CRONACA PARALLELA DEL PONTIFICATO DI BENEDETTO XI

ANNO 1303

"SCHIAFFO DI ANAGNI". Nella Bolla papale "Unam Sanctam"  Bonifacio VIII affermava la supremazia del papato sul potere temporale e chi si opponeva alla chiesa e al Papa andava contro Dio stesso e quindi ogni persona che volesse salvarsi doveva assoggettarsi al Vescovo di Roma, principi e re, Filippo IV il Bello re di Francia compresi.

Guglielmo di Nogaret, cancelliere del re, viene convocato al Louvre nel concilio generale per processare Bonifacio. Filippo incarica Guglielmo di Nogaret di andare segretamente in Italia per arrestarlo e condurlo a Parigi. Il Pontefice Bonifacio VIII rendendosi conto della grave situazione lancia la scomunica contro Filippo che non aveva autorizzato l’anno prima i vescovi francesi a recarsi a Roma per il concilio.

Il Papa si riconcilia con Alberto D’ Asburgo e il 30 aprile lo proclama re di Germania e sovrano di tutti i re con la promessa di incoronarlo imperatore, promessa che non verrà mai mantenuta. Il 14 giugno Filippo convoca a Parigi gli Stati Generali e inizia un processo contro Bonifacio. L’accusa è sostenuta da Guglielmo di Plasian, sostituto di Nogaret, impegnato in missione segreta in Italia. Il Pontefice è accusato della morte del suo predecessore Celestino V e di aver imposto ad alcuni prelati di non rispettare il segreto della confessione. Filippo convoca il Concilio Ecumenico per deporre il Papa. Gli Ordini Minori si oppongono ma vengono subito arrestati e il clero francese sostiene il re. Bonifacio sentendo ciò che accadeva a Parigi, da Anagni, sua città natale, respinge le accuse in un concistoro e prepara una bolla. Intanto, Guglielmo di Nogaret , in contatto con la potente famiglia dei Colonna, nemici del Papa, con a capo Sciarra, organizza un complotto con i ricchi borghesi di Anagni e parte del Collegio cardinalizio. Il 7 settembre i congiurati invadono il palazzo pontificio al grido di: "Viva il re di Francia e i Colonna". Dopo 10 ore di combattimenti il palazzo viene conquistato. Bonifacio VIII, abbandonato da tutti, indossa le insegne Papali, la tiera al capo e attende sul trono gli aggressori. Nogaret e Sciarra Colonna entrano nella sala e gli ordinano di rimettere al suo posto i Cardinali Colonna e di rinunciare al suo potere se voleva salva la vita. Respinge ogni condizione gridando: "Ecco la mia testa, ecco la mia nuca!".

Sembra una leggenda che Nogaret abbia schiaffeggiato il Papa con il guanto di ferro.

Bonifacio viene maltrattato e il Colonna l’avrebbe ucciso se non fosse stato impedito dal francese che su ordine del re doveva portarlo vivo a Parigi. I personaggi dell’epoca, tra cui Dante Alighieri, sono sdegnati per l’offesa ricevuta dal Pontefice come fosse rivolta a Cristo stesso. Il 9 settembre la folla di Anagni ci ripensa, assale il palazzo pontificio e libera Bonifacio VIII il quale perdona e benedice i suoi cittadini. Il 25 settembre scortato dagli Orsini, il Papa torna a Roma, ma dopo le dure prove subite ad Anagni, sia nel corpo che nello spirito, si ammala gravemente. Muore l’11 ottobre e viene sepolto a S. Pietro.

Niccolò Boccasini, con il nome di Benedetto XI, viene eletto il 22 ottobre

ANNO 1304

Interviene della questione politica francese.

Papa Benedetto XI, il 13 maggio promulga delle bolle speciali dove dichiara abrogati tutti i decreti emessi dal suo predecessore contro il re di Francia.

Riconciliata la corona di Francia e la Chiesa, porta la pace causando la fine della funzione di organismo politico svolta finora dal papato e il tramonto della posizione di dominio che esalta la visione universale di questa epoca.

L ’opera di denigrazione di Papa Bonifacio VIII indicherà l’epoca del pontificato di Clemente V. A Roma regnava una situazione caotica per i contrasti tra i Colonna e gli Orsini. Benedetto lascia la città e si rifugia a Perugia, dove riapre un processo sui fatti di Anagni. Vengono condannati i congiurati e si scomunicano Guglielmo di Nogaret, Sciarra Colonna ed altri capipopolo. Con una bolla papale viene condannato anche Filippo il Bello come mandante dell’aggressione. Benedetto XI la fa pubblicare il 7 giugno ma il 7 luglio muore in circostanze dubbie per avvelenamento per mano di coloro che erano stati condannati nel processo di Perugia.

Nicola Boccassini  muore il 7 luglio. Il trono pontificio resta vacante per un anno a causa di un lungo conclave.

TRATTATO DI ALGREDA: Il re Giacomo II D’ Aragona acquista parte del regno di Valencia e anche la città di;  Cartagena dal re di Castiglia Ferdinando IV.

DANTE: Inizia a scrivere il Convivio.

GIOTTO: Porta a termine gli affreschi alla Cappella degli "Scrovegni" a Padova.

Costruzione di S. Nicolò a Treviso.

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