere l'attività dei
maestri più fedeli. Fino a quando, ai primi del secolo,
il Kendo fu proposto nelle scuole (primarie, medie e università),
praticato nei distretti di polizia, nelle aziende private, negli
uffici pubblici e nelle forze armate. Perchè? Sicuramente
non certo per una questione sportiva. Allora il fenomeno sportivo
non esisteva in Giappone. Era la volontà di coltivare
i valori della tradizione e della religiosità insita nella
"via della spada", l'esigenza di conservare una propria
identità culturale a fronte di modelli economici d'importazione
estranei ai propri valori. La necessità di formare nei
Giapponesi un carattere che superasse le comuni tendenze egocentriche,
e si orientasse verso una coscienza collettiva, di gruppo, d'insieme
permeando il tutto con i fattori meditativi dello ZEN. Lo scopo
del Kendoka è di addestrare la propria "anima"
attraverso la disciplina e le regole del combattimento, non di
usare le regole del combattimento e il mezzo della spada come
strumento che sopprime l'avversario. Purtroppo questi princìpi
sono stati travisati durante il periodo bellico-nazionalista,
così come, subito dopo la guerra, si preferì dare
al Kendo una coloritura agonistica per ottenere il consenso delle
autorità di occupazione Americane. Paradossalmente è
stata questa nuova veste che ha determinato anche l'espansione
del Kendo in una ventina di nazioni al di fuori del Giappone.
Resta il fatto che, il Kendo Giapponese, ancor oggi pesca nell'antica
tradizione anche quanto si presenta come disciplina sportiva.