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© Sahaja Yoga Genova 2008

 

I chakra

"Chakra" è la parola sanscrita per ruota. Il chakra è un centro di energia sottile che normalmente non può essere percepito. L'essere umano ha sette chakras maggiori (vedi diagramma) e questi corrispondono ai plessi nervosi autonomi, cioè:  

        Mooladhara Chakra: plesso pelvico;

        Swadisthana Chakra: plesso aortico;

        Nabhi (o Manipur) Chakra: plesso celiaco;

        Cuore (o Anahat) Chakra: plesso cardiaco;

        Visshudhi Chakra: plesso cervicale;

        Agnya Chakra: ha la sua espressione più evidente come chiasma ottico;

        Sahasrara Chakra: area limbica.  

Inoltre i petali di ogni chakra corrispondono ai subplessi del sistema nervoso autonomo. Per esempio, la classica descrizione dei sei petali dello Swadisthana Chakra corrisponde ai subplessi spermatici, colici sinistri, sigmoidi, superiori emorroidiali mesenterici inferiori e ipogastrici dei plessi aortici.

Il chakra dirige il particolare tipo di energia che controlla i plessi del nervo autonomo e anche alla adiacente ghiandola endocrina e altri organi. Per esempio:

        Mooladhara Chakra: ghiandola prostatica, vaso deferente, cervice dell'utero, tube di falloppio;

        Swadisthana Chakra: pancreas, parte del fegato e milza;

        Nabhi Chakra: ghiandole surrenali, resto del fegato e della milza, pancreas, reni parte dell'utero;

        Anahat Chakra: polmoni pleure, pericardio, cuore

        Vishuddi Chakra: tiroide, ghiandole paratiroidali, collo, orecchio, naso, gola faccia, denti lingua, bocca, palato, parte anteriore degli occhi - questo centro è anche importante per il controllo sulle mani;

        Agnya Chakra: ghiandole pituitarie e pineali, ipotalamo, retina, chiasma ottico e lobi ottici.

Da una serie di sottili collegamenti chiamati "Nadis" nella terminologia yogica, ogni chakra è collegato e porta la sua influenza per sostenere l'intero corpo. Per esempio il Nabhi Chakra controlla l'intero sistema linfatico.

Nei testi classici è detto che ci sono 350 milioni di Nadis. Molto importante è, inoltre, sapere che ogni chakra e collegato a una parte della mano come indicato dal diagramma. Una volta che lo stato di Yoga è raggiunto, le mani diventano sensibili allo stato dei chakras e con un po' di pratica questo stato è facilmente interpretabile.

Inoltre i chakras influenzano e riflettono la nostra vita mentale ed emozionale. Per esempio lo Swadisthana Chakra controlla la creatività delle persone, e nella persona che lavora troppo intensamente, ad esempio artisti o altre persone molto creative, questo chakra può diventare molto debole. L'Anahat Chakra si divide in 3 parti: destra, sinistra e centro: la parte destra riflette i rapporti di paternità sia col proprio padre che con i propri figli. Chi soffre di anoressia nervosa per esempio, inevitabilmente ha problemi con questo centro.

Perciò lo stato dei chakras a livello sottile riflette e influenza il benessere psichico, mentale ed emozionale di una persona. Questo è un rapporto dinamico e perciò un'azione a livello sottile sul chakra può migliorare e (molto importante) integrare tutti questi aspetti. Ecco perché, tutto sommato, le persone che raggiungono e consolidano il loro Yoga, inevitabilmente trovano che i loro problemi (fisici, emozionali ecc.) migliorano.   

nadis

Kundalini