FINALITA’ EDUCATIVE
L’educazione stradale non costituisce soltanto un’attività da svolgere obbligatoriamente nella scuola, ma assume un senso e un valore educativo sempre più ampi in quanto si intreccia con le diverse aree disciplinari, in particolare: - l’educazione motoria ( esercizi miranti alla conquista di capacità senso-percettive e coordinative, alla padronanza dello schema corporeo all’organizzazione spazio temporale e alla coordinazione dinamica generale) - l’area linguistico-espressiva (conoscenza di testi regolativi, approfondimento del discorso sulla comunicazione) - l’area antropologica (acquisizione delle coordinate spazio-temporali, osservazione dell’ambiente e dei suoi cambiamenti storici, approfondimento dei rapporti fra società moderna e territorio) - l’area matematica e scientifica (attività di risoluzione di problemi applicata ad esperienze pratiche e reali, realizzazione di modelli e disegni, procedimenti di misura) Inoltre, in quanto promuove la conoscenza e l’interiorizzazione di norme, l’assunzione di comportamenti corretti, il confronto e l’autosservazione, l’educazione stradale si inserisce nell’ambito più vasto di altre educazioni: - educazione alla convivenza e alla legalità - educazione alla salute - educazione alla sostenibilità Quanto premesso assume un autentico valore all’interno di un curricolo continuo che si snoda lungo tutto il percorso scolastico nel quadro delle attività formative di ogni scuola con il contributo anche di risorse esterne.
Il progetto di educazione stradale si propone quindi: - finalità preventiva poiché intende incidere positivamente sul fenomeno degli incidenti stradali attraverso un intervento didattico-formativo, - estensione alle famiglie dell’azione educativa scolastica e quindi diffusione di comportamenti corretti presso settori di popolazione adulta, - declinabilità all’interno delle singole discipline per attuare le attività programmate in modo interdisciplinare agevolando la ricerca di spunti, motivazioni, esperienze.
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