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© Sahaja Yoga Genova 2008

 

La meditazione

 

La meditazione non è una fuga dal mondo, ma è vivere nel mondo in totale armonia con l'esistenza stessa. La meditazione è essere uno con l'energia cosmica che permea l'universo, la stessa che alcuni chiamano "Inconscio collettivo", altri chiamano "Dio".

Hanno parlato di meditazione sistemi molto antichi quali l'Induismo, il Buddismo, il Cristianesimo, lo Zen; alcuni seguaci di queste strade, sono convinti di "meditare", ma qualunque sia il metodo usato, la meditazione inizia solo quando nel sistema nervoso umano si attiva un certo meccanismo. Questo processo implica il risveglio di un'energia sottile che sale lungo la colonna vertebrale per uscire da un centro sottile situato nell'osso della fontanella, all'apice della testa. Questo è invero il meccanismo attraverso il quale inizia la meditazione, e sia che si verifichi in un maestro Zen, o in uno yogi indù, esso è sempre lo stesso.

Il risveglio della Kundalini e il suo fuoriuscire dall'osso della fontanella produce vari cambiamenti. A livello fisico, le pupille si dilatano, il corpo e la mente si rilassano e si comincia a sentire una brezza fresca sulle mani e una sensazione generale di "fresco" in tutto il corpo. I pensieri svaniscono e si entra in uno stato di "consapevolezza senza pensieri" che non è uno stato saporoso, ma uno stato di consapevolezza più profonda, non offuscata dai pensieri. In questo stato la percezione è più intensa e stabile. Lo stadio successivo, dopo che la propria attenzione è illuminata, è quello nel quale si inizia a sentire un flusso di gioia dentro di noi, gioia che nasce dal cuore. Questa gioia traboccante e spumeggiante è la gioia del nirvana. La gioia del Sè, la gioia dello spirito eterno. Questa esperienza è stata chiamata "Realizzazione del Sè" o "Illuminazione". Il suo manifestarsi non dipende da nessun agente esterno. La gioia è qualcosa che appartiene a ciascuno e si verifica in uno stato di totale pacificazione.

Ogni preoccupazione esteriore svanisce istantaneamente nel momento in cui la gioia colma il nostro essere con la sua luce ed il suo nettare. In questo stato si percepisce la natura eterna e universale del nostro "Sè". Ci rendiamo conto che non siamo il nostro corpo, né la mente, né le emozioni, ma che siamo invece eterna consapevolezza, il Sè senza inizio e senza fine. E' in questo stato che si esperisce l'unità dell'intera umanità, perché si percepisce in se stessi il proprio Sè e si riconosce lo stesso Sè negli altri. Il fatto di credere di essere tutti "fratelli e sorelle" non è più un'operazione della mente, ma diventa un dato di fatto. Si fa l'esperienza della totale unità e dell'interrelazione di tutta la creazione. L'altro non esiste più perché non ci può essere un altro là dove tutto è uno.

Il raggiungimento di questa unità, di questo stato di integrazione, è il Mahayoga - lo yoga ultimo che si verifica al culmine della crescita evolutiva umana.

Sahaja Yoga è un'esperienza che avviene ora e qui e non chissà quando, nel prossimo futuro. Molti ricercatori genuini raggiungono la "Realizzazione dei Sè" nel volgere di qualche settimana. Al primo impatto, non sempre si manifesta in tutto il suo meraviglioso potenziale di gioia, di benessere e di conoscenza. Perché questo avvenga, occorre eliminare dentro di noi tutte le scorie e gli ostacoli del sistema, attraverso una meditazione quotidiana. Ma intanto la connessione è stabilita, il meccanismo è attivato e spetta a noi affinarlo e approfondire l'esperienza.

Tutto questo potrà risultare assai improbabile a quanti sono passati attraverso anni di discipline spirituali o pratiche fisiche sotto la guida di qualche maestro e quanti conoscono la storia di ascetismi e sforzi, propri della tradizione yoga. Infatti, in passato, il guru aveva solo pochi discepoli e spesso solo alcuni di essi riuscivano a raggiungere la realizzazione del Sè nel corso di una vita di intense pratiche spirituali.

Diventa quindi spontanea la domanda: "Com'è che avviene così rapidamente?". Due sono le ragioni. In primo luogo, viviamo una condizione storica nella quale gli esseri umani che si sono evoluti attraverso i secoli hanno ora raggiunto il tempo della fioritura, nella quale molti ricercatori del passato arrivano al traguardo della loro ricerca. In secondo luogo, esiste, oggi, un maestro, che è appunto Shri Mataji Nirmala Devi che ha il calibro spirituale per effettuare questo risveglio di massa. Migliaia di persone sono state testimoni di questo fatto e sono diventate convinti sahaja yogi. Qualunque sia la loro provenienza hippies, insegnanti, avvocati, disoccupati, operai, dottori, giardinieri, tutti avevano una cosa in comune: lo stimolo verso l'assoluto, alla ricerca del significato della vita e della verità ultima. Per quanto diversa fosse la forma della loro ricerca, uguale era la sostanza. Ora, dopo avere praticato strade diverse e dopo molti itinerari fuorvianti si è giunti finalmente a destinazione.

 

Messaggio per i ricercatori

Il meccanismo dello yoga

La meditazione

La Realizzazione del Sé