La
Kundalini e il suo risveglio
Kundalini
significa "energia avvolta" e si riferisce al potere che giace
nelle 3 spirali e mezzo situate nell'osso sacro, che è chiamato Mooladhara,
che è ben distinto dal Mooladhara Chakra e si trova al di sopra di
questo. E' interessante notare che questo osso è chiamato "osso
sacro". Qualche volta accade che si veda una pulsazione a questo
livello, durante il risveglio della Kundalini.
Come
la Sushumna, la Kundalini è normalmente in uno stato
"potenziale". Quando viene risvegliata ascende attraverso la Sushumna
fino alla sua cima, attraversando il Void. Quando la Kundalini fuoriesce
in questo punto, si dice che lo Yoga ha avuto luogo. E' impossibile lo
Yoga senza il risveglio della Kundalini. Questo avvenimento del risveglio
della Kundalini e l'unione finale con una più alta consapevolezza sono
descritte dalla parola sanscrita "Sahaja". Ciò significa
letteralmente "nato con" o "spontaneo". Bisogna capire
perciò che il meccanismo è "innato" dentro di noi e viene
attivato in modo spontaneo e naturale, senza sforzi non dovuti o estremi.
Un'analogia che viene spesso usata è quella del germogliare del seme.
Questo succede automaticamente quando il seme viene messo nella Madre
Terra.
Fino
a poco tempo fa, la Kundalini è sempre stata considerata un potere
misterioso e idee sbagliate su di essa sono sfortunatamente diventate dei
luoghi comuni. Uno dei più seri errori basati su questi luoghi comuni è
l'errato concetto che la Kundalini si trovi sotto il Mooladhara Chakra,
che si manifesta nel plesso pelvico. Come già spiegato, questo Chakra
controlla gli organi della riproduzione. Questo capovolgimento della
relazione tra il Mooladhara Chakra e la Kundalini è stato usato
per giustificare la completamente falsa affermazione che il risveglio
della Kundalini può essere ottenuto tramite atti sessuali. Infatti tutti
i tipi di pratiche perverse e tutte le forme di magia nera sono contro
natura e sono estremamente dolorose per la Kundalini stessa. Non ci
stancheremo mai di dichiarare che il sesso non ha nessuna parte nel
risveglio della Kundalini. In questi ultimi tempi abbiamo avuto ulteriori
conferme di ciò: i dannosi effetti dell'abuso di questo chakra hanno
avuto sbocco nell'emergenza della sindrome dell'A.I.D.S.
Noi
stessi abbiamo scoperto che tutte le forme di magia nera, spiritismo,
meditazione trascendentale e movimenti simili sono estremamente dannosi a
chi li pratica ed inoltre erano già stati proibiti anche da Patanjali.
Qualche volta questi metodi vengono chiamati "tantrici" che
significa in Sanscrito "riguardanti il meccanismo". Infatti sono
dannosi al Tantra cioè al meccanismo. Un altro significato della parola
Yoga è l'abilità, o destrezza, dell'usare questi meccanismi chiamati
anche Kaushalam o Yoga Yukti.
Ci
sono anche esempi più moderni per risvegliare la Kundalini. Persone con
esperienza limitata possono fare esperimenti con il meccanismo entro di
loro e ottenere esperienze dolorose e paurose che loro scambiano
erroneamente per il risveglio della Kundalini. Abbiamo visto parecchie
migliaia di persone sperimentare il risveglio della Kundalini attraverso
Sahaja Yoga e in nessun caso nessuno ha avuto in nessun modo una
esperienza che lo ha disturbato o ha causato dei fastidi. Non è possibile
descrivere pienamente l'esperienza del risveglio della Kundalini, dello
Yoga con delle parole, ma alcuni dei cambiamenti che avvengono possono
essere i seguenti:
1.Quando
la Kundalini raggiunge l'Agnya Chakra si diviene silenziosi e in
pace. La persona siede con gli occhi chiusi, perciò questo non è uno
stato di ipnosi e neppure uno stato di intossicazione. La persona è
completamente cosciente di se stessa e di ciò che la circonda e se lo
desidera può pensare. Pero egli si trova in uno stato di grande relax e
la sua attenzione non è costantemente distratta dal normale flusso di
pensieri mondani o vulcanici. Questo stato non viene raggiunto attraverso
sforzi di volontà o da nessun esercizio mentale da parte del paziente.
Accade spontaneamente quando la Kundalini viene risvegliata da un Sahaja
Yogi, cioè da qualcuno che è in stato di Yoga e ha esperienza del
meccanismo. Allora avviene che la Kundalini raggiunge l'area della
fontanella e fuoriesce emettendo una brezza fresca. Questo è già
di per sé un miracolo: la brezza fresca incomincia ad uscire dalla vostra
testa come un condizionatore d'aria. Le pratiche sbagliate (prima
richiamate) che abbiamo trovate essere dannose al meccanismo, possono far
insorgere bizzarre manifestazioni come saltare, ballare, scuotersi,
gridare, contorcersi o muovere cose da un posto all'altro. L'insieme di
queste manifestazioni non è di valore alcuno e non fa raggiungere nessun
beneficio a chi lo pratica. Esse non sono testimonianze di crescita nella
consapevolezza umana. Chiunque può saltare, scuotersi, gridare o muovere
oggetti. Però far sorgere una brezza fresca in pace e in silenzio, dalla
testa delle persone, e raggiungere l'atteso balzo in avanti verso la
consapevolezza, è senz'altro un avvenimento senza precedenti nella
conoscenza umana.
2.Se
uno dei Chakra è danneggiato o difettoso, la Kundalini può essere
ostacolata a quel livello. In tali casi è spesso possibile vederla a
occhio nudo pulsare a quel livello e sentirla con lo stetoscopio. Questo
pulsare può anche essere sentito alla fontanella e questo veniva chiamato
Spandakraika da Adi Shankaracharya.
3.Nel
momento in cui la Kundalini si alza attraverso l'Agnya Chakra,
raffredda il sistema, specialmente il fluido cerebrospinale. Questo
ottiene come risultato un progressivo sgonfiarsi dei palloni dell'Agnya
sinistro e destro. Una volta che ciò accade la Kundalini è in grado di
raggiungere la cima della Sushumna, il Sahasrara Chakra. A
questo punto possiamo dire che lo Yoga ha avuto luogo. La persona sente
fresco, come una brezza di fresche vibrazioni che fluiscono dalle dita di
entrambe le mani. Questo è lo stesso fenomeno descritto in linguaggio
mistico (come, ad esempio, "albero della vita", "lingue di
fuoco"), e il balzo della consapevolezza umana è accettato dai
metodi ayuverdici e Zen, e anche da Maometto e dagli insegnanti di tutte
le grandi religioni. Per le persone che si occupano di medicina, un
fattore così potente dell'esperienza umana dovrebbe diventare un dato di
fatto.
4.Le
sensazioni sulle mani possono, con pochissima pratica essere usati per
stabilire lo stato dei chakras. Le Nadis e i Chakras stessi incominciano a
manifestarsi nella consapevolezza e quelle che prima erano solo delle
ipotesi diventano parte dell'esperienza sensoriale giornaliera
dell'individuo. I nostri polpastrelli, la base del palmo e il suo centro
diventano estremamente sensibili come la fine del nervo simpatico, ciò
significa che i vari chakras sono diventati illuminati. Perciò noi
possiamo sentire sulle nostre stesse dita noi stessi, e anche gli altri
attraverso un adeguato metodo di decodificazione che può essere insegnato
in un mese a chiunque raggiunga questo stato. Allora la diagnosi viene
fatta a un livello più profondo del nostro essere, attraverso la nostra
sensitività verso questi sette centri.
5.Se
si impara come nutrire i chakras attraverso la conoscenza di Sahaja Yoga,
si può curare i chakras danneggiati. Allora avviene che il paziente è
curato alla radice del male.
6.Come
spiegato sopra, Sahaja Yoga dà la possibilità di sentire i chakras degli
altri. Ciò rappresenta un cambiamento qualitativo nella consapevolezza
umana che si manifesta nel nostro sistema nervoso centrale. L'aspetto
collettivo della psiche umana, scoperta da Jung, diventa direttamente
accessibile per la prima volta.
7.Questo,
poi, è il sunto del processo evolutivo della nostra vita, portato avanti
dalle forze viventi della natura. Possiamo concludere che diventiamo
capaci di controllare il nostro sistema nervoso autonomo e utilizzare le
energie del sistema parasimpatico.
chakra
nadis