La
meditazione
La
meditazione non è una fuga dal mondo, ma è vivere nel mondo in totale
armonia con l'esistenza stessa. La meditazione è essere uno con l'energia
cosmica che permea l'universo, la stessa che alcuni chiamano
"Inconscio collettivo", altri chiamano "Dio".
Hanno
parlato di meditazione sistemi molto antichi quali l'Induismo, il
Buddismo, il Cristianesimo, lo Zen; alcuni seguaci di queste strade, sono
convinti di "meditare", ma qualunque sia il metodo usato, la
meditazione inizia solo quando nel sistema nervoso umano si attiva un
certo meccanismo. Questo processo implica il risveglio di un'energia
sottile che sale lungo la colonna vertebrale per uscire da un centro
sottile situato nell'osso della fontanella, all'apice della testa. Questo
è invero il meccanismo attraverso il quale inizia la meditazione, e sia
che si verifichi in un maestro Zen, o in uno yogi indù, esso è sempre lo
stesso.
Il
risveglio della Kundalini e il suo fuoriuscire dall'osso della fontanella
produce vari cambiamenti. A livello fisico, le pupille si dilatano, il
corpo e la mente si rilassano e si comincia a sentire una brezza fresca
sulle mani e una sensazione generale di "fresco" in tutto il
corpo. I pensieri svaniscono e si entra in uno stato di
"consapevolezza senza pensieri" che non è uno stato saporoso,
ma uno stato di consapevolezza più profonda, non offuscata dai pensieri.
In questo stato la percezione è più intensa e stabile. Lo stadio
successivo, dopo che la propria attenzione è illuminata, è quello nel
quale si inizia a sentire un flusso di gioia dentro di noi, gioia che
nasce dal cuore. Questa gioia traboccante e spumeggiante è la gioia del
nirvana. La gioia del Sè, la gioia dello spirito eterno. Questa
esperienza è stata chiamata "Realizzazione del Sè" o
"Illuminazione". Il suo manifestarsi non dipende da nessun
agente esterno. La gioia è qualcosa che appartiene a ciascuno e si
verifica in uno stato di totale pacificazione.
Ogni
preoccupazione esteriore svanisce istantaneamente nel momento in cui la
gioia colma il nostro essere con la sua luce ed il suo nettare. In questo
stato si percepisce la natura eterna e universale del nostro "Sè".
Ci rendiamo conto che non siamo il nostro corpo, né la mente, né le
emozioni, ma che siamo invece eterna consapevolezza, il Sè senza inizio e
senza fine. E' in questo stato che si esperisce l'unità dell'intera
umanità, perché si percepisce in se stessi il proprio Sè e si riconosce
lo stesso Sè negli altri. Il fatto di credere di essere tutti
"fratelli e sorelle" non è più un'operazione della mente, ma
diventa un dato di fatto. Si fa l'esperienza della totale unità e
dell'interrelazione di tutta la creazione. L'altro non esiste più perché
non ci può essere un altro là dove tutto è uno.
Il
raggiungimento di questa unità, di questo stato di integrazione, è il
Mahayoga - lo yoga ultimo che si verifica al culmine della crescita
evolutiva umana.
Sahaja
Yoga è un'esperienza che avviene ora e qui e non chissà quando, nel
prossimo futuro. Molti ricercatori genuini raggiungono la
"Realizzazione dei Sè" nel volgere di qualche settimana. Al
primo impatto, non sempre si manifesta in tutto il suo meraviglioso
potenziale di gioia, di benessere e di conoscenza. Perché questo avvenga,
occorre eliminare dentro di noi tutte le scorie e gli ostacoli del
sistema, attraverso una meditazione quotidiana. Ma intanto la connessione
è stabilita, il meccanismo è attivato e spetta a noi affinarlo e
approfondire l'esperienza.
Tutto
questo potrà risultare assai improbabile a quanti sono passati attraverso
anni di discipline spirituali o pratiche fisiche sotto la guida di qualche
maestro e quanti conoscono la storia di ascetismi e sforzi, propri della
tradizione yoga. Infatti, in passato, il guru aveva solo pochi discepoli e
spesso solo alcuni di essi riuscivano a raggiungere la realizzazione del Sè
nel corso di una vita di intense pratiche spirituali.
Diventa
quindi spontanea la domanda: "Com'è che avviene così
rapidamente?". Due sono le ragioni. In primo luogo, viviamo una
condizione storica nella quale gli esseri umani che si sono evoluti
attraverso i secoli hanno ora raggiunto il tempo della fioritura, nella
quale molti ricercatori del passato arrivano al traguardo della loro
ricerca. In secondo luogo, esiste, oggi, un maestro, che è appunto Shri
Mataji Nirmala Devi che ha il calibro spirituale per effettuare questo
risveglio di massa. Migliaia di persone sono state testimoni di questo
fatto e sono diventate convinti sahaja yogi. Qualunque sia la loro
provenienza hippies, insegnanti, avvocati, disoccupati, operai, dottori,
giardinieri, tutti avevano una cosa in comune: lo stimolo verso
l'assoluto, alla ricerca del significato della vita e della verità
ultima. Per quanto diversa fosse la forma della loro ricerca, uguale era
la sostanza. Ora, dopo avere praticato strade diverse e dopo molti
itinerari fuorvianti si è giunti finalmente a destinazione.