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SOGNO O REALTA'

Nella classe terza ci sono molti alunni, uno di questi si chiama Oscar, è un bambino ordinato, studioso, vivace, un bambino moderno: indossa tute colorate e scarpe da ginnastica, ha i capelli a spazzola e adora giocare al computer ... è seduto al suo banco e tira fuori dalla cartella i suoi quaderni per iniziare l'esercizio scritto alla lavagna, ma tra i suoi c'è un quaderno che non è il suo ...
E' un piccolo quaderno con la copertina nera e le pagine con il bordo rosso, lo sfoglia, le pagine sono ingiallite ... dal tempo, sì certo è proprio un vecchio quaderno del tempo dei nonni.

Oscar vi legge un tema sull’autunno con sopra una grossa ics fatta con la matita, ma avverte una strana sensazione, la testa gli gira, sente come una brezza sul viso, smette di leggere, alza gli occhi ... "Ma dove sono? Questi non sono i miei compagni, e quella non è la mia maestra!" Quasi gli viene da piangere.
Per una strana magia Oscar è stato trasportato indietro nel tempo, si ritrova nella sua stessa scuola, ma molti anni prima.
Le aule sono disposte nello stesso modo, ma i banchi sono lunghi, di legno e a due posti con sopra un botticino di inchiostro e una penna con il pennino, accanto il quaderno con la copertina nera proprio come quello che aveva trovato lui. Osserva incuriosito che vicino ai banchi ogni bambino ha una piccola scatola di legno e capisce che quella è la loro cartella.
Anche i bambini della classe si accorgono di lui, lo guardano stupiti chiedendosi da dove poteva arrivare uno così strano: "Che scarpe strane che hai ..." dice un bambino e gli altri "I tuoi capelli sembrano una spazzola ..."
Suona la campana dell'intervallo, tutti gli si fanno intorno qualcuno vuole farlo giocare a biglie, un altro a nascondino, qualcun altro a piattello, altri ancora alla settimana. Anche Oscar vuole proporre un gioco: il game-boy ma nessuno sa cos'è, né tantomeno sa come si gioca, allora lo mette via e prova a fare tutti i giochi che gli hanno proposto i suoi "nuovi " amici.
Suona la campana: è finalmente ora di uscire da scuola e tutti salutano Oscar mentre corrono a casa e il bambino resta da solo, passeggia pino tenendo con una mano il panino che la mamma gli aveva preparato per la merenda e che, per fortuna non era sparito come era successo alla sua classe, e nell'altra il piccolo quaderno dalla copertina nera.
Si siede su una pietra, apre la prima pagina e legge: "Giovanna anno scolastico 1949 - 1950  terza elementare. "Giovanna, la devo trovare, solo lei mi può aiutare a risolvere questo pasticcio ...!"
Lì vicino c'è un grande prato dove molti uomini stanno tagliando l'erba e cantano: "Suma tre siau d'le piane, cha van sal pra tajé, viva l'amur ..."

Oscar si avvicina e chiede ad uno di loro se conoscono una bambina di terza elementare di nome Giovanna. L'uomo ci pensa e risponde: "Ma sì, Giovanna, la fia d'la lavandera ... l'é là 'ntal lavatoio ..."
Oscar felice va al lavatoio in fondo al paese e vede una donna in compagnia di una bambina, sono inginocchiate su uno "scablet" di legno e lavano i panni con spazzola e un sapone un po' scuro. Di fianco a loro una "galiota" con un "sube" pieno di candidi panni.
Il bambino si avvicina timidamente e chiede alla bambina: "Sei tu Giovanna?"
"Sì" risponde lei timidamente, ". ..Allora questo quaderno è tuo. .."Giovanna è stupita, lo guarda e 10 prende per mano ..' dicendogli: "Spero che questo quaderno non ti abbia procurato troppi guai, io l'ho avuto dalla Masca Fiora che è davvero impertinente e dispettosa". E racconta così la storia di questo quaderno.
Era l'inizio di ottobre e Giovanna non aveva resistito alla tentazione di andare nella vigna con il nonno a vendemmiare anche se, in verità aveva molti compiti da fare. Il sole era ancora tiepido e il profumo dell'uva intenso, Giovanna un po' aiutava e un po' giocava, verso l'ora del  tramonto vide in bel coniglietto selvatico, lo inseguì fino dentro il bosco vicino. Lì aveva incontrato Fiora, la Masca che appariva dietro un albero, poi scompariva per poi riapparire dietro ad un altro o ad un cespuglio, divertendosi a giocare con Giovanna.
Ad un tratto la bambina si ricordò dei compiti e salutò la Fiora perchè era ora di ritornare. La Masca Fiora allora le disse:~'Ma no, dai" giochiamo  ancora,.. ti do' io il quaderno con i compiti già fatti ..."  Giovanna non riusciva a credere ai suoi occhi i compiti erano fatti e ordinati. .. Il giorno dopo, felice consegnò il quaderno alla maestra che lo guardò, impallidì e poi tracciò sulla pagina una grossa croce con il colore blu:  errore gravissimo! ... A causa di ciò Giovanna venne messa in castigo in ginocchio sopra i gusci di noce rotti. La bambina era arrabbiatissima per lo scherzo della Masca. Fiora aveva visto tutto e, dato che in fondo in fondo era anche buona, fece sparire il quaderno con i compiti sbagliati e lo spedì addirittura nel futuro! ... Ecco come il quaderno era finito nella cartella di Oscar!
Adesso Oscar sapeva: il suo arrivo in quel tempo lontano era opera della masca Fiora. Doveva avere qualche notizia in più sulle masche per capire come fare per tornare nel 2000.

Chiese aiuto a Giovanna che esclamò: "Potresti venire questa sera a casa mia, noi ci riuniamo nella stalla del nonno e lui ci racconta le storie delle masche, forse ascoltandolo ci potrà venire qualche idea ..."
La stalla del nonno di Giovanna era grande: al fondo c'erano quattro belle mucche bianche e marroni che ruminavano sdraiate in un letto di paglia, in un angolo della stalla era stato ricavato un trogolo dove grugniva un piccolo e roseo maialino. Dall'altro lato, alla fioca luce di alcune lampade, erano riuniti due uomini che giocavano a carte, la nonna che ricamava un lenzuolo di tela spessa con del filo bianco e rosa, la mamma di Giovanna che cantava una dolcissima ninna nanna per far addormentare la sorellina appena nata e il nonno pronto a raccontare una delle sue storie.
Quella sera i due bambini ascoltarono attenti, la storia del nonno parlava proprio di Fiora e i bambini vennero a sapere che era solita comparire due volte l'anno: nel periodo della vendemmia e la notte dei Santi Che fortuna! L'indomani sarebbe stato il 29 settembre.
I bambini andarono a letto pensando al da farsi: appena svegli avrebbero raccolto le zucche nell'orto per incidergli occhi, naso e bocca e dentro avrebbero messo delle candele per scacciare la paura.
Il giorno dopo di buona lena lavorarono tutto il giorno poi all'imbrunire caricarono le zucche su di una carriola e andarono nel bosco dove Giovanna aveva visto la masca la prima volta.
Distribuirono sul terreno le zucche e cominciarono ad accenderle, ma gli animaletti del bosco uscirono dalle tane per vedere questa stranezza.
Un riccio e uno scoiattolo si avvicinarono per curiosare ma vennero mandati via da Oscar, un leprotto attirato dal profumo delle zucche aveva proprio voglia di dare una rosicchiatina, ma Giovanna lo spaventò. Una volpe osservava la scena da lontano, mentre una chiocciolina, dalla punta di un filo d'erba si chiedeva stupita cosa mai facessero quei due umani piccoli con delle lucenti zucche vuote.
Era buio ormai e Oscar e Giovanna si guardavano attorno per veder apparire la masca Fiora che finalmente apparì. Oscar le si avvicinò, senza averne minimamente paura perché lui voleva assolutamente tornare a casa sua a qualunque costo. Voleva tornare per vedere la televisione, giocare con il computer, rivedere la sua mamma ... non poteva rimanere lì anche se tutti erano gentili con lui.
Oscar era veramente disperato e la masca si intenerì e disse: "Va bene, tornerai a casa. Prendi il quaderno di Giovanni e scrivi la data di oggi mettendo però l'anno 2000 e ... buon ritorno!" e così facendo sparì.
Oscar scrisse subito la data, fece l'ultimo zero e alzò gli occhi e guardò pieno di meraviglia e di stupore i suoi compagni, la sua maestra, il suo banco, il suo quaderno ... con una grande macchia di inchiostro blu che tanto assomigliava alla masca Fiora.

Autori: Maria Teresa Pascarella, Nicolò Cresto, Luca Tappero, Kristel Emma, Nicole Vigna, Cristina Bartolini, Cristina Vaira, Simone Bartolini, Daniele Pellizzari, Leonardo Monteleone, Vittorio Erniani, Federica Apollonio, Erik Impieri, Fabio Clerico, Silvia Gambone, Riccardo Rabbi, Alessandro Stomboli, Marco Tappero, Linda Bravo, Martina Bertone.