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Il
Vangelo secondo Barnaba
Il Tredicesimo Apostolo é
lieto
di presentare ai lettori la traduzione di un'opera letteraria
di estremo interesse storico ancora assente dal panorama letterario
italiano: il Vangelo di Barnaba a
cura di Rassam al Urdun pubblicato da Folci Editore.
Il
documento, sebbene di chiara origine medievale, costituisce da
sempre un terreno di dibattito serrato e spesso duro tra
mussulmani e cristiani poiché presenta la figura del Cristo
secondo la visione islamica. E' un testo chiaramente nato in
un clima storico medievale di conflitto tra le due fedi,
scritto, probabilmente, da un cristiano convertito ma ispirato
più ad una sorta di vendetta letteraria che non ad una
conversione dei cristiani. Alleghiamo un studio condotto
su richiesta dell'amico Rassam in cui proponiamo la nostra
visione del testo seguito dalla replica d Rassam. Credo che
opere di divulgazione seguite da lavori comparativi come
l'articolo che proponiamo e quello dell'amico Rassam, sebbene
da un punto di vista opposto, servano ad evidenziare punti di
accordo e punti di insolubile distanza tra le due fedi. Tali
punti che possono essere utili, da entrambe le parti, per
indicare quale strada e quali argomenti (quelli religiosi in
generale e la visione islamica del Cristo, in particolare)
vanno evitati nel confronto dialettico riservandoli al mero
dominio della ricerca storica e documentale.
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l'invito |
Comune di Aquileia
15 e 16 settembre 2007
III Colloquium Internazionale
"Incontro di Popoli e Culture"
Le Reliquie ed il Potere
Il Tredicesimo Apostolo é lieta
di annunciare la nuova edizione dell'importante appuntamento
organizzato dall'Comune di Aquileia sotto la ispirazione e
supervisione del caro e stimatissimo prof. Reato Iacumin (acuto
studioso del Cristianesimo delle Origini
cristiane e massimo esperto dei mosaici ella Basilica
Patriarcale di Aquileia da lui interpretati attraverso la
Pistis Sophia ed ).
L'evento alla sua terza
edizione, come in passato, concentra l'attenzione su temi
scottanti della storia e della archeologia del cristianesimo
delle origini. La tematica scelta per quest'anno, focalizza
l'attenzione sul fondamentale fenomeno cristiano del culto
delle reliquie.
Sabato Scala parteciperà
al convegno con un intervento dal titolo "Tombe, Pietre
e Scritti presso il monastero di Paolino:possesso e potere di
una interpertazione" dedicato ad una rilettura della
del pensiero di Paolino sulle reliquie ed al suo riuscito
esperimento di trasformazione dei culti pagani ed atavici che
erano ancora fiorenti nel nolano nel culto dei Santi e
delle Reliquie.
In appendice verranno
presentati i risultati di alcuni nuovi personali studi
relativi alla martoriata ma importantissima Basilica dei
Martiri di Cimitile. |
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L'Esegesi
dell'Anima in Italiano
Codice
II - Nag Hammadi
E' uno
straordinario testo ritrovato tra i 52 codici gnostici di NAg
Hammadi nel 1945 di particolare bellezza e poesia, che espone
in modo davvero sublime il principio del Femminino sacro ed il
vero senso di esso.
La
Femmina Sacra, Prostituta e Santa che ritroviamo nel Tuono
Mente Perfetta, altro singolare testo ritrovato tra i codici
di Nag Hammadi, ed il senso stesso della caduta e della
rinascita, insieme con il metodo per ottenere la resurrezione,
sono tutti in questo singolarissimo esempio di esegesi
gnostica che nulla ha da invidiare a testi straordinari come il Vangelo di Filippo. Questo testo, però, a differenza
dei rimanenti documenti del Corpus di Nag Hammadi possiede in
più, l'importante elemento innovativo della adozione di un
linguaggio del tutto esplicito che espone il nocciolo del
ruolo salvifico della Sophia rigenerata. |
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Il
Vangelo di Giuda in Italiano
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Il
discusso testo di origini gnostiche, già oggetto delle
invettive di Sant'Ireneo é oggi disponibile nella versione
italiana e va ad ampliare la bilbioteca de "Il
tredicesimo apostolo": la più ampia e completa on-line
dal 1999
Apparso negli
anni 70 sul mercato antiquario egiziano, se ne erano perse le
tracce, ma nella pasqua di quest'anno (2006) ricompare in una
traduzione inglese a cura di Rudolph Kasser elaborata su un
progetto della per conto della Maecenas Foundation for Ancient
Art di Basilea e del National Geographic.
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L'Insegnamento
di Silvano traduzione
italiana
Nag
Hammadi Codice 7mo IV
Prosegue,
con questo brano il Ns impegno per la proposizione in Italia
di alcuni importanti documenti della biblioteca
gnostico-cristiana rinvenuta nel 1945 a Nag Hammadi e
risalenti al II-III sec. d.C. assenti dal panorama editoriale
italiano.
La
scelta di proporre in versione italiana, dalla originale
traduzione inglese di Malcom e Zandee, questo documento, è
legata alla singolarità da esso rappresentata poiché
"L'insenamento di Silvano" è , a nostro avviso,
l'unico testo tra quelli della biblioteca egiziana, che non
presenta nitide tendenze o contenuti limpidamente definibili
come gnostico - cristiani ma, invece, contiene in una forma,
neppure tanto velata, una critica al fondamento
anti-demiurgico dello gnosticismo Valentiniano, cui quasi
tutti i testi di Nag Hammadi si ispirano forse risalenti alla
scuola cattolico-alessandrina del Didaskaleion. |
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Avvertenza
Importante relativa al
COMPLESSO
PALEOCRISTIANO DELLE BASILICHE DI CIMITILE
A
seguito delle numerose segnalazioni pervenuteci riteniamo DOVEROSO ricordare che il "tredicesimo apostolo"
SCONSIGLIA
VIVAMENTE LA VISITA al Complesso
Paleocristiano Cimitilese
che tanta parte costituisce dei nostri recenti studi, poiché allo
stato le parti principali e più antiche del sito NON
SONO VISITABILI:
In
particolare risultano
chiuse:
- La Basilica
dei Martiri, segnalata nei nostri lavori sulla ricostruzione del
monasterium e sulla presunta sinagoga giudaico-cristiana e
di conseguenza non é visitabile l'Affresco della Maddalena
da noi studiato e segnalato. I lavori di restauro risultano
terminati da diversi mesi ma non é dato sapere la causa della
chiusura del sito.
- Gli edifici da
noi ritenuti celle dell'antico monasterium che sono visibili
solo dall'alto quando, non sempre, risulta aperto il cancello di
accesso al lato sud e, comunque, nulla della loro struttura può
essere apprezzata dalla attuale posizione di visita.
Risulta,
inoltre, solitamente chiuso salvo richiesta del servizio aggiuntivo
di guida autorizzata da disponibile solo su prenotazione anticipata e non
incluso nei servizi di accesso:
- L'antiquarium che
di fatto impedisce l'accesso alla sezione più antica ed
interessante del sito ed in particolare comprendente:
- La Basilica
di San Calionio affine a quella dei Martiri
- La fornace di
San Gennaro e l'annesso ipogeo adiacente
- L'interno
della Basilica Vetus con la sola eccezione della Tomba
di Felice che, si ricorda NON contiene le ossa del Santo
- I pochi ma
importanti reperti ritrovati nel sito tra cui la piccola lampada
ebraica citata nei nostri lavori
- Il famoso
antichissimo affresco di Adamo ed Eva e quello di Giona
asportati dalla Basilica dei Martiri dopo il restauro e posti
all'interno dell'antiquarium
Sono inoltre
CHIUSE
DEL TUTTO le cosiddette Carceri
di S. Alcalà che consentono l'accesso ai cosiddetti mausolei
funerari da noi identificati come celle dell'antico monastero.
Ci scusiamo con
tutti coloro che attratti dai nostri scritti hanno sprecato tempo e
denaro per una visita onerosa e inutile, fuori dai tradizionali
percorsi turistico-culturali campani
Segnaleremo quando e
se questo prezioso patrimonio, a nostro avviso unico vero
polo attrattivo turistico culturale del territorio nolano verrà
nuovamente restituito alla completa e libera fruizione
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Acheo-News
Ritrovato
l'ossario di Alessandro figlio di Simone di Cirene
l'Uomo
che portò la croce di Gesù
fonte
- Biblical Archaeology Society, 26 settembre 2006
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Dopo
le famose controversie sull'ossario di Giacomo che hanno
riempito i giornali alcuni anni fa riesco un nuovo singolare
caso che, però non ha avuto alcuna risonanza sui media
italiani
Più che una scoperta,
quella pubblicata dal Biblical Archaelogical Review il 26
settembre 2006 é una rivisitazione della scoperta operata da
Eliezer L.Sukenik e Nahman Avigad nel 1941. I
due studiosi nel corso degli scavi sistematici condotti nella
valle di Kidron, un sud di antica Gerusalemme e nel villaggio
arabo di Silwan ritrovarono una tomba di famiglia contenente
11 ossari con 15 iscrizioni per un complesso di 12 nomi, uno
revava la seguente iscrizione:
"Alessadro
Figlio di Simone"
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Arresto
e Crocifissione di Gesù: l'altra storia
una
sorprendente nostra nuova ricostruzione
a
cura di Sabato Scala solo
su
di
Settembre in edicola dal 15-07-2006
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Un
nuovo nostro studio sugli ultimi momenti della vita di Gesù
basato sulle nuove evidenze archeologiche e documentali
La
responsabilità della crocifissione di Gesù é apparsa fino
ad oggi, nonostante quanto ci hanno tramandato i Vangeli,
interamente romana. Questa deduzione é stata fondata sulla
impossibilità per i Farisei, di mettere in pratica questa
pena contraria alla Torah. Il rotolo del Tempio non solo ci
dice che ciò era, invece, possibile ma anche che era previsto
solo per casi estremi come l'alto tradimento.
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A
partire, inoltre, dalla scoperta del quartiere esseno di
Gerusalemme emersa dalle ricerche di padre
Bargil Pixner
abbiamo ricostruito i momenti dell'arresto svelando alcuni
misteri fino ad oggi rimasti irrisolti come il perchè la
gente che festeggiò trionfalmente l'arrivo di Gesù a
Gerusalemme poi lo condannò a poche ore di distanza. Grazie a
questa ricostruzione viene, inoltre, confermata la versione fornita nel
Vangelo di Giuda
nel quale
il tradimento viene presentato come frutto di un piano
preordinato dallo stesso Gesù per incarnare gli ultimi
momenti di una
profezia letta a Qumran nel manoscritto 4Q541 |
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.
La presenza ebraica in
Campania fu oggetto del pionieristico volume a cura del
sovrintendente Carlo Giordano e del rabbino Isidoro Kahn alla
fine degli anni 50, ma da allora nuove scoperte ed
importantissimi studi, specie negli ultimi 20 anni, si sono
avvicendati arricchendo in maniera insperata il quadro della
presenza ebraica nella Campania tardoantica ed altomedievale.
Alla scoperta della importantissima lapide del rabbino di
Brusciano da parte di Elena Miranda, alla lampada ebraica di
Korol, alle due importanti epigrafi di Nuceria della De
Spagnolis, si sono aggiunti i fondamentali studi di Cesare
Colafemmina sulla presenza ebraica irpina e salernitana e
quelli di Giancarlo Lacerenza sulla presenza ebraica nel
napoletano, fino alla Ns recente proposta di una presenza
giudaico-cristiana in Nola (vedi articolo successivo "Una
antica sinagoga nel cuore paleocristiano di Cimitile") che
si affiancava alla antica presenza ebraica e cui sarebbe
seguito l'insediamento cristiano di Paolino.
Nel corso di
quest'anno abbiamo, a partire da tali studi, avviato da un
lato una riflessione tesa a definire il quadro organico della
presenza degli ebrei in Campania correlato a quello delle
comunità ebraiche della Puglia, della Lucania e della
Calabria, e dall'altro abbiamo avviato una serie di indagini
che si sono concentrate su due importantissimi snodi dei
traffici di merci e cultura per le comunità ebraiche
meridionali: Nola e Nuceria Lafaterna..
La mappa dei siti
ebraici campani che emerge dalle conoscenze e dagli
studi, mostra, quale primo interessante aspetto, la centralità
di Nola lungo le strade ci comunicazione che univano la rete
dei siti ebraici meridionali con la Campania, con il
mediterraneo attraverso il porto di Pozzuoli e Miseno e con
Roma e che, a loro volta univano Roma all'Oriente attraverso
la Campania e l'importante snodo navale di Otranto.La nuova
probabile testimonianza ebraica da noi segnalata ad Atripalda
(ancora in corso di accertamento) ed i siti di Brusciano,
Frattaminore, Capua, Marano, Nuceria Alfaterna, Aeclanum e
Lacedonia definiscono una costellazione ebraica campana
centrata su Nola. A Nola venne ad abitare il giudeo
siriaco Ermia, padre di San Felice, la stessa
testimonianza di Paolino sulla consacrazione del primogenito
Felice da parte del padre, apre una nuova straordinaria pista
di indagine: San Felice un nazireo ? A Nuceria due importanti
lapidi ritrovate negli anni 90 testimoniano di una comunità
molto ben organizzata, la necropoli ebraica da cui provengono,
invece testimonia della rilevanza di tale comunità, il
carattere dedicatorio é muto testimone di una antica sinagoga
distrutta.
|
Presenteremo
una serie di rilevanti indizi che indicano la presenza,
al di sotto del battistero di Santa Maria Maggiore a
Nocera Superiore, di un edificio orientato verso
Gerusalemme ornato con mosaici geometrici simili a
quelli di Sardis e Bova Marina ed arricchito da simboli
magico religiosi quali 2 nodi di Salomone. E' questa l'antica sinagoga? Fu
forse sventrata dai Bizantini dopo la sconfitta del
generale goto Teia? La decadenza di Nuceria e l'assenza
delle testimonianze ebraiche nei secoli successivi é
testimonianza di una crisi seguita da una seconda
ribellione degli ebrei al fianco dei Goti contro i
Bizantini? |
L'analisi dei momenti
storici attraversati dalle comunità Campane é parte della
nostra relazione. In essa si evidenzierà come al momento di
floridità tra il II ed il IV secolo seguirà una fase tremenda
sotto la breve ma disastrosa dominazione Bizantina che, a Ns
avviso produsse,almeno per la Campania, una improvvisa e
drammatica crisi con un assottigliamento e con la scomparsa
dei principali insediamenti ebraici rifioriti solo alle soglie
dell'anno 1000. La relazione
sarà terminata da una importante ricerca avviata con
l'amico Giuseppe Mocci, sulla
avanzatissima e tecnologicamente straordinaria produzione
vetraria in Campania (vedi le straordinarie tessere vitree dei
mosaici di Cimitile analizzate da Alessandro Lentini e
gli studi di Jaye Pont sulla ceramica Pompeiana), sulla
correlazione tra essa e la presenza ebraica e su una proposta
di rivisitazione delle strutture della vetreria di Aeclanum. |
Il monastero di Cimitile fondato
nel 395 d.C. dal vescovo Paolino di Nola non nacque sui
resti di un cimitero pagano ma, noi riteniamo e
mostriamo, a partire da una sinagoga ed un piccolo
cimitero ebraico, poi trasformato in luogo di culto
cristiano da Felice
Sabato
Scala |
Il
lavoro che presentiamo in anteprima, avrebbe dovuto
trovar posto sul n.9 di Episteme del prof. Umberto
Bartocci della Università di Perugia: questo numero
purtroppo non uscirà mai avendo il professore, con
sofferta decisione, stabilito di chiudere la sua
straordinaria creazione.Con la chiusura di Episteme
scompare la sponda accademica per i ricercatori non
accademici che non temono l'impopolarità di una nuova
idea. A lui ed a Episteme dedichiamo quest'ultima Ns
fatica insieme alla nostra eterna stima ed
amicizia.
Come abbiamo più volte
sostenuto, tocca noi, ricercatori non accademici, il
compito di rischiare anche l' impopolarità per
proporre alternative alle tesi ufficiali corredate
dalla necessaria ed accurata documentazione
scientifica. Con questo lavoro vogliamo proporre la
ricostruzione della mappa del più antico dei monasteri
europei che sia giunto fino a noi: quello di Paolino
edificato nel 395 a pochi anni da quello di Martino di
Tours in Francia, di cui però, non é rimasta
traccia.
Le strutture del monastero si
ritenevano perdute o non ancora identificate; noi,
attraverso un accurato lavoro di ricostruzione delle
centuriazioni e grazie ei numerosi riferimenti nelle
lettere di Paolino, abbiamo proposto una visione
alternativa per alcune strutture regolari fino ad oggi
definite "monumenti funerari pagani" che, invece, a
nostro avviso costituirono le celle dell'antico
monastero. I carmi e le epistole di Paolino insieme alla
mappa delle strutture rinvenute , ed al percorso delle
centuriazioni ci hanno consentito la ricostruzione
completa della mamma del monastero e della funzione
delle diverse ali dell'edificio identificando e
proponendo nuove zone di scavo.
Il lavoro compiuto é seguito
da una analisi della formazione storica del complesso
basata sui dati documentali ed archeologici e sul
sistema di centuriazioni che abbiamo ricostruito intorno
al sito cimitilese proponendo una diversa
interpretazione rispetto a quelle avanzate dagli
archeologi tedeschi Belting e successivamente dal Korol
e Lehmann autori di alcuni dei principali studi
sul complesso.
Da ulteriore indagine sulla
proprietà del terreno su cui furono edificate le
strutture abbiamo appurato che il tre iugeri su cui
sorgono gli edifici sono appartenuti in origine Ermia,
ebreo siriaco padre di Felice, e successivamente,
sequestrate a Felice sotto la Persecuzione di Decio,
furono da questi mai riscattate eppure adoperate come
terreno agricolo con annessa casa colonica che costituì
l'edificio base su cui Paolino edificò il
monastero.
Il padre giudeo di Felice o
forse lo stesso Felice, prete giudeo - cristiano,
edificarono la piccola sinagoga oggi chiesa dei Martiri.
Felice fu sepolto in un piccolo cimitero ebraico alle
spalle della sinagoga insieme ai vescovi
giudeo-cristiani, Massimo e Quinto.
A completare il quadro
proponiamo anche quelli che possono essere stati i
motivi di ordine sociale ed economico che indussero
molti ebrei siriaci a trasferirsi nel territorio Nolano
dando vita, a nostro avviso, a numerose botteghe di
vetrai che dovettero esser rinomati sia per la
costruzione di lampade che di tessere musive adoperate
in seguito da Paolino nelle sue
basiliche. |
In libreria gli atti della
conferenza di Bochum |
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KING
ARTUR:
tra storia e
leggenda
da Cimitile a Camelot
edizioni
ATHENA
Indice
Presentazione
Gerald
Bernhard........................................................11
Introduzione
Mario de
Matteis............................................15
Saggi – Beiträge – Papers
Artorius – Un Ufficiale Romano fra Campania
e Britannia:
una possibile origine storica del mito
di Re Artù
Antonio
Trinchese.........................................25
The Campanians of the Round
Table:
the Artorii, Flora and the Holy
Grail
Linda
A.Malcor.........................................................61
The Living Legend of King Arthur
(The Sacred Blood of Protection of San
Gennaro)
David Xavier
Kenney....................................103
Daz was ein dinc, daz hiez: der
grâl.
Der ›Parzival‹ Wolframs von Eschenbach als
»Dreiweltengedicht«
Dorothee
Lindemann.....................................113
Il Vangelo di Filippo applicato al
simbolismo nell’arte medievale:
la ricerca gnostica del Gral
Sabato
Scala...................................................137
Seguono traduzioni in inglese e tedesco con
schede biografiche degli
autori |
Il volume
può essere ordinato on-line
dal sito di Guida Editore
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Un'antica sinagoga nel cuore paleocristiano
di Cimitile? di Sabato
Scala
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Finalmente é disponibile anche in linea la
pubblicazione scientifica dei risultati di una nostra
nuova possibile importante scoperta suffragata da numerosi
riscontri documentali ed archeologici: una antichissima
sinagoga ebraica (II-II sec. d.C.) , la terza del
periodo in Italia, nel cuore del secondo centro
italico della cristianità del primo medioevo: Cimitile
(NA). |
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Dopo 4 mesi di ricerche
documentali, verifiche, sopralluoghi, scambi informativi e di
pareri con alcuni tra i principali studiosi e conoscitori del
sito archeologico Cimitilese, abbiamo raccolto un numero, a
nostro avviso, notevole ed estremamente significativo di
indizi documentali ed archeologici a favore di quella che fino
a pochi mesi fa era stata solo una intuizione. Dai ritrovamenti di una antica
lampada ebraica, ai rinvenimenti di una menorah; dagli indizi
della presenza ebraica nel nolano nei documenti legati alla
storia del vescovo Paolino fino alla tomba del rabino nel
vicino paese di Brusciano, tutto, compresa la anomala
orientazione della antichissima Basilica dei Martiri la
cui abside punta decisamente su Gerusalemme, ci portava
ad approfondire quella che pareva essere una ipotesi assurda:
quell'edificio poteva essere stato il cuore religioso di un
insediamento ebraico che precedentte la nascita di quello
cristiano. Comparando l'edificio con le uniche due antichissime
sinagoghe accertate in Italia risalenti ai primi quattro
secoli del primo millennio, quella di Ostia e soprattutto
quella di Bova Marina, sono emerse similitudini
architettoniche impressionanti, sia tra la Basilica dei
Martiri e quest'ultimo edificio sia tra il luogo ove essa
sorge ed il contesto circostante. I confronti sono stati estesi anche a
sinagoghe sorte nellarea del mediterraneo nel medesimo
periodo, e singolari sono apparse le similitudini nei dipinti
del presunto Sancta Sanctorm dell'edificio con quelli della
antica sinagoga di Dura Europos. A questi forti indizi si
sono aggiunti elementi che ci hanno portato ad escludere la
originaria funzione funeraria dell'edificio, intervenuta, a
nostro avviso, solo successivamente in epoca cristiana e la
ricostruzione evolutiva che era stata in precedenza formulata
per l'edificio e la realizzazione degli affreschi in esso
contenuti. Un
nuovo e diverso panorama evolutivo dell'edificio e dello
stesso sito cimitilese, quindi, si apre: esso appare essere
non più, come fino ad oggi si é pensato, un antico cimitero
pagano poi acquisito ad uso cristiano e convertito a luogo di
culto dal Vescovo Paolino, ma un centro antico di culto della
piccola ma ricca comunità ebraica nolana probabilmente
rinfoltitasi con la diaspora ebraica includendo anche una
presenza giudaico-cristiana in parte, poi, convertitasi al
cristianesimo ufficiale sotto il Vescovo
Paolino Questa
prospettiva chiarisce le dimensioni che la scoperta, se
confermata da ulteriori rilievi archeologici, potrebbe avere
nel farci comprendere la nascita e l'evoluzione di una
grandissima comunità paleocristiana come quella che si formò a
Cimitile in cui l'antica anima ebraica riuscì a convivere per
alcuni anni, con quella nascente cristiana.
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