Antica pREGHIERA ALLA BEATA VERGINE DEL VOTO
DI SAN PIETRO POLESINE (RO)


Salute, Madonna del Voto,
Madre del Salvatore,
Salute degli infermi,
Fortezza inespugnabile.
Santuario della Divina presenza,
Ti chiediamo umilmente, prostrandoci ai tuoi piedi, intercedi presso Nostro Signore affinché:

· Ci salvi dal male che di noi si è impossessato;

· Ci sostenga null'aiutare i più deboli;

· Ci guarisca da ogni sofferenza dell'anima e del corpo.

O Madre del Voto ci rimettiamo nelle tue mani affinché, portando la vostra immagine nel nostro cuore in giro per la strada, preghi per noi. Amen

Vergine Maria, benedici e difendi la nostra famiglia.

Raro esempio, in Italia, di chiesa con facciata a due campanili, la più conosciuta è "Trinità dei Monti" a Roma, pregevole esempio, sotto il profilo architettonico, venne elevata a monumento nazionale il 10 settembre 1923.
La prima pietra della nuova chiesa fu benedetta e posata dal Card. Crescenzi, Arcivescovo di Ferrara, il 24 giugno 1751, su disegno dell'architetto Angelo Santini di Palugana (PD), figlio di Vincenzo, che insieme al fratello, lavora a molte altre chiese della Traspadana.
Terminata, quasi completamente nel 1754,come da un documento che il parroco di Massa (l'odierna Castelmassa) manda al Card. Crescenzi, chiedendo il permesso di iniziare ad ufficiare.
Questa nuova chiesa sostituì un precedente oratorio dedicato a Sant'Antonio di Padova situato in località "Marola", come da un documento datato 1674, ma dopo numerose calamità naturali,  divenne inagibile. La chiesa, e relativo borgo, è costruita al centro di una vasta ex zona paludosa abitata già dal 2000 a.c., durante l'età del bronzo, da uomini provenienti dall'odierna Slovenia, stanziati su "zone asciutte" e con abbondanti sorgenti di acqua  che ne garantivano abbondante fauna ittica e terrestre. Reperti trovati, durante gli scavi effettuati negli anni settanta, documentano il ritrovamento di un vasto villaggio su palafitte abitato per molti anni, poi abbandonato per inondazioni ricorrenti. Altri ritrovamenti sono di epoca romana (strada, villa), i più recenti, (torre di confine doganale), hanno permesso di ricostruire frammenti di vita e di storia molto importanti fra il '400 e il '500 nel nostro territorio. Ritrovamenti visitabili ed accessibili presso il museo archeologico, allestito dal comune, nel nostro paese.
Nel 1855, durante la tremenda epidemia di colera che imperversava nel nord Italia mietendo numerose vittime, gli abitanti di San Pietro in Valle (vecchio none del paese cambiato in San Pietro Polesine il 13 aprile 1922), decisero di affidarsi alla protezione della Madonna, indicendo una solenne processione, il 12 agosto. La Vergine gli ascoltò impedendo qualsiasi decesso, da quel momento tutti gli anni puntuale si ricorda l'evento miracoloso, venerando la "Beata Vergine del Voto" dispensatrice di grazie, che và sotto il nome di "Festa del Voto".

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