Il legame con Treviso.

Mantenne per sempre il legame con la sua città di origine. Forse, come accennato sopra, e secondo l’affermazione di antichi scrittori, Niccolò Boccassini aveva pensato di trasferire la sede del Vaticano da Roma a Treviso, in considerazione appunto, che la vita di Roma, a quei tempi, non era per nulla tranquilla ed era sconvolta dalla lotta tra potenti fazioni. Pare che il Boccasini, per rendere Treviso degna della sede papale, avesse pensato di ristrutturare completamente la Città allargando la cerchia delle mura, creando al centro il palazzo pontificio e rinnovando la chiesa di S. Nicolò. Per questo progetto, il papa aveva versato una somma immensa. E’ tradizione che nel 1303, al ritorno dalla missione in Ungheria, di passaggio da Treviso, egli abbia offerto 25.000 fiorini d’oro, frutto del risparmio fatto nel viaggio. Non vi è comunque ragione di dubitare dell’effettivo impulso dato dal Boccasini alla ristrutturazione della chiesa di S. Nicolò. La morte immatura gli impedì di realizzare questo progetto ma tutti possiamo ammirare ancora oggi una chiesa di dimensioni inusitate e con una superba architettura in ardite forme gotiche. A lui fu dedicata la prima cappella compiuta, sottostante al campanile, dove è affrescato il suo ritratto. Per eternare il ricordo del suo primo figlio divenuto papa, la città decise di spostare la secolare ed importantissima fiera cittadina  proprio al 22 ottobre, giorno di S. Luca, anniversario della consacrazione del nuovo pontefice.

 

 

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