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© Sahaja Yoga Genova 2008

 

La Kundalini e il suo risveglio  

Kundalini significa "energia avvolta" e si riferisce al potere che giace nelle 3 spirali e mezzo situate nell'osso sacro, che è chiamato Mooladhara, che è ben distinto dal Mooladhara Chakra e si trova al di sopra di questo. E' interessante notare che questo osso è chiamato "osso sacro". Qualche volta accade che si veda una pulsazione a questo livello, durante il risveglio della Kundalini.

 Come la Sushumna, la Kundalini è normalmente in uno stato "potenziale". Quando viene risvegliata ascende attraverso la Sushumna fino alla sua cima, attraversando il Void. Quando la Kundalini fuoriesce in questo punto, si dice che lo Yoga ha avuto luogo. E' impossibile lo Yoga senza il risveglio della Kundalini. Questo avvenimento del risveglio della Kundalini e l'unione finale con una più alta consapevolezza sono descritte dalla parola sanscrita "Sahaja". Ciò significa letteralmente "nato con" o "spontaneo". Bisogna capire perciò che il meccanismo è "innato" dentro di noi e viene attivato in modo spontaneo e naturale, senza sforzi non dovuti o estremi. Un'analogia che viene spesso usata è quella del germogliare del seme. Questo succede automaticamente quando il seme viene messo nella Madre Terra. 

Fino a poco tempo fa, la Kundalini è sempre stata considerata un potere misterioso e idee sbagliate su di essa sono sfortunatamente diventate dei luoghi comuni. Uno dei più seri errori basati su questi luoghi comuni è l'errato concetto che la Kundalini si trovi sotto il Mooladhara Chakra, che si manifesta nel plesso pelvico. Come già spiegato, questo Chakra controlla gli organi della riproduzione. Questo capovolgimento della relazione tra il Mooladhara Chakra e la Kundalini è stato usato per giustificare la completamente falsa affermazione che il risveglio della Kundalini può essere ottenuto tramite atti sessuali. Infatti tutti i tipi di pratiche perverse e tutte le forme di magia nera sono contro natura e sono estremamente dolorose per la Kundalini stessa. Non ci stancheremo mai di dichiarare che il sesso non ha nessuna parte nel risveglio della Kundalini. In questi ultimi tempi abbiamo avuto ulteriori conferme di ciò: i dannosi effetti dell'abuso di questo chakra hanno avuto sbocco nell'emergenza della sindrome dell'A.I.D.S.

Noi stessi abbiamo scoperto che tutte le forme di magia nera, spiritismo, meditazione trascendentale e movimenti simili sono estremamente dannosi a chi li pratica ed inoltre erano già stati proibiti anche da Patanjali. Qualche volta questi metodi vengono chiamati "tantrici" che significa in Sanscrito "riguardanti il meccanismo". Infatti sono dannosi al Tantra cioè al meccanismo. Un altro significato della parola Yoga è l'abilità, o destrezza, dell'usare questi meccanismi chiamati anche Kaushalam o Yoga Yukti.

Ci sono anche esempi più moderni per risvegliare la Kundalini. Persone con esperienza limitata possono fare esperimenti con il meccanismo entro di loro e ottenere esperienze dolorose e paurose che loro scambiano erroneamente per il risveglio della Kundalini. Abbiamo visto parecchie migliaia di persone sperimentare il risveglio della Kundalini attraverso Sahaja Yoga e in nessun caso nessuno ha avuto in nessun modo una esperienza che lo ha disturbato o ha causato dei fastidi. Non è possibile descrivere pienamente l'esperienza del risveglio della Kundalini, dello Yoga con delle parole, ma alcuni dei cambiamenti che avvengono possono essere i seguenti:

1.Quando la Kundalini raggiunge l'Agnya Chakra si diviene silenziosi e in pace. La persona siede con gli occhi chiusi, perciò questo non è uno stato di ipnosi e neppure uno stato di intossicazione. La persona è completamente cosciente di se stessa e di ciò che la circonda e se lo desidera può pensare. Pero egli si trova in uno stato di grande relax e la sua attenzione non è costantemente distratta dal normale flusso di pensieri mondani o vulcanici. Questo stato non viene raggiunto attraverso sforzi di volontà o da nessun esercizio mentale da parte del paziente. Accade spontaneamente quando la Kundalini viene risvegliata da un Sahaja Yogi, cioè da qualcuno che è in stato di Yoga e ha esperienza del meccanismo. Allora avviene che la Kundalini raggiunge l'area della fontanella e fuoriesce emettendo una brezza fresca. Questo è già di per sé un miracolo: la brezza fresca incomincia ad uscire dalla vostra testa come un condizionatore d'aria. Le pratiche sbagliate (prima richiamate) che abbiamo trovate essere dannose al meccanismo, possono far insorgere bizzarre manifestazioni come saltare, ballare, scuotersi, gridare, contorcersi o muovere cose da un posto all'altro. L'insieme di queste manifestazioni non è di valore alcuno e non fa raggiungere nessun beneficio a chi lo pratica. Esse non sono testimonianze di crescita nella consapevolezza umana. Chiunque può saltare, scuotersi, gridare o muovere oggetti. Però far sorgere una brezza fresca in pace e in silenzio, dalla testa delle persone, e raggiungere l'atteso balzo in avanti verso la consapevolezza,  è senz'altro un avvenimento senza precedenti nella conoscenza umana.

2.Se uno dei Chakra è danneggiato o difettoso, la Kundalini può essere ostacolata a quel livello. In tali casi è spesso possibile vederla a occhio nudo pulsare a quel livello e sentirla con lo stetoscopio. Questo pulsare può anche essere sentito alla fontanella e questo veniva chiamato Spandakraika da Adi Shankaracharya. 

3.Nel momento in cui la Kundalini si alza attraverso l'Agnya Chakra, raffredda il sistema, specialmente il fluido cerebrospinale. Questo ottiene come risultato un progressivo sgonfiarsi dei palloni dell'Agnya sinistro e destro. Una volta che ciò accade la Kundalini è in grado di raggiungere la cima della Sushumna, il Sahasrara Chakra. A questo punto possiamo dire che lo Yoga ha avuto luogo. La persona sente fresco, come una brezza di fresche vibrazioni che fluiscono dalle dita di entrambe le mani. Questo è lo stesso fenomeno descritto in linguaggio mistico (come, ad esempio, "albero della vita", "lingue di fuoco"), e il balzo della consapevolezza umana è accettato dai metodi ayuverdici e Zen, e anche da Maometto e dagli insegnanti di tutte le grandi religioni. Per le persone che si occupano di medicina, un fattore così potente dell'esperienza umana dovrebbe diventare un dato di fatto. 

4.Le sensazioni sulle mani possono, con pochissima pratica essere usati per stabilire lo stato dei chakras. Le Nadis e i Chakras stessi incominciano a manifestarsi nella consapevolezza e quelle che prima erano solo delle ipotesi diventano parte dell'esperienza sensoriale giornaliera dell'individuo. I nostri polpastrelli, la base del palmo e il suo centro diventano estremamente sensibili come la fine del nervo simpatico, ciò significa che i vari chakras sono diventati illuminati. Perciò noi possiamo sentire sulle nostre stesse dita noi stessi, e anche gli altri attraverso un adeguato metodo di decodificazione che può essere insegnato in un mese a chiunque raggiunga questo stato. Allora la diagnosi viene fatta a un livello più profondo del nostro essere, attraverso la nostra sensitività verso questi sette centri. 

5.Se si impara come nutrire i chakras attraverso la conoscenza di Sahaja Yoga, si può curare i chakras danneggiati. Allora avviene che il paziente è curato alla radice del male. 

6.Come spiegato sopra, Sahaja Yoga dà la possibilità di sentire i chakras degli altri. Ciò rappresenta un cambiamento qualitativo nella consapevolezza umana che si manifesta nel nostro sistema nervoso centrale. L'aspetto collettivo della psiche umana, scoperta da Jung, diventa direttamente accessibile per la prima volta. 

7.Questo, poi, è il sunto del processo evolutivo della nostra vita, portato avanti dalle forze viventi della natura. Possiamo concludere che diventiamo capaci di controllare il nostro sistema nervoso autonomo e utilizzare le energie del sistema parasimpatico.

chakra

nadis