la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte

                         Omar Khayyam (Persia XII sec.)

 
 
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Trieste ha una scontrosa grazia, se piace è come un ragazzaccio aspro e vorace con occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore....  

                                  U. Saba 

               
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 CATTEDRALE DI S. GIUSTO

La Cattedrale di San Giusto è il principale edificio religioso cattolico della città di Trieste. Si trova sulla sommità (piazza della Cattedrale)  dell'omonimo colle che domina la città. Come viene riferito degli storici, l'aspetto attuale della cattedrale deriva dall'unificazione delle due preesistenti chiese di Santa Maria e di quella dedicata al martire san Giusto, che vennero inglobate sotto uno stesso tetto dal vescovo Roberto Pedrazzani  tra gli anni 1302 e 1320, per dare alla città una cattedrale imponente. La prima notizia riguardante la cattedrale risale all'anno 1337, quando il campanile dell'ex chiesa di Santa Maria venne rivestito con uno spesso muro per poter sostenere il nuovo edificio. I lavori al campanile si conclusero nel 1343, ma quelli alla chiesa si protrassero praticamente fino alla fine del secolo. Il campanile in origine era più elevato, ma nel 1422 venne colpito da un fulmine e venne ridotto all'altezza attuale. Dopo la dedizione della città all'Austria (1382), l'allora imperatore Leopoldo III nominò il primo vescovo tedesco di Trieste, Enrico de Wildenstein, che in data 27 novembre 1385 consacrò l'altare maggiore della cattedrale.
 
    


                                         

                      SINAGOGA
via San Francesco 19
Risale al 1236 il primo documento ufficiale che attesta la presenza di una seppur piccola comunità ebraica a Trieste e consiste in un atto notarile che menziona un certo Vescovo Giovanni che stipula un prestito di 500 marchi con l'ebreo Daniel David per combattere i ladroni che infestavano il carso. Con la dedizione della città all'Austria arrivarono in città ebrei provenienti da tutto il regno degli Asburgo. Durante il periodo medievale gli ebrei residenti nella città si dedicavano principalmente ad attività bancarie e commerciali. Nel XVII secolo gli ebrei triestini, come quelli di molte altre città europee, si trovarono a dover combattere una battaglia con le autorità cittadine che li volevano chiusi in un ghetto ed emarginati dal resto della popolazione, alla fine la comunità fu obbligata a cedere alle richieste delle autorità nel 1684. Nei decenni successivi molti ebrei giunsero nella città dalle comunità della Repubblica di Venezia specialmente dalla città di San Daniele del Friuli. Nel 1746 gli ebrei di Trieste si diedero una Costituzione. Nel 1771 l'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo riconobbe agli ebrei di Trieste maggiori libertà; questo processo continuò con suo figlio Francesco II che con l'Editto di tolleranza ammise gli ebrei alle cariche di deputati della Borsa e a nuove professioni liberali. L'anno seguente venne creata la prima Scuola Elementare Israelitica con il nome di Scuole Pie Normali Israelitiche e nel 1784 anche le porte del ghetto furono aperte e fu data quindi la possibilità agli ebrei triestini di vivere accanto ai cittadini di altra fede religiosa. Nel XIX secolo gli ebrei continuarono sulla via dell'emancipazione assumendo ruoli importanti nel campo degli studi, dell'industria, del commercio e anche delle assicurazioni (le Assicurazioni Generali di Trieste furono fondate da tre ebrei). Samuel David Luzzato e Italo Svevo erano entrambi ebrei nativi di Trieste. Nel 1912 venne inaugurata la nuova sinagoga monumentale e andò a rimpiazzare le quattro piccole sinagoghe di epoca precedente.










 
        CHIESA GRECO ORTODOSSA
          "SAN NICOLO' DEI GRECI"
 Riva III Novembre 7

La chiesa greco-ortodossa, consacrata a San Nicola patrono dei marittimi e degli armatori, è situata lungo Riva Tre Novembre: tale ubicazione non è casuale; ai tempi della sua edificazione la città era un ricco porto e centro commerciale, anche grazie alla presenza dei numerosissimi mercanti greci, le cui imbarcazioni, ricche di mercanzia, approdavano quotidianamente a Trieste. L’edificio fu consacrato nel 1787, ancor prima dell’ultimazione dei lavori, che avvennero ad opera del Pertsch soltanto nel 1821. La pianta della chiesa è tipica delle basiliche, a navata unica. Nella sobria facciata neoclassica spiccano i due campanili e la cancellata. L’interno, riccamente abbellito nel corso dell’800, racchiude un’iconostasi lignea ricca di elementi decorativi. Nella parte inferiore vi sono icone argentee degne di nota.

        CHIESA SERBO ORTODOSSA
              "SAN SPIRIDIONE"
 Via Genova 12

La Chiesa serbo ortodossa, nota anche con il nome dialettale di “cesa dei S’ciavoni ”, è consacrata a S. Spiridione Taumaturgo. Essa sorge sulle fondamenta di una chiesa ortodossa preesistente, che, nel ‘700, veniva utilizzata sia dalla comunità greca che da quella serba. Vuoi per alcuni contrasti tra le due comunità, vuoi per l’accresciuto numero dei fedeli, fu realizzato l’odierno edificio su progetto del milanese Carlo Maciacchini, tra il 1861 e il 1868, su commissione della sola comunità serbo ortodossa. Oggi può accogliere fino a 1600 persone. Il tempio, presenta una pianta a croce greca sormontata da cinque cupole dal caratteristico colore azzurro. La pietra di costruzione è, in buona parte, di provenienza locale, eccetto le colonne in marmo di Verona ed i cornicioni in marmo di Toscana. L’interno presenta affreschi e pitture di pregio ma, ciò che domina su tutto, è l’iconostasi in legno massiccio, riccamente ornata da intagli, che divide il presbiterio dal resto della chiesa. Le quattro icone, raffiguranti la Madonna, Gesù, S. Spiridione e L’Annunciazione, realizzate a Mosca all’inizio dell’800, sono ricoperte di oro e argento. Di particolare interesse il grande candelabro d’argento donato, in occasione di una visita a Trieste nel 1782, dal futuro zar Paolo I.

 
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