SECONDO CAPITOLO: IL VIAGGIO.
L'aereo stava
attraversando placidamente il cielo sopra il mare verde del Giappone. Per una
volta tanto le previsioni meteorologiche avevano visto giusto, e il sole brillava
sopra la grande distesa d'acqua, che rifletteva in
luccichii dorati i raggi brillanti dell'astro celeste. Tutti i passeggeri erano
intenti a parlare o a leggere riviste, eccetto un ragazzo dai capelli rossi e
dagli occhi verdi, che indossava l'abito maschile
tipico dei giapponesi: Kurama. Alcune ragazze lo guardavano ammiccando e
sorridendo complici: certo, non era muscoloso, però era di una bellezza
impossibile a descriversi!!
Vicino al ragazzo
dai capelli rossi ve ne era un altro, piccolo di statura,
dai capelli talmente neri che, se riflettevano per un attimo il sole, si
riempivano di riflessi bluastri. Una riga bianca composta da
alcuni capelli spezzava la monotonia della capigliatura del ragazzino, che
dormiva placidamente. Sembrava un angelo, un bambino tenero di circa dodici
anni che riposava tranquillamente. Nessuno aveva notato quel piccolo fregio
appena visibile che nel Makai è chiamato "terzo occhio", e nessuno
sapeva che sotto quelle vesti si celava Hiei ,piccolo
ma temibile demone del fuoco.
- Kurama! Ehi,
Kurama! - . Un ragazzo ordinario, dai capelli neri modellati con un po' di gel,
Yusuke, spuntò improvvisamente dietro il ragazzo dai capelli rossi. Quest'ultimo si girò e vide l'amico che si era avvicinato:
indossava un completo di jeans, e una t-shirt bianca sotto la giacchettina faceva notare i muscoli frutto dei duri
allenamenti sotto la guida di Genkai. - Perché non
vieni a parlare con noi giù in fondo? Qui ti annoi di certo e non puoi contare
sulla loquacità di Hiei! - . Il demone del fuoco si girò nel sonno.
- Attento a non
svegliarlo, Yusuke. Hiei dorme profondamente solo dopo aver consumato tutta la
sua potenza. In realtà ha il sonno molto leggero e non vorrei
essere nei tuoi panni, se proverai a destarlo dal mondo dei sogni! - replicò
Kurama senza scomporsi, con la sua voce calma. Le ragazze cercavano di attirare
la sua attenzione.
- Perché, i demoni sognano? - rispose Yusuke sarcasticamente.
- Comunque vieni Kurama, dai, dacci un tuo parere su
quello che ci aspetta, come ti sembra Moki da quello che ti ha detto Botan, che
ne pensi del posto dove stiamo andando... Siamo davvero fortunati. Non pensavo
che partecipare a un torneo ci avrebbe fruttato un viaggetto come questo... Andare in Italia... E poi con tre
giorni d'anticipo! - .
- Yusuke, stupido
Ningen, vattene! Stai disturbando il mio riposo, lascia in pace Kurama e me
soprattutto!! - . La voce di Hiei si levò forte sopra quella di Yusuke. Il ragazzo notò che il demone del fuoco non sembrava affatto uno appena svegliatosi, anzi! -Togliti
dai piedi o provoco quello che voi Ningen chiamate un "disastro
aereo"! - continuò Hiei vedendo che Yusuke non accennava a muoversi. Il
ragazzo con il completo di jeans si ritirò immediatamente a ritroso, mormorando
un flebile "scusa" e Kurama accennò un lieve sorriso. Hiei era quasi
il più forte del gruppo, superato solo da Yusuke, ma anche il suo amico Ningen
aveva paura di scontrarsi con il piccolo demone...
- Accidenti che
rompiscatole! - sibilò Hiei accingendosi a dormire di nuovo. - Stavo sognando
di essere con Mukuro... E proprio sul momento più bello lui mi sveglia! - . Kurama sorrise di nuovo. Certo
che Hiei criticava facilmente: la sua passione per Mukuro non era certo
inferiore a quella che lui provava per Maya o Kuwabara per Yukina.
Eppure il piccolo demone diceva ancora che erano legati da un rapporto
strettamente professionale (e per lui di subordinazione), con solo un poco di amicizia... Certo, come no!
- E' bellissimo! Vi
ringrazio di avermi invitata! - . Yukina vedeva per la prima volta in vita sua
il mare ed era grata a Keiko e Shizuru, che l'avevano
voluta in quel viaggio. - E' brutto sapere che scenderemo da questo... aereo si
chiama, giusto? - . Era ancora insicura su alcune parole dei Ningen,
ma Kuwabara si affrettò a rassicurarla. - Giusto! Ma appena scenderemo vedrai cosa ti
aspetterà in Italia! E' la patria della moda, un po' come Parigi: ti comprerò
tantissimi vestiti, così sarai la più bella del Makai e del Ningekai, e poi
potrai “mimetizzarti” meglio quando sei con noi! - . In effetti i vestiti di Yukina attiravano l'attenzione degli
altri passeggeri, un po' come quelli di Kurama, che aveva portato i suoi soliti
vestiti composti da giubba e pantaloni con una fascia legata in vita. Però quelli della piccola Dama dei Ghiacci erano davvero
strani, più di quelli del ragazzo. - E di questi vestiti dovrai ringraziare
solo me, Kazuma Kuwabara, che lo farò in nome del
nostro amore, e non Hiei! - esclamò il ragazzo dai capelli "arancioni", convinto ancora che il demone del fuoco volesse
prendergli la ragazza. Tutti tirarono un sospiro di sollievo, perchè Hiei
dormiva abbastanza lontano da non sentire il delirio di onnipotenza
di Kuwabara, e la lite veniva evitata.
- Certo Kazuma-chan! - rispose Yukina. "Non capisco ancora
cosa intende con 'nostro amore',
ma prima o poi ci riuscirò!" pensò poi, vagamente perplessa.
- Ma ci pensi Shizuru? Andremo nel paese di Versace, Armani, Gucci e tutti gli stilisti più famosi! Le nostre amiche
c'invidieranno da morire quando ritorneremo in Giappone!!
- esclamò Keiko raggiante, rivolgendosi all'amica, sorella di Kuwabara. -
Ovviamente ce li offriranno i nostri accompagnatori, vero??
- domandò sarcasticamente, guardando Yusuke, che già pensava in che stato
sarebbero state ridotte le sue tasche. Botan era allegra... Forse sarebbe
riuscita a farsi offrire qualcosa da Sua Maestà Re Enma Jr.,
che in fondo era il suo accompagnatore (e la sua passione segretissima... Anche
se le altre ragazze non pensavano che l'accompagnatrice nel mondo dei morti
potesse provare tali sentimenti!) .
"Moki: nel
Mondo Spirituale si sa poco di lui, solo che è un potente assassino che ha
compiuto 660 omicidi. Tra le persone da lui assassinate si contano grandi
maestri di arti marziali e demoni di vario genere. E'
capace di assorbire la forza dei suoi avversari e di ricopiarne le tecniche. La
sua vera forma rimane per tutti ignota." . Kurama
rilesse attentamente la scheda che il Re Enma Jr. aveva fornito a lui e agli
altri del gruppo riguardo il potentissimo demone che
dovevano trovare e sconfiggere. Che grande
descrizione! Non sapeva neanche da dove poter iniziare per cercare quel
bastardo. Bastardo perchè tra le sue vittime "non importanti", come
recitava la scheda poco dopo, c'erano anche "giovani fanciulle
con un poco di forza spirituale", e tutto ciò gli ricordava Yatsude... E ovviamente Maya. Quella ragazza era diventata
un'ossessione per lo Yoko, cercava di non pensarla, ma era impossibile. La
sognava anche di notte! Aveva persino preso il polline del Mugen-Bana
per scordarla, ma niente da fare, era inutile... O i demoni erano immuni a
questi fiori, oppure la sua passione per la ragazza era troppo forte! O era
l'amore più forte di qualsiasi cosa, anche dei fiori
di loto del mondo spirituale?
"La forza che
i Ningen chiamano 'amore' è più forte di qualsiasi
cosa? Persino dei Mugen-Bana, i fiori di loto del
Makai? Yoko Kurama, se ti sei lasciato prendere da una forza così spaventosa sei caduto davvero in basso!" pensò Kurama
per l'ennesima volta. Poi, improvvisamente, si fece prendere dal misterioso
torpore che già da un poco c'era su di lui e si addormentò profondamente,
vicino ad Hiei.
- Oh no, si è
addormentato! Proprio quando avevo deciso di chiedergli un appuntamento!! - . Una delle ragazze che guardavano adoranti Kurama bisbigliò
il suo disappunto alle compagne che facevano cerchio attorno a lei. Tutte approvarono concitate, solo due stavano in silenzio
guardando lo Yoko con occhi freddi, come se lo stessero valutando per capire se
era all'altezza di qualcosa.
- Ehi, voi due,
cosa ne pensate di quel ragazzo? Sarebbe adatto per
me? - . La ragazza di prima si rivolse alle due che fissavano Kurama, ma quelle
non la degnarono di uno sguardo e rimasero in silenzio... Osservavano
il ragazzo come se avessero voluto, e potuto, penetrare nei suoi sogni.
- Svegliati Kurama!
- . La voce di Hiei fece balzare lo Yoko. - Siamo in Italia. Allacciati la
cintura, stiamo
atterrando.- .