La
generazione presente si trova al culmine di tutti i tentativi
del passato. Molti dei ricercatori di oggi hanno raggiunto uno
stato di vera e propria disperazione, incerti sul cammino da
seguire, spesso dediti a pratiche di culti religiosi, a uno
stile di vita alternativo, o alle droghe per soddisfare la
loro aspirazione verso nuove dimensioni di vita. Altri, nella
loro confusione, non sono neanche consapevoli di quello che
cercano. Sanno solo di trovarsi in uno stato di profonda
insoddisfazione, qualsiasi cosa facciano. Molti "falsi
profeti" e maestri disonesti ne hanno approfittato e
molti ricercatori, allettati dalla promessa di una salvezza
istantanea, si sono trovati di nuovo frustrati e disillusi.
L'urgenza di questo stimolo è intensificata anche alla
disgregazione dei valori morali e spirituali della società.
Ma,
nel mezzo della tempesta nella quale ci troviamo a vivere, è
in atto una rivoluzione silenziosa che lentamente cresce e si
espande. Shri Mataji Nirmala Devi è in grado di offrire ai
ricercatori quel risveglio cui hanno aspirato per così tanto
tempo. E' il divino risveglio dello spirito. E' la
"Realizzazione del Sè" (Sè = Atma = Spirito)
promessa dalle scritture. Il nome di questo processo è "SAHAJA
YOGA": "SAHAJA" significa spontaneo e
"YOGA" significa unione; l'unione spontanea della
nostra consapevolezza individuale con la realtà nascosta che
abbiamo cercato di raggiungere da così tanto tempo. E', molto
semplicemente, la meta di ogni ricerca.
Lo
Yoga non è la pratica di qualche esercizio fisico, né un
metodo di meditazione. E' lo stato nel quale si trova il
ricercatore quando consegue l'unione con quella meta cui ha
sempre aspirato.
La
parola "SAHAJA" significa anche "nato
con", il che vuol dire che la meta della nostra ricerca
è sempre insita in noi, sotto forma di un'energia latente e
divina. La nostra "Realizzazione del Sè" è la
germinazione di un seme riposto in noi fin dalla nascita. Ci
prepariamo a questo avvenimento mantenendo un equilibrio
armonioso tra mente e cuore. Se il nostro desiderio di
liberazione è profondo, sono necessarie solo le vibrazioni di
un vero maestro perché questo risveglio avvenga. All'inizio,
nella prima fase successiva alla realizzazione, dobbiamo avere
molta cura nel sostenere il nuovo stato di consapevolezza
appena raggiunto, nutrendolo e proteggendolo proprio come si
fa con un seme appena germogliato. Con l'aumentare della
consapevolezza, acquisiamo la capacità di diagnosticare ed
eliminare gli ostacoli che si frappongono ad una crescita
ulteriore, mentre la stessa consapevolezza può essere usata
per aiutare gli altri ad approfondire la loro realizzazione. I
nuovi poteri comportano nuove responsabilità e vanno quindi
usati a fin di bene e col massimo profitto.
Apprendiamo
che il nostro sviluppo individuale non si può conseguire da
soli, ma che rientra in un processo collettivo fondato sul
riconoscimento dell'unicità del Sè presente in ciascuno di
noi. Sahaja Yoga è cresciuto lentamente nel corso degli anni
e, come ogni fenomeno naturale, si è sviluppato gradualmente
e spontaneamente senza l'intervento della nostra volontà
pianificatrice, nello stesso modo in cui si è svolta l'azione
dell'uomo. In Sahaja Yoga non esistono organizzazioni formali.
Per mantenere ed estrinsecare la propria forza, esso si fonda
sul contributo dei singoli sahaja.