Periodico della Di Biasio - edizione on line Gennaio - Febbraio 2009

 

 

27 GENNAIO: per non dimenticare

27 Gennaio. Un giorno come tanti, apparentemente come tanti. In realtà, in questo giorno, si ricorda la shoah, lo sterminio inutile e atroce della ”razza” ebraica. Ma esiste una razza ebraica? Secondo noi, no. La razza a cui apparteniamo è unica: quella umana, come disse il grande scienziato ebreo Einstein. Eppure questo non è stato capito dall’artefice del massacro del 1945, Adolf Hitler: psicologicamente disturbato, malato di schizofrenia, amava se stesso e non riusciva a capire l’abilità economica del popolo ebraico; questo è il principale motivo dell’olocausto. Per non dimenticare la professoressa di italiano ci ha proposto di approfondire la nostra conoscenza sull’argomento, infatti abbiamo studiato due scrittori che hanno vissuto questi terribili momenti: Umberto Saba e Primo Levi. Analizzando le loro vite abbiamo constatato che anche dopo essere stati salvati dai lager queste persone hanno subito un enorme trauma che nel caso di Primo Levi non è stato superato e lo ha portato al suicidio. Invece Umberto Saba fu perseguitato fino alla morte dal senso di colpa, poiché lui era riuscito a scappare e non aveva vissuto la realtà brutale dei campi di sterminio che per il popolo a cui apparteneva era vita quotidiana. Proprio il giorno del 27 gennaio siamo arrivati al termine di questo percorso didattico recandoci al teatro “A. Manzoni” per assistere alla visione di un film molto significativo: “La vita è bella”. Nel teatro ci aspettava il sindaco, il quale ci ha parlato della trama del film: la storia di un padre ebreo deportato assieme al suo figlioletto a cui nega tutta la realtà e fa apparire il tutto come un gioco organizzato per il suo compleanno. Purtroppo il padre viene fucilato poche ore prima dell’ arrivo degli americani ma riesce a mettere in salvo sua moglie e suo figlio. Un film toccante e un po’ inverosimile ma con un messaggio profondo e un barlume di speranza sempre acceso. Al termine della proiezione siamo rimasti commossi e scioccati: come può un uomo uccidere un suo fratello e restare del tutto indifferente al sangue che sparge? È proprio questo il quesito che ci siamo posti. E pensare che hanno costretto esseri umani esattamente come loro a divenire cose senza dignità e senza diritti. Dunque questo avvenimento non deve essere ripetuto di nuovo e per non commettere lo stesso errore bisogna riflettere su questa tragedia.

27 GENNAIO PER NON DIMENTICARE.

Chiara Sciaudone & Gabriella Di Cicco classe II sez. E

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In questo numero

27 GENNAIO: per non dimenticare

La shoah

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