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Freddie Mercury e i Gatti

 

Quella di Freddie per i gatti non era una passione ma un vero e proprio amore. Si è fatto sempre circondare dai suoi gatti e li amava alla follia, tanto da dedicare loro il suo album "Mr Bad Guy". Li trattava quasi come fossero esseri umani, e a volte, come suoi figli. Anzi, quando Mary Austin gli propose di averne uno, Freddie rifiutò dicendo:"Preferisco piuttosto avere un altro gatto!". Quando Freddie era impegnato in un tour passava ore ed ore al telefono parlando con i suoi gatti. Negli ultimi giorni della sua vita i suoi compagni inseparabili furono proprio i suoi amati gatti: gli unici capaci di distrarlo dalla sua sofferenza e di farlo sorridere.
I suoi primi amori furono Tom e Jerry, che aveva preso con sè quando viveva con Mary Austin al numero 100 di Holland Road e poi lì portò con sè quando si trasferì alla Stafford Terrace. Con Tony Bastin arrivò quello che possiamo definire il capo tribù: Oscar, un gattone rosso ma terribilmente timido. Confuso dall'arrivo di altri gatti, spesso lasciava Garden Lodge. Poi venne il turno di Tiffany, un gatto dal lungo pelo, che fu un regalo di Mary. Freddie adorava Tiffany e odiava l'idea di incrociare Tiffany con altri felini, perchè rischiava di perdere l'uso di alcuni organi vitali per via della sua discendenza endogamica. Poi venne Delilah, il suo gatto preferito, e Goliath. Freddie era orgoglioso del nome che aveva dato ai suoi gatti, ma lo fu ancora di più dopo aver chiamato Sansone un suo nuovo amore nero. Ma questo nome non si rivelò tanto adatto, perchè il gatto non diventò mai grande, ma in compenso era terribilmente affettuoso. Poi venne Tiko, un soriano tricolore, che giunse dopo il viaggio in Giappone.
Un giorno Jim trovò un gatto e Freddie gli diede il nome di Romeo. Era un soriano e sul viso aveva una curiosa macchia bianca, simile ad una maschera. L'ultima a completare la tribù fu Lily, una gatta bianca che aveva sul capo una decorazione curiosa, delle macchie nere che ricordavano tanto i petali di giglio. Ma non dobbiamo dimenticare Dorothy: fu regalata a Freddie nel periodo in cui abitava a Monaco, ma Freddie, a causa dei frequenti spostamenti, non volle portarla in giro con sè per rispettarla: decise così di regalarla a due suoi amici. Come già detto la preferita di Freddie era Dalilah: l'unica alla quale era permesso tutto. Freddie era talmente innamorato dei felini che commissionò ad Ann Ortman di immortalarli dipingendo il loro ritratto. La stessa Ann Orman ricorda:

"La prima cosa che mi impressionò che nell'incontro con Freddie fu entrando dalla piccola porta in Logan Place e camminare in quel giardino paradisiaco che circondava la casa. Fu come una sorpresa trovare una cosa del genere a Londra, perchè non immaginavo assolutamente quello che avrei trovato lì. Poi ricordo Freddie che ci aspettava alla porta. Era molto più basso di quello che pensavo vedendolo in televisione o sui palcoscenici dei concerti. Mi colpì la sua timidezza esagerata e il suo grande senso di ospitalità. Fui invitata a pranzo da lui perchè Freddie aveva visto una copia di un ritratto dei gatti di un suo amico e volle immediatamente che io realizzassi una cosa simile per i suoi cinque adorati gattini. Ci incontrammo quindi per il pranzo domenicale, che ricordo fu con agnello tradizionale e contorno di patate arrostite. Ricordo inoltre che la sala da pranzo era dipinta di un giallo straordinariamente intenso, una decorazione inusuale, ma rendeva quella sala luminosissima. A pranzo vi erano anche David Evans, Peter Straker, Mary Austin, Jim Hutton, Peter, Joe che vivevano con lui. Ricordo che c'era anche un altro ospite, un musicista, ma non ricordo esattamente chi. Ricordo anche che quel giorno Freddie aveva scelto dei fiori dal suo giardino e li aveva raccolti per distribuirli, scegliendoli in base al colore, alla forma e alla grandezza e li provava nella sua immensa collezione di porcellane e bicchieri per adornarla. Li sistemava con accortezza, di ciascuno ne studiava la posizione esatta per impreziosirla. Lo osservavo e posso dire che aveva la pelle più meravigliosa. La ricordo di un colore rosa scuro, simile a quella di una pesca. Quella che viene definita come pelle perfetta. Naturalmente c'erano gatti dappertutto e io ero lì dopo tutto per dipingere loro e non il proprietario! L'unico modo che avevo per dipingerli era ritrarli da fotografie e spesi circa un paio d'ore per fargli delle foto e ritrarli in pose, situazioni e atteggiamenti differenti. Sebbene il loro proprietario fosse inevitabilmente ansioso, quasi come un genitore orgoglioso, camminava tra i ritratti osservandoli e dico con piacere che conservo alcune fotografie meravigliose di quel giorno che mi ricordano di Freddie, soprattutto una delle quali che ritrae Freddie seduto con un gatto sulla pancia. Ciascuna superficie di quella stanza, nella quale vi era anche un grande pianoforte, aveva una cornice argentata con i ritratti dei suoi gatti. Quel giorno me ne andai via dopo il tè pensando a quanto mi fossi divertita e a quanto fossi stata fortunata a conoscere Freddie da vicino. E' una di quelle classiche persone che non puoi dimenticare... e sul serio, è indescrivibile!"


Il ritratto di Oscar fu donato ad un asta che si svolse in un congresso dei fan club dei Queen. Freddie gli dava personalmente da mangiare, dalla tavola da pranzo o con snack volanti, spuntini alle undici o nel pomeriggio a base di croccantini secchi. Di mattina prendevano cibo in scatola e la sera cibo fresco, pollo o pesce. Se Freddie mangiava uova strapazzate a colazione anche a loro toccava un ovetto o in alternativa una salsiccia. Naturalmente, anche loro ricevevano i regali di Natale! Freddie comprava calze per tutti loro, e ogni gatto vi trovava bocconcini e altre 'cose da gatti' la mattina di Natale.


Nel suo video finale, "Days Of Our Lives" Freddie compare con un gilet al quale era particolarmente legato: questo era un regalo di un amico di Joe, Donald McKenzie, che con l'aiuto dello stesso Joe era riuscito ad impossessarsi delle foto di tutti i gatti di Freddie e li aveva fatti ritrarre sulla parte di seta del gilet.
Oltre a dedicare loro un intero album, Freddie ha composto una canzone per la sua adorata gattina, Delilah:
 

 


Delilah, Delilah, oh my, oh my, oh my - you're irresistible
You make me smile when I'm just about to cry
You bring me hope, you make me laugh - and I like it
You get away with murder, so innocent
But when you throw a moody you're all claws and you bite
That's alright!
Delilah, Delilah, oh my, oh my, oh my - you're unpredictable
You make me so very happy
When you cuddle up and go to sleep beside me
And then you make me slightly mad
When you pee all over my Chippendale Suite
Delilah, Delilah,
Hey - Hey - Hey,
You take over my house and home
You even try to answer my telephone
Delilah, you're the apple of my eyes
Meeow, Meeow, Meeow,
Delilah - I love you
Oh you make me so very happy - you give me kisses
And I go out of my mind ooh,
Meeow, Meeow, Meeow, Meeow,
You're irresistible - I love you Delilah
Delilah - I love you
Oooh - I love your kisses
Oooh - I love your kisses...

 

Delilah Jim, Freddie e Dorothy Freddie nel suo letto Goliath
Lily Freddie e Miko Oscar Freddie, Oscar e Tiffany
Romeo Freddie e Tiffany Freddie e Tiffany Foto di gruppo con Tiffany e Oscar
 

- Andandry 2003 -
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