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Gli Albori
Nei primi anni '60 si
era diffusa, nel mondo, la paura di una guera nucleare. In particolare,
dopo l'incidente della Baia dei Porci, a Cuba, la Tensione Usa-Urss
raggiunse i massimi livelli.
Nel 1964 anche la Cina
sperimentava la sua prima bomba atomica. In questa situazione, il
governo americano avviò un progetto di ricerca che aveva lo scopo di
realizzare una rete telematica in grado di garantire il recapito di
messaggi anche in caso di conflitto atomico.
Nel 1957, in piena
"guerra fredda", gli Stati Uniti decisero di creare, in
risposta al successo conseguito dall'Urss con il lancio del primo
satellite Sputnick, un'agenzia di ricerca denominata ARPA
(Advanced Research Project Agency), che doveva coordinare e finanziare
la ricerca nel campo delle telecomunicazioni militari.
L'Agenzia fu formata
dal governo americano all'interno del dipartimento della difesa
(Departement of Defense, DoD), con lo scopo di elaborare la maniera
migliore di impiegare gli investimenti militari in ambito informatico e
di portare gli Stati Uniti in una posizione avanzata, rispetto agli
altri paesi, in termini di scienza e tecnologie applicabili alle
strutture militari.
Questa rete era
concepita in modo tale che ciascun nodo potesse continuare a lavorare,
ricevendo elaborando e trasmettendo informazioni, anche nel caso in cui
alcuni nodi fossero stati danneggiati da un'esplosione nucleare.
Questo perchè
non esisteva un nodo centrale, nè gerarchie interne; si riusci in
sostanza a costruire un sistema decentralizzato.
La mancanza di un nodo centrale era essenziale. Infatti, la presenza di
una qualunque autorità centrale di comunicazione sarebbe stata un
bersaglio troppo facile per il nemico.
Per creare un sistema
che, in caso d'interruzione delle comunicazioni fra due nodi, fosse in
grado di individuare un percorso alternativo, era necessario dotarsi di
strumenti più intelligenti della semplice centrale telefonica. Si pensò
così agli elaboratori elettronici.
Sebbene pianificata
per entrare in funzione qualche tempo prima (in particolare sulla base
del primo progetto pubblicato da Lawrence G. Roberts), fu soltanto
nell'autunno del 1969 che l'ARPA potè dare il via alla prima rete
telematica, chiamata ARPANET, nel Sud Ovest degli Stati
Uniti, utilizzando un sistema di trasmissione packet switching, o a
commutazione di pacchetto.
Questo primo nodo fu
caratterizzato dalla presenza di quattro elaboratori Honeywell 516
dotati di 12 Kb di memoria. Anche se la rete aveva il duplice obiettivo
di consentire ai ricercatori di accedere con facilità ai database
scientifici, da una parte, e di creare le premesse per uno sviluppo
economico, dall'altra, il vero scopo era quello di studiare il modo come
i russi avrebbero potuto intercettare le trasmissioni nell'ambito di una
rete.
Il risultato più
importante che riuscì a raggiungere l'Arpa fu quello di costruire una
rete robusta che sulla base del sistema di trasmissione già citato
prima, il packet switching, permise ai dati di viaggiare utilizzando
delle strade sempre diverse, salvo poi l'esigenza di riassemblarli una
volta arrivati a destinazione finale.
Che cosa avveniva
realmente?